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È il giorno di capodanno e abbiamo organizzato una festa bellissima, ognuno ha preparato qualcosa di buono e nessuno ha potuto declinare l'invito.

<<Carola questo vestito è bellissimo, ma non ho intenzione di indossarlo.>>

<<Ti starebbe meravigliosamente, sei solo stupida mia cara...>>

<<Serena, le dici qualcosa?>> chiedo.

<<Ha ragione, è già bello di suo, pensa su di te! Saresti splendida>> risponde, dandomi torto.

<<Cosa succede qui?>> afferma Christian, che entra improvvisamente nella nostra stanza.

<<Christian, ci dai una mano? Dobbiamo fare una cosa importante, ma ti avverto, estremamente difficile.>> insiste la mia migliore amica.

<<Se proprio devo...>>

<<La tua fidanzatina non vuole mettersi questo vestito, perché dice che le sta male e tante altre cazzate ancora. A te ascolta, potresti fare qualcosa?>> continua Carola.

<<Fidanzatina? Carola!>>

<<Ragazze, vi dispiace uscire dalla stanza? Ci penso io qui, tranquille...>>

<<Ehm, va bene.>>

Ragazze tornate indietro, non lasciatemi sola con lui! Sto andando in fiamme, credo di potermi sciogliere da un momento all'altro.

<<Provatelo.>>

Posso combattere, ma non vincerò molto facilmente. Mi parla con quella sua voce roca, e qualsiasi donna morirebbe al posto mio.

<<Cosa?>>

<<Provati quel vestito.>>

Appoggia la schiena allo stipite della porta, mi studia con quell'espressione impenetrabile.

<<E va bene...>>

Entro in bagno, e mi provo questo dannato vestito. È corto, abbastanza scollato e del mio colore preferito, ossia il nero.

Il problema? È molto aderente. All'apparenza è un vestitino molto semplice, ma mi sento così a disagio...

 All'apparenza è un vestitino molto semplice, ma mi sento così a disagio

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<<Ecco, capisci perché non voglio metterlo?>>

Gli dico, ormai arrivata all'esasperazione. Questo vestito non mi sta bene.

<<Perché sei bellissima..?>>

<<È troppo facile dire sei bellissima, e soprattutto è complicato crederci.>>

<<Hai la mente contorta.>>

Gli scappa una risatina, sento il mio cuore fare una capriola.

<<È solo la verità, adesso vado in bagno e mi cambio!>>

Insisto, ragionando sull'affermazione di Christian.

<<Mhm, e se ti dicessi che in questo momento...>>

Dice, avvicinandosi in modo pericoloso.

<<...muoio dalla voglia di baciarti?>> continua, sfiorando le mie labbra con la punta delle sue dita.

Cazzo.

<<Ragazzi, avete fatto? Abbiamo fame e mancate solo voi!>>

<<Arriviamo, un secondo.>>

Risponde lui, roteando gli occhi verso il cielo. Sorrido imbarazzata e cerco di non svenire.

Stringe la mia mano, e mi trascina all'esterno della porta, sicuramente perché a conoscenza del fatto che avrei fatto di tutto, pur di non uscire vestita così da quella fottuta stanza!

<<MA CI VOLEVA CHRISTIAN PER CONVINCERTI? STRONZA!>>

<<Sono il suo preferito, c'è poco da fare... devi accettarlo, Carola.>>

<<Ma come hai fatto? Nessuna di noi ci è riuscita, non voleva nemmeno provarlo.>>

<<Ho usato i miei metodi...>>

Mi ha manipolato. Questi sono i suoi metodi! Conosce i miei punti deboli, e questo è troppo pericoloso. Finirò per uscirne pazza.

<<Ti piace?>> domanda Christian, indicando la bruschetta che tengo in mano.

<<Cosa?>>

<<Quella che hai in mano.>>

<<Ah, tantissimo... e so che sei stato d'aiuto, non tirartela così tanto.>>

<<E non tirartela nemmeno per il vestito, sappilo.>> aggiungo, un po' scontrosa.

<<Il fatto che tu lo abbia ancora addosso, e in tutti i sensi, mi permette di tirarmela quanto voglio>>

Arrossisco. Cosa significa? In tutti i sensi? Quali sensi, quanti sensi?

<<Ragazzi, noi andiamo un secondo in giardino... arriviamo subito.>>

Mi sento afferrare per il braccio, percepisco il calore di Christian e sento il suo buon profumo.

<<Cercate di tornare in tempo!>>

<<Christian, perché in giardino? Che dobbiamo fare?>>

<<Tu vieni con me...>>

Io... inizio ad avere paura. Cosa sta succedendo?

<<Christian->>

Non faccio in tempo a formulare il mio lamento, che mi ritrovo coinvolta in un bacio inaspettato.
Sento due forti braccia cingermi la vita, e le mie guance solitamente rosate, tingersi di rosso.

<<Sei libera di scappare ancora, se lo desideri.>>

<<Desidero solo un altro bacio...>>

Noto la comparsa di un ghigno sul suo viso, che non so perché, ma mi piace così tanto...

<<E adesso?>>

<<Adesso siamo io e te, insieme>>

<<Insieme del tipo..>>

<<Del tipo che ci baciamo, dormiamo insieme, ci guardiamo, io ti dico che ti amo..>>

<<E io rispondo allo stesso modo..>>

<<Ti amo?>>

<<Ti amo anch'io..>>

Sono le undici e cinquanta nove, manca meno di un minuto alla fine di quest'anno meraviglioso.

<<Vuoi tornare dentro o..>>

<<Christian, rimarrei molto volentieri qui..ma i ragazzi, ci stanno aspettando>>

<<Hai ragione, muoviamoci>>

10, 9, 8..

<<Dammi la mano>>

7, 6, 5..

<<Manca pochissimo!>> urla in preda al panico, Serena.

4, 3, 2, 1..

<<AUGURI!>> gridiamo in coro, la prima cosa che faccio è stringere Christian.

<<Auguri, amore..>> dice, facendomi l'occhiolino.

Corro ad abbracciare i miei compagni, in modo particolare Carola.
Vedo qualcuno emozionarsi, alcuni impassibili..ma comunque felici.

2022, cosa hai in programma per me?

Piccoli brividi// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora