7. Sei... un Omega?

1.7K 93 21
                                    

Dopo essere riuscito a rintracciare Shinso, il quale gli aveva detto che li avrebbe aspettati a casa del biondo, Kirishima si incamminò spdedito  verso l'ambulanza nella quale stavano rimettendo in senso l'amico.

"Dynamight la prego dovrebbe-"

"Me ne sbatto le palle, sono solo dei graffi, lasciatemi andare a casa o faccio saltare questo carretto puzzolente!"

A quanto pare non ci avevano messo molto per rimetterlo in forze.

"Me ne vado a casa" esordì Katsuki tenendosi un fianco con un braccio mentre quasi zoppicava verso la metro.

"Dove credi di andare in quelle condizioni? Mi dici che ti prende? Forse dovresti fare una tac-" Katsuki si voltò mostrando i denti con aria inferocita: aveva sempre avuto un carattere tutt'altro che remissivo, ma quello sguardo non era mai stato riservato ai suoi compagni.

Ok, c'era decisamente qualcosa che non andasse.

"Lascia almeno che ti dia una mano, non puoi andare in giro da solo, potrebbero attaccarti e anche se sei un Alpha saresti battuto in queste condizioni" Il ragazzo esplosivo lo guardò intensamente e un poliziotto si offrì di portarli a casa.

Dopo esser saliti in auto, nell'abitacolo calò il silenzio tra i due, mentre l'uomo in divisa si congratulava con loro per il magnifico lavoro svolto.

"Kirishima... per te i generi sono importanti?" Se ne uscì occhi cremisi guardando la città attraverso il finestrino della volante, il mento poggiato sul dorso della mano.

"Come? In che senso?" Kirishima in quel momento non stava davvero capendo che avesse il suo amico... doveva aver subito un brutto colpo o non sapeva cos'altro potesse essere accaduto.

"Per te.. i generi definiscono la persona? Le sue qualità?" L'altro riflettè sulle parole da dire prima di aprir bocca.

"Certo che no. Prima dei generi noi siamo persone, con pregi e difetti, punti deboli e punti di forza. Quel Villan era così squallido a vantarsi di essere un Alpha che poteva benissimo essere sconfitto anche da un Beta o un Omega per quanto fosse arrogante. E' la forza d'animo quella che conta, non solo quella biologica". Il biondo ascoltò tutto con dettagliata attenzione, aprendo la portiera di scatto quando si ritrovò davanti al suo condomio, lasciando a Kirishima il compito di ringraziare il poliziotto.

"Bakugo aspetta, non puoi correre in quello stato!" Gli corse dietro fino al primo piano, e non appena l'amico bussò alla porta, questa venne aperta da Shinso, il quale si fece da parte per farli entrare.
Non appena Kirishima varcò la soglia venne investito da un profumo di miele dolcissimo che lo fece bloccare sul posto.

Questo odore non poteva appartenere di certo ad un Alpha, e quando vide Bakugo inginocchiarsi a terra e un bambino piangente gettarglisi addosso capì.
Ecco perchè Bakugo era sparito dalle scene... il bambino a cui si era riferito in battaglia.. era il suo e sicuramente l'odore di miele che aveva percepito apparteneva al cucciolo.

"Shinchan n-non mi ha fatto vedere la tv... tu stavi m-male!"

"Shhh sono qui piccolo, sto bene vedi? Sono tornato da te" Cercò di rassicurarlo Katsuki, accarezzando i capelli dolcemente, incurante degli sguardi dei due Alpha puntati sulle loro figure.

"Per favore non piangere Ryo" Ma il piccolo singhiozzò, strusciando la ghiandola contro quella del biondo più volte, stringendo spasmodicamente la sua maglietta tra le piccole dita.

"Ho a-avuto paura m-mamma!"

M-mamma?! Aveva udito bene?

No, Kirishima non aveva capito proprio un bel niente di tutta quella situazione...

"Bakugo sei... tu sei un Omega?!"


Katsuki portò i caffè ai due Alpha, sedendosi poi sul divanetto di fronte al loro con Ryota a cavalcioni sul suo grembo e la testa poggiata nell'incavo del suo collo.
Aveva appena terminato di raccontare a Kirishima ciò che aveva detto tempo addietro all'altro, e dire che l'amico dai capelli rossi fosse shoccato era un eufemismo.

"Tu.. io non ci posso credere... tu hai un figlio e... l'hai partorito te"

"Si capelli di merda, non è difficile da capire" Borbottò il genitore giocando con le dita della mano del suo bambino, il quale guardava di sottecchi il ragazzo nuovo.
Conosceva solo Shinso come amico del padre, e incontrandone un altro lo rendeva curioso... soprattutto quando aveva scoperto che fosse un suo ex compagno di classe.

"Mamma?" Kirishima sussultò nel sentir Bakugo venir chiamato con quell'appellativo.
Sarebbe stato difficile abituarsi a quello.

"Non è lui vero?" Katsuki scosse la testa e sorrise debolmente rilasciando i propri feromoni per farlo sentire al sicuro. 
Il piccolo Omega poggiò una manina sul fianco della madre, toccando le bende bianche che lo fasciavano.

"Ti fa male male?"

"Era preventivato Ryo, possono succedere queste cose" Il bambino annuì silenzioso e gli occhi si fecero lucidi ancora una volta.
A quella vista, il rosso si alzò e, chiedendo il permesso a Katsuki con un'intesa di sguardi, si accucciò davanti al castano.

"Hey, tua.. madre ha ragione. Essere feriti è qualcosa che può accadere nel nostro lavoro ma ricorda una cosa: Katsuki tornerà sempre da te. Non importa quanto male gli faranno, lui lotterà sempre per riabbracciarti".

Il piccolo Omega si staccò dal collo della madre e sbattè gli occhietti mettendosi l'indice in bocca.

"Tu ti chiami Kishima?"

"Puoi chiamarmi Eijiro, Kirishima è come mi chiama tu madre". Sorrise quello dando la mano al cucciolo, il quale la strinse sorridendo.

"La mamma non è molto gentile con gli altri ma con me si! Posso chiamarti Eichan? Mamma posso chiamarlo così?"

"Ah? Chiamalo come vuoi ma sappi che è una palla al piede, lui e quel fulminato del suo compagno"
Ryota poggiò i piedini sul pavimento e andò per prima cosa ad abbracciare il rosso, venendo contraccambiato senza esitazione.

"Per fortuna che hai preso il carattere di tuo padre e non quello burbero di Bakugo. Sarai un Omega adorabile"

"Ah? Adorabile per chi esatt-?" 

"Conosci il mio papà? E'...è una brava persona?" Gli occhi rossi dei due amici si incontrarono e ancora una volta si capirono attraverso gli sguardi.

"Lo è. E' un Alpha cordiale, sempre col sorriso che ama aiutare le persone, anche se queste sono Villain. Non si perde mai d'animo e fa sempre del suo meglio per essere un eroe degno di fiducia. Ti piacerà, avete anche gli stessi occhi!"

"Kirishima hai detto abbastanza. Chiudi la boccaccia che ti ritrovi!"

"Hai visto com'era contento di sentir parlare di suo padre? Perchè continua a nasconderglielo?"
Kirishima e Shinso avevano lasciato casa Bakugo da poco, dopo aver giocato un po' con Ryota.
Eijiro era rimasto di stucco nel vedere quanto dolce fosse Bakugo con il figlio, come si comportasse da vero Omega.
Aveva compreso il motivo per il quale non avesse rivelato la sua natura e anche il celamento della gravidanza, ma erano passati ben tre anni e non aveva mai rivelato la paternità al loro amico.

"Teme che glielo porti via"

"Ma chi? Midoryia? Oh andiamo non gli passerebbe mai nemmeno per l'anticamera del cervello".
Shinso si guardò intorno e sospirò.

Non sapeva come, ma la faccenda non si sarebbe risolta pacificamente.



E anche il nostro Eijiro entra nel club dei segreti!!
Vi è piaciuto il capitolo?? Spero di si perchè adesso si entra nel vivo della storia!
Nel prossimo capitolo avverrà uno degli incontri più attesi, ma non quello che credete/sperate voi (forse).

A domani e un bacione!
Hanami!

GuardamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora