Capitolo 1

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Pov's Christian

«Amore, sei pronto? Guarda che è tardi» Mi ritrovai a dire dietro la porta del bagno di casa, guardando per l'ennesima volta l'ora al cellulare

«No Chri, non posso uscire neanche dal bagno con questi capelli, sono orribili! Non si aggiustano neanche» Piagnucoló il ragazzo dall'altro lato della porta e alzai gli occhi al cielo esasperato.

Chi aveva detto che convivere con qualcuno fosse semplice? No perché avrei tanto voluto farci una chiacchierata un giorno di quelli

«Amore dobbiamo uscire da casa entro cinque minuti, la cerimonia non può cominciare senza di noi»

«Io mi ritiro, vai da solo, sono troppo brutto»

«Mi puoi aprire la porta? Provo ad aiutarti» Sospirai nuovamente, sbottonandomi appena la camicia per via del caldo torrido di fine settembre tipico di quella città pugliese

Quando sentii scattare la serratura abbassai la maniglia ed aprii la porta, ritrovandomi davanti il piccolo senza camicia e con dei capelli neanche troppo terribili come invece erano a suo dire

«Non sono terribili Matti, modella con un po' di schiuma o del gel»

«E secondo te che sto provando a fare da mezz'ora chiuso in questo bagno piccolissimo dove si muore di caldo?»

«Dammi qua»

Gli presi dalle mani la schiuma e, con estrema pazienza ma velocità, tentai di aggiustare tutti quei ricci, o comunque la maggior parte di essi

«Sei bellissimo amore mio, mettiti questa camicia e andiamo, non possiamo arrivare dopo la sposa»

«Sto bene davvero?»

Sorrisi ed annuii, chinandomi per stampargli un bacio sulle labbra

«Sei il più bello»

Soddisfatto di aver guadagnato un piccolo sorriso da parte sua, lo vidi mettersi al volo quella camicia e, dopo esserci specchiati entrambi un'ultima volta, uscimmo da casa

«Ma perché sposarsi in piena estate? Che caldo» Esordì il ragazzo quando entrammo in macchina, occupando il posto di guida

«Io mi sposerei in estate» Alzai le spalle, immettendomi nel giro di pochi minuti in strada

«Ti sposi da solo però»

«E io a chi ho incastrato l'anello al dito?»

«Va bene, va bene... Al massimo facciamo una videochiamata mentre io resto a casa con l'aria condizionata»

Risi con lui, accelerando appena visto che la strada davanti a noi era sgombera

«Lei sarà bellissima, vero Chri?»

Annuii sorridendo, immaginando la ragazza avvolta dal vestito bianco camminare sorridente lungo la navata della chiesa, andando in contro al suo ragazzo e al suo futuro

«Cos è bellissima sempre, ma oggi lo sarà almeno il triplo... E poi, Alex... Non ci credo neanche che si stia sposando, sarà un miraggio»

«Alex già me lo immagino nervoso ad aspettarla all'altare mentre cerca di far finta di nulla... Sarà nervosissimo»

Ridacchiai trovandomi d'accordo con le sue predizioni; con Alex e Cosmary, negli anni, avevamo stretto un rapporto talmente forte e sincero che i due, un giorno d'inverno, erano venuti a trovarci a casa nostra chiedendoci di fargli da testimoni, e noi avevamo prontamente accettato senza neanche pensarci troppo.

Arrivammo in chiesa dieci minuti più tardi, abbastanza trafelati per la fretta, lasciandomi scappare un sospiro di sollievo nel vedere che non avessimo interrotto nulla, andando così ad occupare la prima fila, occupata dagli stessi parenti dei due ai quali feci un sorriso, notando Alex poco più in là parlare con alcuni invitati, pensando che gli avrei parlato più tranquillamente quella sera.

Occhi Lucidi [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora