Capitolo 39

205 20 7
                                    

Sei mesi dopo

Alice col suo pancione di sei mesi, era intenta a sistemare dei fiocchi azzurri sulle porte all'interno della dependance Morelli quando Michela disse:
"Dobbiamo sbrigarci a breve saranno qui."

"Io ancora non ho finito sono lenta, la mia pulcina mi limita parecchio, sono diventata una balena" rispose Aly lamentandosi scherzosamente.

"Non è vero amore sei bellissima e poi la pulcina è anche mia" ribattè Jensen andandole incontro aiutandola.

Lei gli sorrise dolcemente, nel mentre Giorgia si affacciò dalla porta della cucina.
"Ragazzi di qua è tutto pronto."

Jared le passò accanto dicendo:
"Io sono libero adesso vi aiuto con gli ultimi addobbi."

"Non vedo l'ora di vedere la faccia di Bea quando vedrà tutto questo. Sono sicura che piangerà come una fontana" esordì Michela sorridendo mentre si guardava attorno.

Nel mentre Esteban entrò in casa portando un grosso peluche sistemandolo nella cameretta del piccolo nascituro.
Avevano deciso insieme ad Enrico mentre Beatrice era in ospedale di fare una piccola festa tra di loro appena lei e il piccolo Liam sarebbero tornati dall'ospedale.

E con l'occasione, siccome Enrico e Bea non avevano voluto sapere il sesso fino alla nascita, i ragazzi si erano dati da fare a dipingere la cameretta e le ragazze a sistemarla con l'arredamento.
Giorgia e Jared avevano portato in regalo un box e il tappeto dove poter appoggiare a terra il piccolo e li avevano sistemati nell'enorme salone.

Alfonso entrò in casa trafelato esclamando:
"I ragazzi sono arrivati stanno parcheggiando, spengete tutte le luci io vado ad accoglierli."

Si sbrigarono spengendo tutto e nascondendosi in cucina, appena sentirono la porta aprirsi e accendere la luce, la voce di Beatrice li fece sorridere:
"Ohh e tutti questi palloncini e fiocchi?"

E a quel punto uscirono fuori urlando "Sorpresa!"

Beatrice sobbalzò mentre Enrico sorrideva tenendo il piccolo Liam che dormiva nell'ovetto.
Lei si guardò attorno emozionata per poi tornare a guardare tutte le persone a lei care salutandole, mentre queste ultime guardavano il piccolo.

"Non so che dire" esordì mentre le amiche la portarono a giro per la casa a farle vedere cosa avevano fatto, e lei con le lacrime agli occhi per l'emozione osservava tutto.

Lasciarono per ultima la cameretta che appena Michela e Alice aprirono Bea si mise del tutto a piangere dalla felicità.

"Ve l'avevo detto che avrebbe pianto" esclamò divertita Micky prendendosi da parte di Bea un leggero pugno sul braccio.

Entrò del tutto nella stanza ammirandola, il colore tenue che avevano scelto per le pareti faceva risaltare l'arredamento, anch'esso di un delicato celeste.
La prima cosa che l'attirò fu il grosso peluche appoggiato a terra su un lato della stanza e incuriosita chiese:
"E questo chi l'ha portato? E' bellissimo."

Il pupazzo si mosse leggermente e lei emise un piccolo urletto spaventata e da dietro uscì fuori Esteban sorridendo ed esclamando:
"Sorpresaaa!"

Bea si mise a ridere tra le lacrime e lo abbracciò.

"Sei proprio scemo" gli disse mentre scioglieva l'abbraccio.

"Liam deve avere un amico che lo protegga quando non ci sono" le disse il ragazzo accarezzando il peluche a forma d'orso.

"Certo hai ragione, ma voglio proprio vedere quando Liam riuscirà ad abbracciarlo così grosso, forse quando avrà quindici anni" esordì ridendo Bea.

"Sinceramente spero che mio figlio a quindici anni non abbracci un peluche, perché mi preoccuperei" esordì Enrico ridendo e salutando Esteban.

Nel corso dei mesi, dopo che Esteban era riuscito a farli incontrare, Enrico aveva cercato piano piano di avere con lui un dialogo e alla fine erano quasi diventati amici, e di questo Bea ne era stata felice.

"Se vuoi a quindici anni spiegherò io chi deve abbracciare" disse svelto Esteban ridendo con malizia.

"Meglio di no!" esordì veloce Beatrice.

"Perché?" esclamarono Enrico ed Esteban all'unisono.

"Perché non voglio ritrovarmi una nonna giovane con i vostri consigli" ribadì guardandoli in malo modo, mentre gli altri ridevano come matti.

Dopodiché Bea notò la scritta che avevano fatto sul muro.

"Non smettere mai di Sognare.
Solo chi sogna può Volare"

E si voltò verso Enrico e guardandolo negli occhi si avvicinò a lui e gli disse:
"Questa è opera tua."

Lui annuì emozionato e lei lo baciò.

A quel punto lui le prese una mano intrecciò le loro dita e le disse dolcemente:
"Vieni con me."

Lo seguì in silenzio mentre si avviava verso la loro camera e lei gli disse:
"Non mi sembra il caso di fare certe cose, visto che non siamo soli."

Lui la guardò ridendo mentre gli altri li seguivano emozionati.
Entrarono in camera e lei sgranò gli occhi vedendo la scritta che campeggiava sopra il loro letto.

"Fai della tua Vita

Un Sogno

E di un Sogno

La Realtà"

"Enrico è... stupenda" disse guardandolo.

Erano uno di fronte all'altra tutti li guardavano in silenzio e Aly, Micky e Giorgia avevano gli occhi lucidi sapendo quello che Enrico stava per fare e per dire.

"Amore, la mia vita è un sogno da quando ci sei tu, adesso è diventato doppio perché con noi c'è Liam, voglio che questo sogno duri per tutta la vita. Voglio che diventi realtà chiedendoti..."

Si soffermò un attimo tirando fuori dalla tasca una scatolina, s'inginocchiò e le disse guardandola dritta negli occhi che adesso erano ancora più lucidi:
"Beatrice amore mio grande, vuoi sposarmi?"

Lei urlò di gioia mentre si rimetteva a piangere e lui le infilava il brillante al dito.

"Sì, Sì!"

E tutti applaudirono e fischiarono mentre Enrico la prendeva tra le braccia baciandola appassionatamente.

Angolo autrici

È arrivato Liam ad allietare la loro vita...

E adesso si sposano 🥰🥰🥰🥰

Il prossimo capitolo sarà l'ultimo quindi a venerdì 💖

Sotto il cielo di Firenze (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora