Il passo nascosto

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Tinu e Gandalf scambiarono un rapido sguardo: erano vicini al Passo Nascosto. Avrebbero condotto lì i nani, era la loro unica speranza di salvezza.

"Seguitemi presto!" disse Gandalf facendo strada, mentre Tinu si teneva in retroguardia. Thorin continuava a girarsi a guardarla, per assicurarsi che stesse bene. Nella concitazione del momento però nessuno parve faci caso. Corsero e corsero, fermandosi spesso per evitare i mannari che inseguivano a Radagast.

A un certo punto si appiattirono dietro a un masso. Un mannaro e il suo cavaliere si erano staccati dal gruppo, fiutando qualcosa. La compagnia di Thorin sentiva le unghie del mannaro colpire la pietra dietro la quale erano nascosti mentre fiutava l'aria. Li avrebbero scoperti...ma poi Thorin vide Tinu chiudere gli occhi e subito dopo sentì odore di carne bruciata e un tonfo. La ragazza oscillò un attimo, come se avesse avuto un calo improvviso di energia e poi annuì rivolta a Gandalf. Corsero via. Voltandosi Thorin e gli altri nani videro la carcassa del mannaro e dell'orco giacere in cima al masso sotto il quale si erano nascosti, carbonizzati. Cosa diavolo era successo? Chi accidenti era Tinu?

Ma non era un branco di orchi e mannari senza uno capo e uno scopo quelli. Dopo un po' si resero conto che chi stavano inseguendo non era chi il loro capo li aveva mandati a uccidere. Non ci misero molto a trovarli ma nel frattempo Gandalf e Tinu li avevano condotti al Passo Nascosto. Mentre i mannari li circondavano, tenuti a malapena a bada dalle frecce di Kili e Tinu Gandalf urlò: "Da questa parte, sciocchi!" e si buttò in un cunicolo che si apriva sotto un masso.

"Presto!" ordinò Thorin "tutti giù!" Si posizionò davanti all'apertura, proteggendo la ritirata dei suoi "Kili, Tinu!" urlò notando che erano rimasti indietro. Kili corse via, Tinu stava per seguirlo quando percepì la presenza di Glorfindel. Era vicino! Un sorriso le increspò le labbra

"Tinu" urlò ancora Thorin con una nota di panico nella voce

"Vai, me la caverò!" disse lei

"Non me ne vado finché non vieni anche tu!" ruggì lui

"Vai!" ordinò lei girandosi verso di lui. I suoi occhi per un attimo divennero rossi come fuoco e tale era la potenza della sua voce che Thorin improvvisamente fece un passo indietro, inciampando in Kili che si buttava in quel momento nel cunicolo. Caddero rovinosamente a terra in un groviglio di gambe e braccia.

"Tinu!" urlò Thorin rialzandosi in fretta. Voleva uscire dal cunicolo ma la pareti erano troppo ripide.

In quel momento risuonò un corno, rumore di zoccoli e di frecce. Un orco rotolò nel cunicolo...morto. Una freccia piantata nel cranio. Thorin estrasse la freccia e ne esaminò la punta: "Elfi" sputò, schifato.

"Non vedo dove conduce questo cunicolo" disse Dwalin che era andato in esplorazione "lo seguiamo?

"Seguiamolo, certo" fece Bofur frettolosamente

"E Tinu?" chiese Fili

"Lei starà bene" disse semplicemente Gandalf. Se lui era tranquillo voleva dire che lei era al sicuro, giusto? Pensò Thorin. Lanciò un ultimo sguardo all'apertura del cunicolo e poi s'incamminò svogliatamente lungo lo stretto sentiero abbattuto e preoccupato.

Proseguirono per qualche ora lungo quel sentiero che si apriva tra due alte pareti rocciose. Spesso dovettero spingere Bombur in avanti visto che a causa della sua mole si incastrava nei punti più stretti.

Improvvisamente il sentiero su cui camminavano si aprì e sotto di loro apparve una splendida valle.

"Imladris" annunciò Gandalf "nella lingua comune è nota con un altro nome"

"Gran Burrone" fece Bilbo con venerazione.

Thorin era infuriato. Non solo aveva appena scoperto di aver trovato la sua unica e pochi minuti dopo la stessa era stata data per dispersa. Ora Gandalf li aveva pure condotti dagli elfi!

I am Fire- Io sono FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora