21. Libri volanti e costole rotte

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«Pensi sul serio che George non se la sia presa?» domandò Aubrey, mentre lei e Fred entravano di soppiatto in Biblioteca. Tutti, compresa Madama Pince, erano andati ad assistere alla Prima Prova, per cui la Biblioteca era chiusa. Per fortuna, grazie al passaggio segreto di Fred, questo non costituiva più un problema.

«Te l'ho già detto: non sarà arrabbiato con te.» rispose Fred, saltando giù dal dipinto con agilità felina. Aubrey lo seguì subito dopo, meglio rispetto all'ultima volta ma comunque atterrando con un tonfo: «Non se usi la scusa di Ludo, in ogni caso.»

«Okay.» assentì Aubrey: «Perché sono così preoccupata che si arrabbi? Se anche fosse, sarebbe arrabbiato con te e, una volta nuovamente nei nostri corpi, le mie possibilità con lui sarebbero le stesse.»

«Per fortuna che la tua cotta non stava interferendo con la situazione, eh?» la canzonò lui.

Le guance di Aubrey si accesero mentre mormorava: «Zitto, sono stata molto brava con questa faccenda, hon, e lo sai.»

Fred decise di non dire nulla a riguardo, pur essendo tentato dal puntualizzare che per il suo desiderio di passare più tempo con George stavano per mandare a farsi friggere l'intero piano. Sentendo il tifo in lontananza mentre entrambi erano chiusi in Biblioteca, sbuffarono di dispiacere: sapevano che quello che stavano per fare era essenziale, ma erano comunque tristi di star perdendo un evento che capita una sola volta nella vita.

«Quanto tempo pensi che abbiamo?» le chiese Fred.

Aubrey alzò le spalle: «Non ne ho idea, hon. Penso che Ron, tuo fratello, e Harry, l'idiota quattrocchi che è capitato essere uno dei -»

«Hey, guarda che Harry è un ragazzo a posto.» ribatté rapidamente Fred: «Porta gli occhiali, vero, ma tutto il resto che hai detto è stato inutilmente troppo duro.»

«E abbiamo la magia! Potrebbe fare qualche cosa per il suo problema alla vista se lo volesse.» replicò lei, guardandolo in modo strano: «Comunque, cosa stavo dicendo? Guarda che hai fatto, ho perso il filo del discorso.»

«Qualcosa riguardo Harry e Ron.»

«Ah sì. Stavano dicendo qualcosa riguardo a dei draghi a me e a George, quindi penso che dei draghi saranno coinvolti nella prova.» riprese Aubrey: «La prossima volta, hon, dovremmo pensarci prima a queste cose. Tipo potremmo mettere sotto torchio Angela o corromperla per farci dire cosa accadrà durante la prova piuttosto che lasciare che faccia sempre come al suo solito, quando si lascia sfuggire un segreto senza però effettivamente dirlo.»

«L'ho notato anche io.» concordò Fred: «Perché si comporta così?»

Aubrey scosse la testa: «Io e Kenny abbiamo provato a capirlo, una volta, ma non siamo riusciti a risolvere il mistero. In ogni caso, dovremmo smettere di parlare e iniziare a fare quello per cui siamo venuti qui, hon. Abbiamo poco tempo e dobbiamo sfruttarlo al meglio.»

«Va bene.» disse Fred: «Come la volta scorsa?»

«Cerchiamo a caso nella speranza di trovarlo?» continuò lei.

«Suppongo sia l'unica.» sospirò lui mentre entrambi iniziavano a cercare. Aubrey si trovò a rivivere un odioso deja-vu e, cosa che la fece infastidire ulteriormente, le tornò anche lo stesso senso di stanchezza della volta precedente. Non era per nulla giusto: aveva dormito una volta in Biblioteca ed ora avrebbe avuto quasi voglia di rifarlo.

Dopo cinque minuti, il loro ritmo era decisamente calato. Fred se ne uscì dicendo quello che entrambi pensavano: «Mi ero completamente dimenticato di quanto noioso potesse essere.»

Aubrey tirò un sospiro: «Lo so, ma non abbiamo altra scelta.»

Pur se l'etica del lavoro di Fred era abbastanza forte, ad un certo punto il ragazzo crollò vicino ad uno scaffale. Aubrey si voltò di scatto: «Fred! Alzati, hon, abbiamo un sacco da fare.» gli intimò: «Eri così ottimista poco fa.»

Fred Weasley ~~ Lemons into Lemonade [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora