Capitolo 3

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Mi svegliai in un letto morbido e in quello affianco vidi Lucy che sonnecchiava beatamente. Mi faceva ancora male la testa dalla notte passata...
- Tieni prendi questa ti sentirai meglio...-
Mio padre mi porse un bicchiere, assaggiai e la roba sapeva di biscotti al cioccolato, una sensazione di benessere e calore mi pervase il corpo. Ero piena di energia.
- Dove ci troviamo?
- Al campo mezzosangue
- Campo mezzosangue, ok capito...
Svegliai Lucy e tutti e tre insieme uscimmo dalla casa
- Andiamo, Chirone e il signor D ci stanno aspettando- disse mio padre
Il portico girava intorno a quella specie di fattoria. Mi tremavano le gambe per lo sforzo di camminare. Quando svoltammo l'angolo rimasi a bocca aperta.
Dovevamo trovarci sulla costa settentrionale di Long Island, perché da quel lato della casa la valle risaliva fino al mare, che scintillava circa a un chilometro di distanza. E quanto a ció che si trovava nel mezzo, nn riuscivo a capacitarmi di quello che vedevo. Il paesaggio era punteggiato di edifici dell'antica Grecia: un ampio padiglione a cielo aperto, un anfiteatro, un'arena circolare. Solo che erano tutti nuovi di zecca, con le colonne di marmo immacolato che luccicavano al sole. In un campetto poco lontano, una dozzina di ragazzi più grandi giocavano a pallavolo. Delle canoe scivolavano sulla superficie di un laghetto, mentre dei ragazzini si rincorrevano intorno a un gruppo di capanne annidate nel bosco. Alcuni si esercitavano con l'arco in un poligono di tiro. Altri cavalcavano lungo un sentiero boscoso e, a meno che nn avessi le allucinazioni, alcuni cavalli avevano le ali. In fondo al portico, due uomini sedevqno l'uno di fronte all'altro a un tavolino.
- O ma guarda chi si rivede dopo tanto tempo Peter Johnson...
- Salve signor D, e comunque rimane sempre Percy Jackson...
- Percy!! L'ultima volta che ti ho visto eri solo un ragazzino! Con qualche differenza...- fece l'occhiolino a mio padre
- Chirone... sempre a giocare...
- E a vincere...
Un tralcio di vigna all'improvviso rovesció il tavolino da pinnacolo...
- O ma che é stato?- chiesi
- Scusami tu sei?- chiese il signor D
- É mia figlia, Giorgia...- il signor D sputó l'acqua che stava bevendo...
- Tua figlia?! É anche lei..?-
- La barriera l'ha passata, peró dovremmo fare un'esercitazione per capire meglio... Lei é Lucy Chase... la figlia di Annabeth...
- Wow... ci siamo persi un bel po' di cose...- disse chirone
- Io ve le affido, nn posso rimanere... devo tornare a casa da mia moglie... siete i migliori, dopotutto avete addestrato anche il sottoscritto e sono ancora vivo...- disse ridendo papà
- A presto tesoro, nn ti preoccupare andrà tutto bn, ti spiegheranno tutto loro...
- Benvenute al campo mezzosangue-
- Figliole sedetevi pure qui... dovete sapere che nella vita operano grandi potenze. Gli Dei, le forze che voi chiamate Dei dell'Olimpo, sn reali e presenti. Grandi esseri che controllano le forze della natura e le imprese degli uomini...
- Ma sn solo storie, miti per spiegare fulmini, le stagioni e il resto. Ci credeva la gente prima della scienza...
- La scienza!! E dimmi cs penserà la gente della tua "scienza" fra un paio di millenni? Mmh? Diranno che é un mucchio di credenze primitive e tanti saluti? Oh, beati mortali, nn hanno il minimo senso della prospettiva! Pensano di essere così avanti.
Quel signor D mi piaceva sempre meno, ma c'era qualcosa nel modo in qui mi aveva chiamata mortale, come se...lui nn lo fosse.
- Giorgia - intervenne Chirone - puoi scegliere di crederci o no, ma il fatto é che immortale significa immortale. Riesci a immaginare di nn morire mai? Di nn scomparire mai? Di esistere, così cm sei, per l'eternità?
- E questo succede a prescindere che la gente creda nella mia esistenza o meno?
