Capitolo 11

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Erano ormai passate tre settimane dal giorno della rottura con Mattia e, volente o nolente, la mia vita era lentamente e consapevolmente ripresa a scorrere.

Avevo abbandonato casa di Alex e Cosmary, nonostante loro avessero insistito per farmi rimanere a tempo indeterminato, ma non volevo essere un peso per loro, così mi ero prodigato per trovare un piccolo appartamento nei dintorni che fosse in affitto.

Ero tornato alla scuola di danza e, per fortuna, in un modo o nell'altro non avevo ancora incontrato mia madre... Fortuna che si prolungó fino a quel pomeriggio.

Quando avevo messo piede dentro quella struttura per poter tenere la lezione pomeridiana, mi imbattei subito in mia madre che mi sorrise

«Ciao amore»

Deglutii pesantemente, superandola per raggiungere la sala dove, se solo non mi avesse seguito, avrei cominciato il riscaldamento

«Come stai? Com'è andato l'evento? Quella settimana in più?»

«Bene»

«"Bene" che stai bene, o "bene" perché lo è andato l'evento?»

«Entrambi»

Sospirai, passandomi le mani sudate sui pantaloni, pentendomi immediatamente di quel gesto apparentemente innocuo

«L'anello?»

«Eh?»

Sapevo perfettamente che si stesse riferendo alla fedina che da mesi portavo incastrata al mio anulare sinistro e che, ovviamente, avevo tolto qualche giorno dopo la rottura

«L'anello di fidanzamento... Non lo porti?»

Colsi il leggero velo di sarcasmo, e decisi di cominciare a fare riscaldamento per evitare ogni possibile confronto con lei nella speranza che mi lasciasse in pace

«L'ho perso» Mentii spudoratamente, procedendo al riscaldamento per le gambe, sentendola ridacchiare fastidiosamente

«Chri, amore di mamma... Credi davvero che non sappia?»

Alle sue parole alzai il capo chino, guardandola stralunato; non poteva sapere, non lo sapeva nessuno, stava palesemente bluffando per scoprire qualcosa di più

«Ah sì? E cos'è che sapresti?» Chiesi continuando il riscaldamento con finta indifferenza

«Che vi siete, finalmente direi, lasciati... Non ci speravo quasi più, è stata una grande notizia»

Mi bloccai sul posto, sentendo il respiro morirmi in gola e il cuore come se avesse smesso di battere per qualche secondo

«Come... Come lo sai?»

«Amore, le cose si scoprono facilmente... Soprattutto se mi menti dicendomi di dover rimanere una settimana in più per quell'evento quando quest'ultimo ormai era bello che finito»

Senza parole lasciai ricadere le braccia lungo i fianchi, guardandola farsi più vicina a me, con un sorrisetto stampato sul viso

«Ti avevo sempre detto che non ti amava e, finalmente, hai avuto la tua dimostrazione...
Sono felice che vi siate lasciati, guardati, sei libero e adesso potrai dedicarti al lavoro e a qualche ragazza che ti gira intorno da un po'... Per esempio c'è Francesca, quella ragazza che viene spesso qui, è un amore, sarebbe perfetta per te»

Incredulo, mi passai una mano tra i capelli, letteralmente nauseato da quei discorsi

«Francesca dici? Fammici pensare...
Ha gli occhi azzurri? Ha i capelli corti, biondi e ricci? Ha dei lineamenti quasi puerili e delle labbra carnose? Per caso ha anche il cazzo?
In quel caso, forse, si potrebbe fare qualcosa»

Occhi Lucidi [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora