Capitolo 5

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L'autrice raccomanda di  leggere il capitolo Con in sottofondo la canzone   I don't do drugs   Di Ariana grande e Doja cat  una volta finito  le due canzoni presenti nel capitolo , fino alla fine agli asterischi
Buona lettura.

A museum full of art.

Belle
Ho sempre amato gli horror e ho sempre pensato fossero fin troppo sottovalutati insomma, l'ultima volta che avevo controllato nessun film horror aveva battuti i record di incasso come i film della marvel , la saga di Harry Potter o ancora quella di avatar. A molte persone non piacciono ma penso siano migliori dei film romantici anche se the notebook era per me l'eccezione. Sia chiaro ogni volta che li guardavo almeno per una settimana non riuscivo a dormire da sola o a camminare per casa a notte fonda ma mi piacevano lo stesso insieme ai documentar su i serial killer che guardavo per pendere sonno. Nonostante la paura e il terrore che suscitavano in me continuavo a guardarli , lo so sono una masochista che ci posso fare.
Non mi piacevano i film romantici ma da quando avevo aiutato occhi di ghiaccio avevo l'impressione di vivere in uno di quegli film , solo che il mio era drammatico. In mezzo alla strada , nel buio  della notte con il vento che mi stava spettinando i capelli e malgrado stessi morendo dal freddo l'unica cosa che riuscii  a fare invece di mettermi il capotto fu stare lì a guardarlo. Ci fu questo intenso scambio di sguardi che prima di allora avevo visto solo nei film. l'ultima volta che ci eravamo visti ero praticamente scappata da lui per colpa delle sue parole riguardo a cosa diceva  su di me il mio libro preferito.

Sussultai quando mi resi conto del fatto che si era messo a camminare a tutta velocità nella mia direzione , guardai a destra e a sinistra come a cercare una via di fuga ma non riuscii a muovermi , ero come inchiodata al suolo. Arrivò a due passi da me e prima di accorgermene mi aveva strappato il capotto dalle mani e messo sulle spalle.

"Ma che diavolo ti prende ? Stai diventando viola dal freddo " non mi ero resa conto di quanto fosse bella anche la sua voce , profonda ,calda avrei voluto mi leggesse pezzi dei miei romanzi dark  mentre mi facevo il bagno.
"Io ...non me ne sono accorta"
"Non ti sei accorta che stai quasi per morire dal freddo?" Disse , il viso sconvolto
"Non mi sono accorta che il vento fosse diventato più forte" mi staccai da lui facendo un passo indietro , cercai in borsa la sciarpa ma mi resi conto di averla scordata in ufficio. Tirai un sospiro frustrato prevedendo già il mal di gola di domani.
"Da dove sei uscita " mi chiese
"Come scusa?" domandai confusa
"Sei vestita ...in modo molto elegante . Appuntamento?" ispezionai il mio vestito e i tacchi  che avevo addosso prima di riportare lo sguardo verso il suo
"No , non avevo un appuntamento. Più una serata di lavoro"
"Oh , e che lavoro fai?" Chiese. Mi domandai perché mi stava facendo queste domande , era la terza volta che ci vedevamo ma non potevamo di certo dirci amici o conoscenti. Quindi perché tutto questo suo interesse nei miei confronti
"Mi occupo di mostre d'arte. Adesso... si...devo andare" mi girai senza aggiungere nulla desiderosa di andare via quando senti la sua voce e il rumore dei suoi passi che avanzavano verso di me
"È tardi , posso accompagnarti fino alla tua macchina?" Mi domandò mentre continuava a camminare di fianco a me
"Non serve , davvero . Il parcheggio non è lontano da qui" dissi a disagio , non sapevo perché ma la sua vicinanza mi dava fastidio , non mi piaceva il modo in cui i suoi occhi avevano percorso il mio corpo mentre mi guardava dieci minuti fa , e il modo in cui erano poi risaliti fino ai miei di occhi inchiodandomi sul mio posto. Avevo avuto la sensazione di essere stata spogliata , messa a nudo.
"Voglio solo sdebitarmi per quello che hai fatto per me "
"E io ho detto che non serve" urlai , o almeno la mia voce si alzò di qualche decibel . Me ne  pentii subito. Distolsi gli occhi dal suo volto guardandomi intorno , non era stata mia intenzione urlargli addosso ma la sua insistenza mi innervosiva ."mi dispiace. Sono solo un pò nervosa è stata una giornata pesante e vorrei solo tornare al caldo nel mio letto e dormire senza svegliarmi per le prossime quarantott'ore.  Non era mia intenzione scaricare la mia rabbia su di te" gli spiegai gesticolando con la borsa in mano che fini per colpirlo per sbaglio.
"Mi dispiace " dissi mettendomi le mani davanti alla bocca.

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