- Esatto, se tu fossi un Dio cm ti sentiresti se la gente direbbe che sei solo un mito? O che anche te Giorgia Jackson sei una storia raccontata ai bambini per spiegare dei fatti...?
Chirone stava riuscendo a farmi arrabbiare...
- Non mi piacerebbe, ma io nn credo negli Dei...
- Vediamo se nn crederai più quanto fnirai in cenere per uno di loro... - disse il signor D. In quel momento agitó le dita della mano e sul tavolino comparve un bicchiere con dentro del vino...
- Signore, la sua restrizione...
- A gia, mi ero dimenticato scusatemi- disse guardando verso il cielo... e cn un altro gesto di dita trasformó il bicchiere in una coca cola. Il cielo tuonó.
- Il signor D ha offeso suo padre un po di tempo fa prendendosi una sbandata per una ninfa dei boschi dichiarata intoccabile...- intervenne Chirone
- E-e suo padre é...
- Di immortales Chirone!- esclamó il signor D - pensavo sapesse qualcosa!... Mio padre é Zeus naturaente
Passai in rassegna mentalmente tutti i nomi che iniziassero cn la D. Figlio di Zeus. Il vino.
- Lei é Dioniso - dissi finalmente - il Dio del Vino...
- Come dite voi giovani umani? Ma-và?
- Lei é un Dio.
- Si figliola
- Un Dio, lei...
In quel momento nei suoi occhi comparve un fuoco e per un attimo vidi quasi la sua vera natura...
- Vuoi mettermi alla prova?
- Nono signore....
Finirono la partita e il signor D si ritiró, per la stanchezza, in casa...
- Il vecchio Dioniso odia il suo lavoro. Si trova " in punizione " e nn sopporta l'idea di aspettare un altro secolo per avere il pemesso di tornare sull'Olimpo.
- Il monte Olimpo - ripetei
- Mi sta dicendo che c'é davvero un palazzo, lassù?
- Be', ecco, c'é il Monte Olimpo in Grecia. E poi c'é la dimora degli dei, il punto di convergenza dei loro poteri, che un tempo era davvero situata sull' Olimpo. Si chiama ancora così per il rispetto delle tradizioni, ma il palazzo si sposta, Giorgia, proprio cm si spostano gli dei.
- Sta dicendo che gli dei della Grecia sn qui? In America?
- Ma cert gli dei si spostano cn il cuore dell' Occidente.
- In che senso?
- Riflettici, Giorgia. Quella che voi chiamate la "civiltà occidentale", pensi che sia solo un concetto astratto? É una forza vivente. Una coscienza collettiva che brilla da migliaia di anni. Gli dei sn parte di essa. Si potrebbe perfino dire che ne siano la fonte, o perlomeno che vi siano così legati da nn poter mai scomparire, a meno che nn venga spazzata via l'intera civiltà occidentale. Il fuoco si é acceso in Grecia. Poi, il cuore del fuoco si é spostato a Roma, e così gli dei. Oh, cn nomi diversi, forse : Giove anziché Zeus, Venere al posto di Afrodite. Ma sn le stesse forze, gli stessi dei.
- E poi sn morti?
- Morti? No. L'Occidente é morto forse? Gli dei si sn spostati : in Germania, Francia, Spagna (per un po'). Ovunque la fiamma fosse più luminosa, la c'erano gli dei. Hanno trascorso diversi secoli in Inghilterra. Basta guardare l'architettura. La gente nn dimentica gli dei. In ogni luogo in cui abbiano governato nel corso degli ultimi tremila anni, li ritroviamo nei dipinti, nelle statue, negli edifici più importanti. E adesso, Giorgia, sono nel tuo paese, gli Stati Uniti. Pensa soltanto al vostro simbolo : l'aquila di Zeus. Guarda la statua di Prometeo al Rockefeller Center, le facciate greche degli edifici del governo di washington. Ti sfido a trovare una città americana in cui gli dei dell' Olimpo nn siano rappresentati in una varietà di luoghi differenti. Piaccia o no... e credimi, a parecchia gente nn andava a genio nemmeno Roma... l'America adesso é il cuore della fiamma. É la grande potenza d'Occidente. Perció gli dei dell'Olimpo sono qui. E noi siamo qui.

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