Tinu era distesa su qualcosa di morbido e sentiva delle voci ovattate intorno a sé. Aprì gli occhi e le voci si quietarono. Vedeva due ovali davanti a sé, uno chiaro e uno più scuro ma erano tutti sfuocati. Sbatté le palpebre un paio di volte e i due ovali si rivelarono essere Fili e Kili che la guardavano tra l'ansioso e l'eccitato
"Zietta?!" disse Kili e l'ex-maia di riflesso sorrise
"Kili, Fili! Sono contenta che state bene! Temevo foste morti!"
Loro fecero un'identica smorfia.
"Una della guardie di Bolg aveva una mazza...ci ha colpito in testa mandandoci al tappeto" spiegò Fili
"Mi fa ancora male la testa"disse Kili
"Ancora? quanto tempo è passato? e Thorin?" chiese lei
"Lo hanno mandato a chiamare appena hai aperto gli occhi. Sono passati due giorni dalla battaglia. Ti hanno trovata distesa sul corpo di Thorin, la ferita stava già guarendo e dopo qualche ora si è svegliato. Tu però non davi segno di volerlo fare. Non avevi ferite che notavamo, ma eri calda e respiravi così ti abbiamo portata qui e abbiamo aspettato. Anche Gandalf sarà felice di vederti, era abbastanza preoccupato e perplesso dalla tua condizione"
"Tinu!" ruggi in quel momento una voce. Kili e Fili furono scaraventati di lato e Thorin apparve al loro posto.
"Thorin" esclamò Tinu aprendo le braccia tra le quali il nano si buttò grato.
"Come stai?" chiese
"Bene, e tu?"
"Mai stato meglio" rispose con un sorriso nella faccia barbuta ma poi le sue sopracciglia si corrugarono:
" Però non capisco come faccio ad essere vivo...mi ricordo spada di Bolg che mi è penetrata nel petto"
"Be...ecco" iniziò Tinu imbarazzata "Ho fatto un patto con i Valar...ma forse è meglio chiamare anche il resto della compagnia, così spiegherò tutto una sola volta. Anche Thranduil, Bard e Dain"aggiunse.
"Possono aspettare" disse Thorin "Adesso devi riposare e riprenderti"
"Sto bene" disse Tinu e davvero si sentiva piena di energia. Doveva essere stato la sua visita lampo a Valinor.
Thorin la guardò dubbioso ma infine la curiosità ebbe la meglio. Le portarono un vestito pulito e tirarono le tende intorno al letto dell'infermeria per permetterle di cambiarsi. Tinu sorrise accarezzando con una mano i ricami geometrici cuciti in argento sui bordi del vestito blu scuro: era un vestito nanico e con i colori di Thorin.
"Aulë, obbedendo a Manwë mi ha dato una scelta: restare a Valinor oppure perdere i miei poteri, diventare mortale condividendo il fato dei nani, ma salvare Thorin. Sapete tutti la mia scelta e ora sapete anche perché non ho più i miei poteri"
"Ecco perché non ti svegliavi" borbottò Gandalf nel silenzio stupefatto che era seguito nella sala del Concilio
"Hai...hai rinunciato a tutto ciò che eri...per me'" chiese Thorin
Tinu allungò una mano per accarezzargli una guancia: "Non sarei stata più nessuno senza di te Thorin. Sei la metà della mia anima"
Thranduil cercò di trattenere uno sbuffo ma senza riuscirci troppo e Tinu lo incenerì con lo sguardo mentre Thorin era troppo perso in contemplazione per rendersi conto di qualsiasi altra cosa che non fosse la sua unica.
"Non ne senti la mancanza?" le chiese quel pomeriggio Gandalf
Tinu ci pensò un attimo: "Un po' sì...è quasi come quando siamo venuti la prima volta nella Terra di Mezzo e abbiamo dovuto ridurre i nostri poteri. Però so che sentirei più la mancanza di Thorin. Immagino mi ci abituerò con il tempo, ma prima stavo cercando di accendere il fuoco con la mente e non ci sono riuscita...non ho mai usato un acciarino in vita mia! Non so come fare! è...strano"
Gandalf sorrise: "Posso immaginare, ma penso sia come dici tu. Ti ci abituerai, piccola Tinu" disse con affetto "E gli acciarini non sono troppo difficili da usare" aggiunse ammiccando e facendola ridere.
Thanduil aveva mandato a casa l'esercito ed era rimasto con un piccolo manipolo di dignitari per il matrimonio. Aveva promesso altri carri di cibo per Erebor e i profughi di Pontelagolungo che intanto si stavano dando da fare nel ricostruire il più possibile Dale prima che l'inverno e la neve bloccassero i lavori. Corvi erano stati mandati negli Ered Luin, la vecchia residenza di Thorin per annunciare le liete novelle: Erebor era stata ripresa e vi era una regina! Tuttavia era poco probabile che qualcuno di loro si mettesse in viaggio in inverno, quindi ci si aspettava un influsso di nani solo a primavera inoltrata:
"Almeno avremo modo di mettere a posto il più possibile e gli uomini saranno tornati a vivere a Dale. Temo però che la puzza di drago ci metterà molto di più ad andarsene" si crucciava Thorin.
STAI LEGGENDO
I am Fire- Io sono Fuoco
Fanfiction"Il pagamento promesso per la tua testa" disse Gandalf mentre mostrava a Thorin un messaggio scritto nella lingua nera "c'è una taglia sulla tua vita". Il nano lo guardò, sorpreso e allarmato. In quel momento la ragazza vestita di rosso tornò. Il fu...