35. Bocca larga e non mi chiamo Fred Weasley

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«Pensavo che Lexy fosse una ragazza giudiziosa, non posso credere che abbia lasciato che accadesse questo.» mormorò Fred con George al suo fianco che si appoggiava allo stipite della porta e ridacchiava tra sé e sé.

Aubrey contrasse le labbra lievemente: «Hon, non biasimare Lexy, George aveva detto che avrebbe trovato qualcosa da bere e così è stato -»

«Stavo scherzando!»

«Lui scherza...lui scherza sempre, vero?» s'intromise George prima di scoppiare a ridere di nuovo: «Ma gli voglio bene, è mio fratello.»

«Forza, George, possiamo parlarne più tardi.» mugugnò Fred, chiaramente imbarazzato dalla dimostrazione d'affetto del fratello. Aubrey, invece, la trovò molto dolce e le ricordò come mai, in primo luogo, le piacesse tanto George.

«Be', che facciamo con lui?» chiese lei: «Aspetta, ho un'idea...Fred, ce la sto facendo! Sto prendendo in mano la situazione!»

«Sono molto fiero di te!»

«Okay, io trovo Lexy o Lee o chiunque altro mi possa dire che cosa è successo e tu...tu porti George al Dormitorio prima che possa farsi sfuggire accidentalmente il nostro segreto.» spiegò Aubrey in tono perentorio per poi chinarsi e sussurrare: «La parola d'ordine per entrare nella Sala Comune è Amortentia -»

«Shhhh...» la interruppe George: «Non dirglielo, è un Tassorosso...occhiolino.»

«Gli piacerebbe.» replicò Aubrey dolcemente prima di rivolgersi di nuovo a Fred: «Okay, ora andiamo!»

Dopo qualche secondo in cui Fred era rimasto affascinato dalla presa di posizione di Aubrey, il ragazzo annuì, tornando alla realtà: «Ci vediamo là...cerca di non ubriacarti anche tu.»

Detto questo, i due si divisero e Aubrey corse di nuovo dentro la Sala Grande, guardandosi attentamente intorno per cercare le due persone che le interessavano. In uno degli angoli più lontani della Sala, erano seduti Lee e Angelina intenti a ridere per qualcosa. Anche se, probabilmente, il ragazzo aveva aiutato in qualche modo George ad ubriacarsi, non voleva rovinare le sue possibilità con Angelina, per cui scelse di andare da Lexy che era seduta ad uno dei tavoli del rinfresco, le mani piene di Topoghiacci.

«No, torna qui!» stava dicendo con voce acuta quando Aubrey le si avvicinò, mentre uno dei topini si liberava dalla sua presa: «Sei cibo, non mi lasciare! Io -»

«Hey, Lexy.»

L'arrivo di Aubrey la colse così di sorpresa che lasciò cadere tutti i topini, i quali sbandarono in giro in modo caotico per la ritrovata libertà, andando a sbattere inevitabilmente contro il muro.

«Sei Fred o sei George?»

«Fred.» rispose lei.

«Quindi, sei venuto qui per scusarti per esserti scambiato con George o sei qui tanto per?» le domandò Lexy: «E sì, so che vi siete scambiati di posto, George non regge niente...proprio niente e ha la bocca larga...oh mio Dio, che brutta cosa che ho detto! Intendevo dire che fa schifo a mantenere i segreti.»

Il cuore di Aubrey iniziò a battere come un tamburo: «Mh...che genere di segreti?»

«Niente di serio.» rispose Lexy: «Solo che voi vi eravate scambiati e che lui è un Battitore migliore di te, anche se questo non è proprio un segreto.»

«Ehm...ahia?» replicò Aubrey, guardando con imbarazzo la punta dei piedi: «Potresti dirmi perché George è così ubriaco e chi gli ha dato da bere? Oh, e anche se ha parlato con qualcun altro?»

Lexy fece spallucce: «Non sono sicura, penso sia stato qualche studente di Durmstrang, non ho visto bene, mi spiace. So che ha parlato solo un po' con me e con Angelina. Però posso dirti dove erano andati Roger e Fleur: fuori e sono tornati tutti spettinati...sesso nei rosai -»

Fred Weasley ~~ Lemons into Lemonade [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora