17. Sgretolarsi

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"Sta dormendo?

"Si, è crollato" Izuku lo prese per un braccio e lo portò in bagno non senza le proteste del padrone di casa.

"Ah? lasciami, ma che cazzo ti prende?" L'Alpha lo fece sedere sul tappo del wc e prese da dentro uno sportello una crema per le ustioni e se ne versò un po' sulle dita.
Poi aspettò...guardandolo con espressione seria.

"Giochiamo al gioco del silenzio? Comunque non ho bisogno della balia"

"Togli la maglia" Ordinò lapidario senza quella gentilezza che solitamente lo contraddistingueva.

"Scordatelo, so badare a-" Izuku ringhiò minaccioso e per non svegliare il bambino l'altro, a quel punto, ubbidì.
La pelle leggermente escoriata cominciò ad essere medicata con delicatezza e precisione per evitare ogni possibilità di infezione.

"In tasca ho la risposta del test"

"Dopo aver visto il quirk è palese che sia mio figlio, ha le mie stesse fruste per di più potenziate con una sfaccettatura del tuo quirk. Ma non ti ho detto di farlo perchè non mi fidassi di te, volevo vedere se lo avresti fatto veramente".

"Dovresti sapere che quando dico una cosa quella è, non dico stronzate"

"No, ma dici menzogne e tutt'ora non mi è stata data alcuna spiegazione del perchè tu lo abbia fatto" Quella frecciatina lo aveva irritato e nemmeno poco.
Come poteva sapere lui come ci si sente ad essere Omega? Non poteva, ecco la semplice risposta.. non poteva perchè era un fottuto Alpha e i problemi comuni non affliggevano la loro indole.

"Vedo che non hai intenzione di parlare ma va bene così, non siamo una coppia e non posso pretendere che tu me ne parli. Ti aggiornerò con i turni in modo che Ryota possa trascorrere qualche giorno alla settimana da me. Dovrai mandarmi anche un file con scritto ciò che gli piace e non, cosa mangia, i suoi interessi..."
Mentre ascoltava tutte quelle richieste, il cuore di Katsuki aveva iniziato a dolere: si stava avverando quello che aveva temuto accadesse... 

"Katsuki mi stai ascoltando?"

"Hai preso fottutamente a chiaccherare come al tuo solito, non cambierai mai Merdeku, e togli queste cazzo di mani da me, hai messo il cerotto, ora puoi andartene.. domani mattina il sottoscritto lavora... e trattieni i tuoi feromoni, c'è puzza di gelsomino ovunque ormai" disse stizzito colpendo la sua mano con uno schiaffo per allontanarla da sè.
Quella fragranza lo rilassava e poteva affermare che lo calmasse addirittura, ma non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, era più forte di lui.
Era un anti-Omega d'eccellenza.

"Non ti dava noia quando hai reagito a essi per sbloccare il calore, non ti dava fastidio mentre affondavo dentro di te senza mai fermarmi per ore pur di soddisfarti e alleviare il dolore che provavi. Sei sempre stato un ingrato e un arrogante, non sei cambiato nemmeno con la nascita di nostro figlio e ci tengo a sottolineare il pronome possessivo perchè lo sperma ce l'ho messo io nel tuo utero, non ti sei ingravidato da solo. Ricordo poco o nulla di quella sera purtroppo e dico purtroppo perchè che io sia sempre stato attratto da te non è una novità e credo che tu lo sappia da tempo immemore."
Il biondo tenne gli occhi fissi sulla sua figura senza fiatare, ascoltando quelle parole che davano un fastidio acuto alle sue orecchie.

"Tuttavia questo non ti ha fermato dal pensarci due volte prima di nascondermi la cosa più bella che due persone possano fare insieme. Non metto in dubbio che tu sia un'ottima madre, lo vedrebbe anche un cieco, ma rimani sempre un ragazzo di merda. Dopo aver tenuto Ryota, la cosa più giusta che tu abbia fatto è stata la decisione di non prendere un compagno, col tuo caratteraccio gli avresti rovinato la vita facendolo sentire una nullità, proprio come hai fatto sentire me quando sei sparito senza una parola. Sarai un Omega Katsuki, ma sei stronzo tanto quanto un Alpha della peggior specie".
Finalmente aveva esternato ciò che pensava da quando aveva scoperto della paternità, era riuscito a sputargli in faccia parte di quel dolore che aveva provato quando Mitsuki gli disse che se ne era dovuto andare.

"Ma dimmi un'ultima cosa... la missione c'è mai stata almeno?" L'eroe esplosivo strinse i pugni e abbassò di poco lo sguardo, puntandolo sul ventre dell'altro, evitando i suoi occhi pieni di rabbia.
Sì, perchè tutto ciò che si poteva leggere in quegli occhi era pura e semplice rabbia nei suoi confronti, mista a disprezzo per ciò che aveva fatto.
Nonostante questo, scosse la testa in segno di negazione, gesto che fece ridacchiare sarcasticamente l'Alpha.

"Lo sapevo... sei sempre stato qui ed io non me ne sono mai accorto. Una cosa è sicura, se dovessero scegliere un infiltrato o una persona che sappia mimetizzarsi alla perfezione sceglierebbero te, sei un maestro nello scomparire dai radar. Domani lo passo a prendere io all'asilo e lo porto a comprare le cose per la sua camera, te lo riporto prima di cena."
Vedendo che l'Omega non reagisse, uscì dal bagno e si diresse verso la porta di casa pronto per andare via.

"Avevi detto che non me lo avresti portato via... me lo a-avevi promesso!" Ed eccolo lì, il lato Omega di Katsuki che riaffiorava come gli scogli dopo che la marea si è abbassata.
Izuku non si voltò, ancora con la mano sulla maniglia della porta.

"Non te lo sto portando via, ma ho il diritto di passare del tempo per lui, convieni con me? Non lo obbligherò a venire a vivere a casa mia, ma noi due non viviamo insieme e non siamo una coppia, quindi è normale che per forza di cose debba passare dei giorni separato da uno dei due. Ora và a letto, devi lavorare domani no?"




Quella notte per Katsuki fu una delle peggiori mai vissuta in tutti i suoi vent'anni di vita.
Quando aveva visto la porta di casa chiudersi davanti a se aveva allungato un braccio in automatico, cercando di afferrare nemmeno lui sapeva cosa.
Le parole che Deku gli aveva rivolto erano così dannatamente vere da fargli rivoltare le viscere.
Sapeva di essere sempre stato uno stronzo arrogante, quante volte glielo aveva detto anche a scuola? Ma era più forte di lui... non riusciva ad aprirsi con le persone ma non perchè avesse timore, quello mai, ma perchè non voleva permettere agli altri di essere visto come il classico Omega debole che deve avere per forza un Alpha accanto per essere qualcuno.
Si stese sul letto senza nemmeno cambiarsi e passò le dita su quel cerotto messo così accuratamemente, ricordando il tocco delicato dell'Alpha sulla sua pelle.
Non volendo ripensò alle sue parole e la mano prese a tremare leggermente contro la sua volontà.
Chiuse gli occhi e si rannicchiò nel letto annusando l'aria in un gesto automatico, alla ricerca di quell'odore che ormai aveva riempito il salotto e camera di Ryota, costatando che non ce ne fosse traccia in camera.
Ringhiò maledicendosi per aver fatto sparire quel profumo che lo aveva avvolto per ben tre giorni durante il calore.

Che io sia sempre stato attratto da te non è una novità

Uggiolò a quella frase che si era ripresentata nella sua mente come a volerlo punire di ciò che aveva fatto.
Lo aveva capito anche lui che tra loro c'era sempre stato un qualche legame, una chimica che aveva cercato di rigettare con tutto se stesso per sei anni.
La facciata da ragazzo duro quale era si stava pian piano sgretolando, lasciando spazio a quella parte di sè che aveva voluto reprimere quasi per tutta la durata della sua vita.

E senza il suo consenso.. una lacrima solcò la sua guancia, infrangendosi indisturbata sul cuscino sottostante.





Purtroppo non tutto è sempre rose e fiori!
Izuku ha finalmente esternato ciò che provava, sputando una verità che ha colpito Katsuki come un dardo infuocato.
Ha fatto bene? Ha esagerato? 
E come reagirà il biondo a questa nuova situazione?
Lo vedremo!!
Un bacio,
Hanami



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