Capitolo 11

4.1K 162 14
                                    

Someone who loves you  wouldn't do this.

Belle

Spensi il telefono senza guardare chi fosse. Il lavoro al museo aveva occupato le mie giornate in questi ultimi due giorni e tra poco ci sarebbe stata un altra mostra e quindi altro mal di testa , altri sbagli da parte mia e di Abbie o da quelli che avrebbero dovuto portatore i nuovi dipinti e sistemare per bene le tele. Mi rigirai sul letto , le coperte morbide di cotone ad avvolgere il mio corpo seminudo dalla vita in giù. Sbattei più volte le ciglia in un tentativo piuttosto non efficace , per svegliarmi. Era strano non sentire il stress e la stanchezza di questi giorni. La sola notte passata con Julien aveva come ridato vita al mio corpo , mi ero sentita desiderata come mai prima ad ogni modo d'ora ed ero venuta senza tanti problemi cosa che non era mai successo prima.
Il mio telefono iniziò di nuovo a squillare e vibrare sul tavolo. Sbuffai voltandomi verso esso , lo presi e dopo aver visto chi era risposi.
"Nonna?" Sbagldigliai , stanca. Sarei dovuta andare a lavoro a consegnare dei documenti e finire di sistemare alcune cose con Abbie e l'ultima cosa che volevo era passare la mia mattinata al telefono piuttosto che dormire.
"Tesoro! È da stamattina che ti chiamo a che ti serve il telefono se non rispondi?" Alzai gli occhi al cielo sorridendo
"Stavo dormendo e lo sai" risposi
"Ad ogni modo volevo sapere se eri libera oggi? "
"Devo essere al museo per le quattro perché?" Con fatica tolsi le coperte dal mio corpo dirigendomi verso il bagno dopo aver controllato che ore fosse. Meno un quarto a mezzogiorno.
"Hai tempo per venire? Vorrei pranzare con te . Sai mi sento sola in questi giorni" posso il telefono sul ripiano vicino allo specchio del bagno mettendolo in viva voce
"Certo. Faccio una doccia calda e sarò lì per le tredici " dissi iniziando a togliermi i vestiti di dosso
"Okay , ti aspetto. Ci vediamo dopo"

Avevo lavato i capelli ieri sera prima di andare al letto quindi li sistemai in una coda alta non troppo stretta, le punte si sarebbero bagnate ma si sarebbero anche asciugate in fretta.

Chiusi la porta alle mie spalle quando il mio telefono squillò di nuovo
"Nonna sto arrivando" risposi in fretta senza guardare chi fosse
"Il termine esatto sarebbe milf anche se non ho nemmeno venticinque anni" sentii rispondere Ash dall'altra parte del telefono
"Scusa , pensavo fosse mia nonna " dissi entrando in macchina. Misi il telefono in viva voce mentre mi sistemavo sul posto di guida , sistemai la cintura di sicurezza e lo specchietto per poi mettere in moto
"Stai andando da lei?" Domandò la mia amica
"Si , mi ha chiamata sta mattina. anche se ,a dire il vero ,è da un po' che non ci vado mi aspettavo già  l'invito a pranzo." Spiegai
"Ad ogni modo ti chiamavo per chiederti che se eri libera stasera?" Era da una settimana a questa parte che io e Ash non ci vedevamo , vuoi per i miei impegni di lavoro , poi la mia uscita con Julien e poi per il suo "lavoro" da influencer. La bionda era riuscita nel corso degli anni dai suoi sedici anni fini ad adesso ad accumulare più di trecentomila follower su Instagram . La differenza stava solo nel fatto che da due anni a questa parte accettava collaborazioni con brand come Chanel , Valentino e cose così. Io non me ne intendevo di queste cose , sapevo solo che era grazie a questo che si era pagata l'università e i diversi viaggi che avevamo fatto insieme. Io dal canto mio avevo sempre aiutato mia nonna nella casa editrice dove più che lavorare per lei studiavo e leggevo i vari manoscritti che mandavano i nuovi autori mi piaceva leggere quindi più che essere un lavoro era un passatempo.
"Ehm, dove vorresti andare?" Chiesi consapevole del fatto che non avrei potuto dirle di non
"Hanno aperto un nuovo night club a pochi kilometri da casa mia. Pensavo di poterci andare con te."
"E io che pensavo ad una serata tranquilla " dissi sarcastica sentendo la mia amica sghignazzare
"Guarderemo un film ...anzi, dormiremo , mentre il film sta andando un'altra volta"  scoppiai a ridere. In diciassette anni di amicizia non avevamo mai finito un film.
"Va bene. Però sarò da te per per le otto. Dopo il pranzo con mia nonna devo andare al lavoro" risposi. Stavo parcheggiando la macchina quando ne vidii un'altra parcheggiata vicino a quella di mia nonna.
"Okay ci vediamo stasera" mi salutò Ash terminando la chiamata. 

CONSUME Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora