Pranzo dai suoi

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Ci fermammo davanti un vialetto con una recinzione di legno bianco,con due alberi di ciliegio e il prato curato.Alla fine di questo c era una grande casa bianca con un giardino molto grande.
Sembrava una di quelle case che si vedono nei film,graziosa ed elegante.
Pensai alla mia casa in Connecticut,in confronto era piccolissima nonostante fosse di circa 150 m².
Mi mancavano così tanto la mia casa,la mia famiglia. Ma ero felice che il ringraziamento fosse vicino così da poterli rivedere.
-Siamo arrivati Autumn-
La voce di Colton mi fece tornare alla realtà.

Ero nervosa all idea di conoscere la sua famiglia e sopratutto non avevo idea perché così presto,insomma avremmo potuto aspettare un altro po',visto che non stavamo nemmeno insieme.

-Colton,aspetta io,non,non so se posso farcela.-

Mi prese la mano e mi disse:-Ehi puoi farcela,dopotutto i miei non sono mica la famiglia reale,tranquilla-.
Annuii e scendemmo dall auto,mi bació sulle labbra e io appoggiai la mia guancia al suo petto.
-Stammi accanto Colton!-
-Si non temere!-
Arrivammo davanti la porta di casa,suonò e dopo qualche minuti venne ad aprirci una donna.

-Ciao mamma- salutò sua madre con un bacio affettuoso sulla guancia.

Era una bellissima donna,alta,magra,con i capelli corti pari biondi e gli occhi di blu che non avevo mai visto.
-Ciao Colton- gli accarezzó la spalla,poi mi guardò e sorrise.
-Ciao,tu devi essere Summer,piacere di conoscerti.-
disse porgendomi la mano con un sorriso sereno.

-Salve signora Williams,il piacere è tutto mio.-

-Su ragazzi entrate,ci siamo tutti!-
Ci fece entrare e Colton mi prese la mano stringendola.
Gli sorrisi grata.
Entrando notai subito i quadri di D Alí appessi alle pareti e le foto di quello che credo fosse la famiglia al completo. Erano tutti in salotto seduti,c era un uomo alto,biondo e occhi verdi,dallo sguardo duro e una postura retta.
-Ciao papà!-
disse Colton dandogli la mano.

Padre e figlio che si stringono la mano per salutarsi a me risultava piuttosto strano.
Forse qui a New York si usava così pensai. In Connecticut non avevo mai visto una cosa del genere.

-Papà lei è Summer-

-Piacere di conoscerla signor Williams-
Dissi con educazione e porgendo la mano.

-Salve-
Si limitò a dire con un sorriso freddo sulle labbra.
Quell uomo era la fotocopia esatta di Colton,ma erano completamente differenti.
-Accomodiamoci in sala da pranzo,gli altri sono già lì-
Disse la madre di Colton accarezzando la spalla del marito,il quale si alzò senza nemmeno rivolgerle uno sguardo.

La bambina bellissima che avevo visto nella foto,si avvicinò a noi e tirò Colton per i pantaloni.
-Ciaooo fratellone-
Disse con una vocina dolcissima sorridendo.

-Ciao piccola peste!-
Colton la prense in braccio e le diede un bacio sulla guancia,poi la fece scendere e le disse:-Tracy,lei è Summer,ma puoi chiamarla Autumn è il soprannome che le ho dato io- le disse a voce bassa all orecchio.

-C..ciao io mi chiaml Tracy.- disse con vocina bassa dondolando.

-Che bel nome che hai,Colton mi ha parlato molto di te,mi ha detto che sei una bravissima ballerina-
Dissi dandole una carezza sulla guancia.
Amavo i bambini,erano così innocienti e dolci.
-Si è così,ma tu sei la sua fidanzata?-

-Emh io..- pensai a cosa rispondere ma Colton mi bloccó dicendole
-Tracy,si lei è la mia fidanzata-

Iniziai a pensare un motivo per cui gli avesse detto che lo ero. Ma mi stava bene così.

Andammo in sala da pranzo,c era un lungo tavolo,apparecchiato in modo elegante e io mi sentii quasi a disagio.
Colton mi presentò a suo fratello George e la sua fidanzata Caroline,avevano la stessa età,26 anni,lui era un avvocato e lei un medico;sua nonna Elisabeth e suo nonno Alfred. Erano dei signori molto socievoli,mi diedero subito confidenza facendomi sentire a mio agio.
Pian piano iniziai a tranquillizarmi,Colton aveva davvero una bella famiglia.

Il meglio di me [IN REVISIONE!!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora