9 gennaio 2025
Il televisore è acceso nella suite di Simone.
Sono tutti radunati lì: Michael, il suo preparatore atletico, è seduto sul divano in una posizione così scomoda che Simone crede sia perché debba alzarsi da un momento all'altro; Jules, la sua mental coach, in piedi sulla soglia della porta che separa la camera da letto e il piccolo salottino; Kate è tranquillamente sdraiata sul letto con gli occhi puntati sulla tv.
Dante, invece, cammina avanti e indietro sul terrazzo, abbastanza lontano dalla ringhiera così da non essere visto da fotografi e giornalisti che non fanno che aumentare minuto dopo minuto.
È al cellulare, lo sa perché lo sente urlare.
<<Sta parlando con Marcus>> lo informa Jacopo che intanto prende posto dinanzi a lui, attorno al grande tavolo situato alle spalle del divano nel salottino.
Simone annuisce ed è in quel momento che si sistema meglio sulla sedia e inizia a realizzare in che guaio si sia messo.
Marcus é colui che rappresenta il suo main sponsor: un'azienda di abbigliamento sportivo e alta moda maschile.
Simone è - non sa ancora se deve usare il passato - il volto principale di questo brand perché, fortunatamente, non è solo bravo a giocare a tennis, ma è anche bello, molto bello.
I suoi lineamenti sono delicati, gli zigomi alti e ben definiti, i capelli corti e ricci - che durante gli shooting gli acconciano sempre con del gel in modo da definirli al meglio - e il corpo muscoloso grazie alle ore di allenamento.
Ed anche se Jacopo è la sua esatta copia, avrebbero comunque scelto lui.
Ciò che lo rende unico, anche se al mondo c'è una persona che ha il suo stesso aspetto, sono gli occhi.
Anche se nessuno - incluso lui - ha capito che è lì che risiede l'unicità.
L'azienda ha piazzato quel suo volto perfetto ovunque fosse possibile, sin dal momento in cui Dante aveva firmato quel contratto, otto anni prima.
Credevano così tanto nella sua carriera e nella sua immagine che non aspettarono neanche il compimento della sua maggior età, e quel contratto portava ancora la firma di Dante Balestra.
<<We'll solve this situation, Marcus>> sente dire da suo padre.
Simone tortura senza pietà il pollice sinistro con i denti, non si rende neanche conto del sangue che piano piano inizia ad uscire dallo stesso punto che ha martorizzato per lunghi minuti, distratto dal suo cervello che a ripetizione gli propone la scena in cui manda a fanculo quel ragazzo.
Dante, non l'ha presa bene. La sera precedente gli ha urlato addosso così forte che per un istante ha pensato potesse avere un infarto da un momento all'altro.
<<DUE SOLE REGOLE - continuava a ripetere - E LE HAI INFRANTE NEL GIRO DI CINQUE MINUTI>> gli aveva urlato.
Simone era rimasto in silenzio, lo sguardo rivolto sulle punte dei suoi piedi e le spalle incurvate.
Jacopo aveva fatto qualche tentativo per tranquillizzare suo padre e poi era riuscito a convincerlo ad andare a dormire.
Erano rimasto solo con Jacopo e Kate.
La ragazza era convinta che non fosse successo nulla di grave, ripeteva che si stessero preoccupando inutilmente.
<<Tomorrow there is the Final, the spotlight will be on elsewhere>>
Jacopo seguiva la linea della ragazza, ma con meno convinzione.
Perché Jacopo sa perfettamente che il tennis non si gioca più solo in campo, ma anche in conferenza stampa, con le interazioni con il pubblico e gli scandali.
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GRAN SLAM
FanfictionSimone Balestra ha 25 anni e la sua carriera da tennista potrebbe finire da un momento all'altro. Ha avuto otto anni per raggiungere l'obiettivo impostogli dal padre e, soprattutto, dagli sponsor che, alla fine di quell'anno, lo abbandoneranno in ca...