Una settimana dopo....
Un bussare alla porta dello studio personale di Harry lo distrasse dal leggere il suo amato libro.
Harry: avanti!
Messo: vostra altezza è appena giunto un telegramma di importanza reale...viene richiesto l’immediato intervento di Vostra Altezza.
Harry: un telegramma? Da dove?
Messo: viene da Jawcape, vostra signoria
Il messo chinò appena il capo, spostando del suo corpo il peso da un piede all’altro in modo irrequieto.
Le sue mani giocano nervosamente con la borsa che tiene a tracolla.
La sua reazione è la cosa che più di tutto il resto insospettisce Harry.
Che il ragazzo avesse sbirciato il contenuto della lettera? Non pensa sia probabile, visto che la maggior parte del popolo è in grado di leggere sì e no qualche parola. In realtà però non è grave. Se fosse stato un segreto qualcuno avrebbe di certo Incantato il manoscritto affinché si aprisse solo in sua presenza.
Harry: datemi pure
Il ragazzo si avvicinò ad Harry con una leggera corsetta. Ad ogni falcata le gambe gli arrivano quasi all’altezza del mento. Non c’è da sorprendersi che sia ricoperto di sudore da capo a piedi, se si sposta di regno in regno in tale maniera.
Il messo si piega in ginocchio e gli consegna il telegramma. La busta che lo contiene è ruvida sotto i polpastrelli, ed è color perla. Non sembra essere stata forzata: lo stemma reale che la sigilla è ancora intatto.
Harry non lo aveva mai visto prima di allora.
Quando sollevò gli occhi per ringraziare il giovane, lo vede abbassare il capo di colpo e mordersi il labbro inferiore. Harry lo studia con un sopracciglio alzato per diversi secondi; le sue guance sono più rosse rispetto a prima e con lo sguardo che tiene fisso pare intenzionato a creare un buco nelle proprie scarpe.
Harry: qual'é il tuo nome?
Messo: Joseph
Harry: grazie per il telegramma, Joseph, e per ricompensarti dei tuoi servigi, prima di tornare sulla tua strada puoi rifocillarti e approfittare di un bagno caldo.
Messo: vi ringrazio principe Harry, siete molto gentile
Harry suona la campanella posta sul tavolino dello studio e subito dopo una serva arriva e Harry le dà degli ordini e annuisce accompagnando il giovane messo.
Harry sorrise, poi quando uscirono afferrò il coltello e ruppe lo stemma in ceralacca.
Da esso ne uscì una lettera scritta in una piccola calligrafia ordinata.
I suoi occhi scandagliano la pagina e per diversi secondi l’unico rumore che si udì nella stanza, è il suo respiro lento.
Harry: un’altra principessa...la terza del mese....un arcolaio, un sonno eterno, un castello....rovi che minacciano le terre vicine......roba pesante direi! Come sempre d'altronde! Almeno stavolta non ci sono persone da salvare da incendi o cose simili sennò chi lo sente mio padre!
Harry lo sapeva molto bene per esperienza: salvare principi e principesse non è semplice come credono in tanti. Non è come rubare caramelle a un bambino o salvare persone da uomini crudeli che minacciano le loro terre.
È un lavoro che solo gli individui più qualificati possono decidere di intraprendere.
Non è qualcosa su cui si può scherzare e non è un mestiere da prendere sottogamba, anzi. In ben più di un’occasione lui aveva rischiato nel tentare di portare in salvo una principessa. O un principe.
Le storie che si raccontano non dicono mai quanto di frequente anche quest'ultimi vengano maledetti.
E fino a quel momento Harry era stato fortunato a non aver mai baciato nessuno, né principi né principesse.
E per fortuna.
Non si sentiva ancora pronto a quello.
Insomma, sarebbe stato pur sempre il suo primo bacio.
Ma al momento non diede molto peso a ciò, aveva altro a cui pensare.
Harry: ricapitolando....i genitori della principessa Eleanor hanno ritenuto più sicuro per tutti rinchiuderla in un castello al limitare della foresta di Wormdagger.
La maledizione ha però cominciato a diffondersi nel regno e nelle terre vicine e le persone cadono addormentate nel punto esatto in cui si trovano e non esiste alcun modo conosciuto di risvegliarle. Hanno bisogno di aiuto...una cosa seria.....si può fare, devo partire il prima possibile! Devo parlare con mio padre. Finalmente il destino mi sta ascoltando! È ora di entrare in azione!Continua.....
Angolo autrice
Ora sì che le cose si fanno interessanti
Che ne pensate?
E ora?
Che accadrà?
Alla prossima!
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Brambles {Larry Stylinson}
FantasyHarry odia essere il principe. Preferisce viaggiare ed esplorare il mondo salvando chi è in pericolo piuttosto che pensare a quella maledetta corona che preferirebbe sulla testa di sua sorella che è molto più saggia di lui. Il destino sembrerà inizi...