La bellezza dell' imperfezione.
Belle
Era tornata, l'ansia. Stamattina mentre tornavo dalla biblioteca caffè di Jennie e salutavo mia nonna mi ero ritrovata in mezzo alla gente che camminava per andare al mercato in centro. Avevo avuto un groppo alla gola e faticavo a respirare e quindi l'ansia che mi aveva portato tutta quella gente che caminava per strada allegra e vivace aveva portato con sé anche gli attacchi di panico che non avevo più dal liceo. Sapevo già cosa l'aveva fatta tornare infatti, non c'era da stupirsi che neanche tre giorni dopo averla rivista fossi stat di nuovo assalita da quel senso di impotenza e inadeguatezza che molto spesso provavo ogni volta che avevo un incontro con lei. Senza contare il fatto che l'incontro con mia nonna era stato teso e non uno dei migliori. Ci eravamo date appuntamento da Jennie per parlare e volevo ribadire il fatto di non voler avere niente a che fare con sua figlia mentre lei, continuava a ripetere che questa volta era cambiata sul serio e che l'unica cosa che voleva da me era parlare e scusarsi.Quante volte si era scusata in passato?
Scusarsi? Avevo chiesto a mia nonna ricevendo un ceno del capo in risposta. Mi era apparso un espressione di puro disprezzo in volto al solo pensiero di dover stare nella stessa stanza con quella che negli documenti era mia madre ma che in realtà si era comportata come tutt'altro nei miei confronti per tutta la mia vita incolpandomi di tutto il male che le era successo al mondo e di come aveva dovuto limitarsi al ruolo di direttore nella casa editrice di mia nonna per prendersi cura di me rinunciando cosi a suoi sogni.
Come se fosse le avessi mai chiesto di fare sesso non protetto.
Ovviamente era più facile incolpare la figlia dei propri Fallimenti piuttosto che prendersene la totale responsabilità.
Chiusi la porta di casa mia alle mie spalle buttando la borsa sul divano dopo aver recuperato il telefono. Andai verso camera mia e mi lasciai a peso morto sul letto fatto evento più unico che raro dato che, preferivo dormire fino all'ultimo minuto prima di andare al lavoro o da qualsiasi altra parte piuttosto che svegliarmi prima e avere tutto il tempo a mia disposizione e fare tutto con calma.
Ero una procastrinatrice seriale!
Mi rigirai sul letto, pancia in aria ad osservare il mio soffitto. La casa era così silenziosa che avevo l'impressione di sentire l'ecco dei miei pensieri nella stanza. Mi misi seduta e roteai la testa un paio di volte sentendo le ossa del collo fare quel rumore fastidioso. Crack.
Voltai la testa verso la mini sveglia che stava sul comodino al lato destro del letto. Le lancette segnavano le quattro del pomeriggio. Tra due giorni ci sarebbe stato l'asta di beneficienza e avevo un biglietto a disposizione per invitare chi voglio ma Ash sarebbe stata via tutta la settimana a venire per un evento di moda per un brand famoso di cui non mi ricordavo neanche il nome, probabilmente stavo dormendo ad occhi aperti mentre me lo stava spiegando, e quindi non sapevo chi portare con me dato che la nonna quel giorno sarebbe andata via a Parigi da mia zia.Mi alzai dal letto e mi tolsi il magione che avevo indossato la mattina rimanendo in canotta e jeans. Andai in bagno e lasciai scorrere l'acqua dentro la vasca da bagno. Tornai in stanza con l'accappatoio che buttai sul letto per poi spogliarmi del tutto e ricopri il mio corpo nudo con l'accappatoio beige. Tornai in bagno e sciolsi i miei capelli lungi. Presi le forbici e iniziai a tagliare le punte. Era da più di tre mesi che non le tagliavo e le maschere al coco pur rafforzando i miei capelli e aiutarli alla crescita non mi avrebbero di sicuro tagliato le doppie punte loro.
Di solito se ne occupava mia nonna ma dopo lo spiacevole incontro della scorsa volta non avevo avuto ne il tempo ne l'energia per tornare lì in quanto sapevo benissimo che l'avrei di nuovo trovata lì. E non potevo di certo chiedere mia nonna di non fare entrare a casa sua la sua stessa figlia. Mi pettinai i capelli dopo essermi assicurata che fossero tagliati come li volevo io per poi lavarli. Una volta finita richiusi l'acqua che aveva già riempito la vasca ci buttai dentro il bagno schiuma alla lavanda. Accesi una candela che riposi vicino alla finestra e entrai in acqua.
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ChickLitGLI ERRORI NON CORRETTI VERRANO SISTEMATI QUANDO LA STORIA SARÀ CONCLUSA.! Julien ha venti sette anni e ,si rende conto di aver buttato sei anni della sua vita nel cesso quando trova la donna che ama e ,pensava lo amasse, al letto con un altro uomo...