24. Calma Prima Della Tempesta

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"Mi manca stare dentro di te... Cinque giorni senza prenderti sono troppi"
La voce sensuale che utilizzò fece eccitare il corpo del biondo in un battito di ciglia e si aggrappò alle sue spalle cominciando a strusciarsi contro il suo bacino.
Si baciarono con asporto, l'uno con le mani nei capelli dell'altro, in un bacio talmente passionale che avrebbero voluto non terminasse mai.

Ma aimé, non sempre le cose vanno come le vorremmo.

"Papà sei tornato! Anche io bacino!" I due genitori si separarono a malincuore e Izuku prese in braccio il bambino, baciandogli ripetutamente il viso.

"Sono tornato stanotte ma non preoccuparti, la missione è finita. Il pulmino sta per arrivare, hai preso lo zainetto?"

"Si! Oggi andiamo in un parco grande con alberi giganti!" Izuku sorrise e si sedette a tavola con la sua famiglia, gustando la colazione che Katsuki aveva preparato loro.
Una volta finito di mangiare, la maestra prelevò il bambino salutando i due eroi, i quali rimasero soli a casa. 
Non appena la porta fu chiusa Katsuki si avventò sulle labbra del compagno, strusciandosi nuovamente contro il bacino, ricevendo in cambio un ringhio eccitato da parte del verdino che lo prese di peso incamminandosi verso il divano.

L'Omega aveva iniziato a rilasciare i suoi feromoni eccitati, invadendo di miele l'aria che si appesantì a causa degli odori mischiati.

"Dammi tregua Kat" gemette il verdino alla sensazione della lingua che stava risalendo lungo il suo collo, lasciando una scia di saliva che non faceva altro che eccitarlo sempre di più.
Katsuki miagolò nel momento in cui gli vennero tolti i pantaloni e i boxer, ma soprattutto perse la testa quando Izuku infilò tre dita nel suo orifizio già sufficientemente lubrificato.

"Si sta avvicinando il calore eh?"

"Zitto e f-fottimi Alpha" ringhiò occhi rossi spalancando le gambe sotto al corpo muscoloso dell'altro, che si spogliò degli indumenti, strappando letteralmente la maglia al compagno in due.
Si attaccò al petto dell'Omega, leccando e succhiando la pelle dei pettorali, soffermandosi svariati secondi su entrambi i capezzoli turgidi.
Improvvisamente arrestò i movimenti a causa di un pensiero che gli era saltato in mente.... per fortuna

"Devo prend-"

"Vaffanculo te e quei cazzo di preservativi. Li ho buttati" Izuku sgranò gli occhi lucenti e la mascella gli cadde a terra.

"Buttati? Kacchan come-"

"Voglio sentire la tua carne... e che cazzo Deku abbiamo già Ryota, non farmi innervosire" 
L'Alpha era sconvolto: avevano già parlato dell'avere altri bambini e benchè Katsuki non avesse detto esplicitamente di volerne altri, aveva sempre sostenuto che il suo culo gli appartenesse e che comunque, dato che all'Alpha i bambini non dispiacessero, non gli sarebbe dispiaciuto accontentarlo.
Tuttavia, non voleva forzarlo a fare qualcosa che magari non avrebbe voluto fare in quel momento, per quanto volesse vedere Katsuki gravido non avrebbe voluto una gravidanza desiderata da un solo elemento.

"Ne sei sicuro? Posso-" Il biondo aprì ancora di più le gambe e si aprì le natiche mostrando come i muscoli si stringessero attorno alle dita piantate dentro di sè.

"Scopami e impiantami un cazzo di marmocchio nerd" Izuku si leccò le labbra e si preparò a penetrarlo quando una suoneria del telefono li interruppe.
L'Alpha e l'Omega si guardarono negli occhi, immobili e bloccarono ogni minimo movimento, finchè Katsuki non ringhiò minaccioso.

"Non ti azzardare ad alzarti o giuro che te ne faccio pentire". Izuku deglutì ma flettè le braccia per sollevarsi guardandolo con lo sguardo da cucciolo bastonato.
Katsuki lo incenerì con uno sguardo assassino e gli tirò addosso tutti i cuscini presenti sul divano, mutando il suo odore in uno acre carico di disappunto.

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