Capitolo 26

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Beatrice era partita il sabato mattina per andare ad Arezzo da sua madre senza Enrico, purtroppo aveva un impegno con i suoi famigliari e non poteva mancare, ma le aveva promesso che sarebbero andati insieme molto presto.

Appena arrivò ad Arezzo parcheggiò la macchina e si avviò verso casa, era pur sempre casa sua e aveva le chiavi ma preferì suonare, il solo pensiero di trovare sua madre in atteggiamenti intimi con il suo nuovo compagno, la metteva in imbarazzo e le venivano i brividi. Sua madre era ancora giovane e molto bella ma saperla con qualcuno le metteva un non so chè.

Suonò alla porta e Giorgia andò ad aprire meravigliandosi:
"Tesoro che succede? Hai per caso perso le chiavi?" le domandò guardandola.

"No mamma ho solo preferito suonare" ribattè guardandola in modo strano.

Giorgia capì al volo e le sorrise per poi prenderla in giro dicendole:
"Se stavamo facendo sesso avrei chiuso col catenaccio."

"Mamma!" l'ammonì facendo finta di essere scandalizzata.

E poi risero insieme e si abbracciarono, posò la borsa sulla poltroncina nel corridoio e si avviarono verso la cucina.

"Vuoi un caffè tesoro?" chiese Giorgia avviandosi alla macchinetta.

"No mamma grazie, per adesso stò bene così" le rispose.

"Raccontami tesoro, il lavoro e la scuola come vanno?" chiese interessata la madre.

"Va tutto bene sono proprio contenta. Ti devo raccontare una cosa importante, mamma" le disse guardandola.

Giorgia la guardò intensamente, sua figlia aveva una luce particolare nei suoi occhi verdi e capì all'istante che si era innamorata.

"Si tratta di un ragazzo, vero?" le domandò a bassa voce.
Beatrice annuì sorridendo.

"Si chiama Enrico ed è anche..."

Ma non finì la frase che una voce maschile dietro di lei la salutó.
Lei si voltò di scatto incrociando lo sguardo di quel bellissimo uomo anche lui dagli occhi verdi, era alto e ben piazzato, le stava davanti sorridendole.

"Beatrice lui è Jared" le disse svelta la madre.

"Sì mamma so chi è ci conosciamo" le rispose tenendo sempre lo sguardo su di lui.

"Ciao Jared" rispose infine.

"Come stai?" domandò lui leggermente in imbarazzo.

"Io bene grazie, tu?" chiese più per cortesia che per altro.

Vedendolo lì davanti a lei riportava la sua mente ad Esteban, e ripensare a quello che le aveva detto e fatto qualche giorno prima, la faceva innervosire.

"Io sto benissimo adesso perché ho conosciuto... tua madre" le rispose diretto.

"Che coincidenza" disse a denti stretti senza che la sentissero.
Annuì guardandolo.

La mattinata trascorse più che altro tra chiacchiere di poco conto e appena il pranzo fu pronto si accomodarono tutti e tre a tavola, mettendosi a parlare di lavoro e ad un tratto Beatrice chiese con voce seria a Jared:
"Tu cosa hai intenzione di fare col tuo lavoro?"

Lui bevve un sorso di vino e le rispose:
"Bhè all'inizio avevo pensato di lavorare con l'agenzia in America da qui."

"E non è fattibile?" chiese interrompendolo.

"Sì potrebbe essere fattibile ma dovrei anche a volte andare là e non ho voglia di allontanarmi" le rispose guardando Giorgia che gli sorrise.

"Ah capisco..." esordì Bea leggermente infastidita da quelle moine.

Sotto il cielo di Firenze (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora