Only love can hurt like this .
Julien
"Buona serata signore " disse Taylor mentre mi stava apprendo la portiera dell'automobile. Erano passate due settimane da quando ero andato a Seattle per sistemare varie cose riguardanti la ristrutturazione di una delle case di un deputato . A quanto pare aveva visto il lavoro che avevo fatto con la casa di uno dei suoi amici che viveva a Manhattan e voleva che lavorassi alla casa che aveva comprato per sua figlia , che fra l'altro continuava a provarci spudoratamente con me anche dopo che le avessi detto chiaramente di essere già impegnato.
"Hai preso i fiori ?"
"Si signore , sono sul sedile posteriore dell'auto "
Guardai dietro di me verso il sedile posteriore dell'auto con lo specchietto della macchina, i tulipani rossi erano posti sul sedile avvolti da un tessuto a sua volta rosso.
"È tutto per oggi , puoi andare ci vediamo domani pomeriggio" gli dissi prima di farlo andare via . È stato con me in queste tre settimane e mezzo lontano dalla sua famiglia , penso che sua moglie e suo figlio finiranno per odiarmi ma è il suo lavoro , dopotutto è il mio braccio destro per un motivo .
Presi la strada che portava a casa di Memory e sfrecciai per le strade di New York.
Arrivai a casa sua e prendendo il mazzo di fiori prima di scendere dalla macchina , chiusi la portiera e frugai nella tasca del capotto cercando le chiavi di casa ma un auto che non avevo mai visto prima d'ora attirò la mia attenzione , una jeep nera parcheggiata di fianco alla macchina di Memory . Non ci feci caso e aprii la porta chiudendola alla mie spalle.
"Picc-" non feci in tempo a finire la mia frase che dei vestiti sparsi sul pavimento mi fecero bloccare sul posto. Raccolsi quelle che sembravano mutandine e le controllai , erano quelle che le avevano regalato il mese scorso. Alzai la testa di scatto quando sentii dei gemiti .il tempo si bloccò , avevo l'impressione di non respirare più , altri gemiti che venivano dalla camera da letto , la stessa in qui avevo fatto l'amore con lei più di una volta , la stessa che avevo sistemata a suo piacimento per il suo compleanno due anni fa , dentro la fottuta casa che le avevo regalato dopo i tre anni di università.
Per un attimo vedi tutto intorno a me farsi nero , la mia vista si annebbiò e mi sembrò che tutta la casa stesse girando tutto e presi posto sul divano aspettando che quest'agonia finisse.
Altri gemiti , lei che urla e chiama il suo nome , il mio mondo che crolla.
Mi massaggiai le tempie , mi stava scoppiando la testa . Tolsi la cravatta e la giacca del completo , piegai le maniche della camicia e andai verso il frigo dove presi una bottiglia di birra , tolsi il tappo con il cavatappi e mi ripresi posto sul divano.
Aspettai Ancora e ancora fino a quando i gemiti e le urla di piacere non cessarono .
Per un attimo regnò il silenzio finché delle risate che si stavano avvicinando al salotto.Nessuno dei due si rese conto della mia presenza , lui le fece il solletico e lei rise poi si baciarono fino a quando lei non si girò rendendosi conto della mia presenza , sussultò quando i nostri occhi si incontrarono.
Impallidirono entrambi.
Il suo sguardo passò da me a lui poi da lui a me un paio di volte mentre giocava nervosamente con le sue dita. Indossava solo il vestito da notte e potevo vedere chiaramente che sotto era completamente nuda.
"Julien, pensavo ... pensavo che tu tornassi domani " disse con la voce che tremava .Fa sul serio?
" è l'unica cosa che riesci a dire ? Che pensavi che sarei tornato domani ?" Replicai , cercando di trattenere la rabbia mentre mi avvicinavo a lei , indietreggiò impaurita e il coglione si mise fra di noi cercando di spingermi lontano da lei ma non ci riuscì.
Patetico .
ancora prima che me ne resi conto il mio pugno finii sulla sua faccia da culo .
"Ahh" urlò Memory cadendo a terra allontanandosi da lui e da me , si pulì la bocca sanguinante e mi guardaò , c'era un fiume di sangue che gli usciva dal naso .Penso tu glielo abbia rotto.
Avevo fatto così tanti progetti , trovato la casa adatta a noi , comprato l'anello con il quale le avrei chiesto di sposarmi dopo averle dato i fiori e aver cenato fuori.
Devi disdire il tavolo che hai preso al ristorante .
Avevo pianificato ogni cosa , il nostro futuro insieme , la nostra futura casa , i nostri bambini .
Iniziai a ridere come un pazzo coprendomi il volto con le mani poi la guardai , stava piangendoChe cazzo piangi , dovrei essere io a piangere .
Mi avvicinai a lei e la guardandola mentre lei non riuscì a farlo , tenne basso il viso singhiozzando . Le alzai il volto verso di me asciugando le sue lacrime . Presi la sua testa e la racchiusi fra le mie mani costringendola a guardarmi.
"Perché? Voglio solo sapere perché ?" Non rispose , continuò semplicemente a piangere
"PERCHÉ CAZZO MI HAI FATTO QUESTO EH?" Urlai , il petto mi faceva male , mi faceva male il cuore , avevo davanti la donna che avevo passato ad amare per più di sei anni , la stessa donna che mi ha appena distrutto , vidii le mie certezze crollare e con loro il mio intero universo.
"Mi dispiace " disse tremando
Mi alzai allontanandomi da lei proseguendo verso lo stronzo che era ancora sdraiato a terra il sangue che continuava ad uscire e gli tirai un calcio sulla pancia. Lo vidì contorcersi dal dolore e mi abbassai ., gli tirai i capelli facendo in modo che potesse guardare negli occhi e vedere tutto. L'odio che provavo nei suoi confronti per poi sbattere la sua testa sul pavimento .Una , due , tre volte , un altro calcio sulla pancia fermandomi solo quando iniziò a tossire incessantemente.
"Dovresti ringraziarla , l'unico motivo per il quale ti sto pestando è perché nonostante sia incazzato non potrei mai mettere le mani su una donna " gli dissi all'orecchio .
Tornai in piedi e prendendo la giacca del completo e il capotto andando verso l'uscita.Fuori faceva freddo , eravamo a metà gennaio e ancora niente neve. Mi diressi verso la mia macchina e frugai tra le tasche del capotto , prendendo la scatola dove c'era l'anello e la aprii guardando l'oggetto argentato che c'era al suo interno , la racchiusi di scatto Gettando la testa all'indietro e chiusi gli occhi.
Mi facevano male le nocche per colpa del pugno e la mia camicia bianca era sporca di sangue . Feci partire l'auto e diretto verso casa.
Spazio autrice .
Buongiorno.
Vi avevo promesso il capitolo per venerdì ma l'avevo già pronto da un po' nelle bozze .
Scusate eventuali errori grammaticali.
Il capitolo due verrà postato quando avrò sistemato gli altri cinque che ho in bozza .
Votate e per favore ditemi cosa ne pensate .
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CONSUME
ChickLitGLI ERRORI NON CORRETTI VERRANO SISTEMATI QUANDO LA STORIA SARÀ CONCLUSA.! Julien ha venti sette anni e ,si rende conto di aver buttato sei anni della sua vita nel cesso quando trova la donna che ama e ,pensava lo amasse, al letto con un altro uomo...