Dopo le sue parole, seguii Alex fin nella sua macchina, prendendo posto al suo fianco, rimanendo con lo sguardo vagante sul finestrino
«Non voglio tornare a casa» Ammisi ad un tratto, rompendo il silenzio
«Non devi... Ci siamo io e Cos, no? Abbiamo una casa con una stanza in più, non credi sia il momento di usarla?»
«Non voglio che mia madre mi dica che aveva ragione... Non voglio vederla, e non voglio parlarle...»
«Non devi se non vuoi Chri... Dille che ti hanno prolungato la permanenza al sud per un'altra settimana, se non altro avrai tempo per... Fare ordine dentro di te»
Sospirai, valutando davvero quella proposta, chiudendo gli occhi quando mi lasciai completamente ricadere contro il sedile.
Rimasi con gli occhi chiusi e in silenzio fin quando non arrivammo e, uscendo dalla macchina, tirando fuori i miei bagagli, entrammo all'interno della piccola villetta della coppia
«Amore, siamo tornati» Mormoró Alex raggiungendo Cosmary in soggiorno per primo, vedendola poi balzare in piedi dal divano quando anch'io entrai in quella stanza
«Bimbo...»
Accennai un sorriso, estremamente finto e stanco, e lei parve riconoscerlo, abbracciandomi immediatamente
«Ci siamo noi... Ci saremo sempre, per tutto il tempo che ne avrai bisogno...»
Allontanandomi da quell'abbraccio, la guardai davvero riconoscente, cercando nel mentre di fronteggiare quello stordimento che mi aveva preso
«Ti lascio un po' qui con Ale... Vado a sistemarti la stanza, amore»
«Grazie Cos, davvero... Mi dispiace essere piombato qui, avervi disturbato... Ma non sapevo che fare, siete stati il mio primo e unico pensiero...»
«Non lo dire neanche per scherzo, non ci hai disturbato, non potresti mai farlo Chri... Hai capito o no che sei come un fratellino per entrambi?» Affermó la ragazza, guardando con intesa il mio migliore amico, e non seppi se tornai a piangere per quelle parole dolci e quella disponibilità, o perché quel brevissimo momento tra i due mi ricordò che io non avrei mai più vissuto qualcosa di simile con Mattia, e che lui invece lo avrebbe sicuramente vissuto con Daniele.
Chinando il capo, cercai di asciugare velocemente le lacrime, venendo tuttavia raggiunto da Alex che mi passó dolcemente una mano tra i capelli
«Chri... Sono qui, puoi parlarmi di ciò che vuoi, puoi piangermi addosso quanto ti pare mh... Non c'è nulla di cui vergognarsi nello stare male»
Stringendo le labbra, alzai il capo per guardarlo in quegli occhi che mi guardavano dolci e amorevoli, decidendo di tornare ad abbracciarlo
«Non mi sono mai sentito così solo all'improvviso... Lui non fa più parte della mia vita, non mi capacito di come sia possibile, non credo di averlo ancora realizzato...» Mormorai contro il suo collo, stringendo più le braccia alla sua schiena
«Mi fa uscire fuori di testa sapere che ha preferito un altro, che da adesso quello là potrà toccarlo, baciarlo, stringerlo quanto vorrà...
Mi fa male sapere che, magari, la nostra casa diventerà la loro... La nostra, capisci? Quella nella quale abbiamo vissuto tutti i nostri momenti felici e quelli più tristi... Compreso questo» Continuai, avvertendo la pressione delle sue mani sulla mia schiena aumentare«Odio il pensiero di saperli insieme, magari a baciarsi o intenti a tenersi mano nella mano durante un appuntamento...»
Quando mi allontanai dalle sue braccia, sentii le sue mani poggiarsi sul mio viso per poi accennare un sorriso