| CAPITOLO 13 - DIANA |

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- Meglio se me ne vado. -

Fisso Matt, a bocca aperta. Il mio primo istinto è coprirmi il petto con il cuscino. 

Mi sento improvvisamente a disagio e...stordita.

- Scusa, non...non sarei dovuto venire. -

- Perché? - mi sfugge una risata amara. - Fammi indovinare, a Cuba c'è qualcuno migliore di me? -

- No! - si ferma davanti la porta della mia camera. - Non ho nessuno a Cuba. -

- Allora, perché vuoi andartene? - stringo un po' di più il cuscino. - So di non essere più come dodici anni fa. Non è cambiato solo il mio carattere, ma anche... -

- Non è quello il problema. - mi interrompe. - Anzi, penso di preferirti ora. Il problema sono io, Diana. - lascia andare la maniglia e si avvicina a me. - Non voglio più farti del male. -

Sì, è davvero cambiato. Il vecchio Matt se ne sarebbe andato e basta, senza darmi spiegazioni.

Pensi che, solo perché ti scopo, debba dedicarti anche tutte le mie attenzioni?

Se credi questo, fai colazione nella topaia di tua zia e restaci, perché non ti voglio più qui.

Hai capito quello che ho detto?

- Diana? -

Sussulto. - Mmh? -

- Hai capito quello che ho detto? -

- Io...no...scusa. -

- Stai bene? -

- Sì...sì. - mi alzo in fretta dal letto e afferro una maglietta dall'armadio. Non posso tornare all'epoca degli attacchi di panico. Né ora, né mai.

- Diana? - Matt mi afferra per le spalle. Sto ansimando troppo. Non va bene. Non va per niente bene. - Che ti succede? -

Mi aggrappo alle ante, cercando di far entrare aria nei polmoni. Chiudo gli occhi, scacciando via le immagini di quando Matt mi trattava male. Non devo pensarci. Non devo pensarci. Devo cancellare quei ricordi. Cancellare. Cancellare.

Cancellare.

Inspira. Espira. Inspira. Espira.

- Che cos'hai? -

Riapro gli occhi, incontrando lo sguardo terrorizzato di Matt. Gli ho confessato del mio quasi suicidio, è giusto che sappia anche il resto.

- Soffro di stress post-traumatico. - ammetto, anche se mi pesa. - Non è niente, so come gestirlo. -

- Non è niente?! - mi prende il viso tra le mani. - Come puoi dire che non è niente? -

- Ho solo degli attacchi di panico, quando il mio cervello rielabora dei traumi passati. Sto bene. -

- Traumi passati legati a me. - mi lascia andare di colpo, come se si fosse bruciato. - Ecco perché devo andarmene. -

- No, no. - lo tengo fermo con tutte le mie forze. - Aspetta. -

- Diana... -

- Ti amo ancora, Matt. Non ho mai smesso. -

- Cosa? -

- Ti amo. -

Rimane in silenzio e, per un breve istante, mi aspetto un rifiuto. Invece no.

Matt si butta sopra di me, rovesciandomi di nuovo sul letto. Mi sfila per la seconda volta la maglietta, ma stavolta non si ferma qui. I suoi movimenti sono frenetici, impazienti. Mi ritrovo completamente nuda, sotto l'assalto dei suoi baci e delle sue carezze.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2022 ⏰

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