non mi piacciono i boschi

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Harry percepiva qualcosa e i suoi sensi sono semplicemente troppo lenti per catturare l'intruso.
O gli intrusi.
Harry si passò una mano sulla guancia, soffocando uno sbadiglio contro il palmo.
Il cielo sembra cominciare a tingersi appena di rosa, il che significa che di lì a poche ore tramonterà del tutto. Per quanto ancora potranno continuare di quel passo, prima di doversi fermare e accampare per la notte? E poiché è perso nei suoi pensieri che non si accorge della minaccia fino a quando non è troppo tardi.
Un lampo di azzurro brillante gli passa di fronte agli occhi, uno sbuffo secco di un particolare color viola si diffonde nell'aria. Blue nitrisce, terrorizzato seguito da Clifford, il cavallo di Louis che immediatamente si sollevarono sulle due gambe e i due si lasciarono scappare un verso sorpreso.
Harry: Blue! Blue, fermo! Che succede?
Louis: calma Clifford!
Harry: che sta succedendo?
Louis: non lo so, reggiamoci
Louis afferrò con forza le redini per tentare di calmare l'animale.
La mente del cavallo deve però essersi richiusa a riccio alla vista del serpente alato perché non sembra riuscire a mettere a fuoco la voce del suo padrone.
Blue e Clifford iniziarono a scalciare, cercando di disarcionare i due ragazzi. Harry e Louis  si aggrapparono alle rispettive selle, gettando un braccio oltre il collo.
Louis: proviamo così, non mollare Harry!
Harry: ma per chi mi hai preso? Non sono un poppante
Louis: uffa piantala e reggiti se non vuoi essere disarcionato ed essere abbandonato a piedi!
Harry sbuffando mentre il suo cavallo scalciò di nuovo, con più energia, e la presa che lui ha attorno alla criniera dell'animale si allenta.
Harry finì così sbalzato all'indietro.
Nella caduta il cavallo lo colpisce al petto con gli zoccoli posteriori, lo scaraventa lontano. Lui tenta di frenare il ruzzolone, ma è impossibile: inizia a rotolare giù per la ripida collina ai lati del sentiero, colpisce ogni singolo sasso e ramo sulla sua strada.
Un dolore sordo si impossessa del suo corpo non appena la schiena gli sbatte a terra. Il fiato gli abbandona i polmoni e la vista gli si tinge di nero, inghiottendo tutto dietro il suo cammino. Le sue orecchie sembrano essere come imbottite di cotone, e solo vagamente si rende conto che sulla foresta attorno a lui pare essere caduto un silenzio di tomba.
Blue è scappato insieme a tutte le provviste di un viaggio intero e probabilmente Louis starà messo nella stessa situazione e chissà dove sarà.
Spera solo Blue sappia trovare la strada di casa.

***********

Harry non ha idea di quanto tempo passi, quanto tempo ci voglia perché la schiena smetta di urlargli dal dolore e ogni respiro non ferisca quasi quanto una pugnalata al petto. Quando però i suoi sensi si concentrano di nuovo su quello che lo circonda, si rende conto che qualcuno lo sta schiaffeggiando.
Louis: ehi, Harry! Harry svegliati!
Harry: mhhh
Harry lentamente apre gli occhi e cerca di mettersi seduto.
Louis: fai piano, piano. Hai sbattuto la testa...e credo che tu abbia un bel bernoccolo, in base a quello che sto toccando...sei tutto intero?
Harry: sì....credo di sì....ehm Louis.... puoi spostarti? Mi stai mi stai schiacciando la cassa toracica!
Louis: oh, scusa!
Louis staccò immediatamente il braccio che teneva premuto sul suo petto come se si fosse appena scottato.
Harry mentirebbe se dicesse che non gli manca già quella "magica" sensazione del braccio dell'amico su di lui...però lo stava soffocando.
Lentamente riesce a mettersi seduto ma non si alza.
Il suolo è ancora troppo confortevole per alzarsi. Forse può restare lì per sempre. Diventare un tutt'uno con la natura.
Clifford gli leccò l'orecchio, ma non ha la forza per scacciarlo.
Louis: Clifford!
Harry: no lascialo fare dai! Non mi dà fastidio
Louis: come vuoi, riesci ad alzarti?
Harry: sono un po' stanco... sarà meglio se ci accampiamo....anche se rimarremo a digiuno
Louis: non credo, ringrazia che ho messo una sacca con altre provviste su Clifford o moriremo tutti di fame
Harry: ah
Louis: ehi, sono uno scudiero e un mago ma non sono mica stupido
Harry: io a volte mi chiedo se tu abbia una sfera di cristallo per prevedere il futuro
Louis: ti piacerebbe, lasciamo perdere, abbiamo di meglio da fare ora...o meglio, io devo fare!

*********

Qualche attimo dopo, Harry si ritrovò steso sopra ad una coperta.
Il fuoco scoppiettava a pochi centimetri da sé e lo riscalda in un modo che è terribilmente piacevole.
Forse è passato più di qualche attimo, considera.
A meno che Louis non abbia usato la magia del fuoco con sé, ma ne dubita.
È ancora incapace ad usarlo.
Sua sorella Lottie invece è bravissima a usarlo.
Harry si mosse appena, per valutare la sua situazione a livello di dolore sul corpo.
Si toccò il basso della schiena con i polpastrelli e sollevò un sopracciglio l'istante in cui si rende conto che il dolore è del tutto sparito.
Harry: Louis tu sei per caso intervenuto in qualche modo? Insomma...per far sparire il dolore, dico..
Louis: sì....ho fatto un semplice incantesimo di guarigione, niente di più
Harry: grazie
Louis: ma di che! Non ho fatto nulla di che...e poi non è la prima che in una nostra missione l'ho usata
Harry: be' in effetti...
Harry si massaggiò distrattamente il retro del collo sentendo le guance che gli scottano, ma è certo sia solo colpa del falò.
Louis scrolla le spalle distratto e gli porge un pezzo di pane abbrustolito poco prima.
Lui lo accettò con un cenno del capo e lo mangia in silenzio, osservando le fiamme danzargli di fronte agli occhi finché non gli bruciano ed è costretto a girarsi verso l'amico.
Harry: ora che facciamo?
Louis: be', Blue non c'è più...ci è rimasto Clifford ma non so se ci stiamo tutti e due
Harry: come hai fatto a calmarlo?
Louis: in realtà non lo so, poco dopo che Blue ti ha disarcionato e sei caduto Blue è scappato e poco dopo Clifford si è improvvisamente calmato...come....come...
Harry: come per magia?!
Louis: sì, come per magia
Harry: secondo te cosa li ha spaventati?
Louis: non lo so, ma sento che in questo bosco c'è qualcosa di strano...quasi di minaccioso e questa cosa non mi piace...ora capisci perché non mi piacciono i boschi?
Harry: lo vedo...
Louis: che fai? Mi leggi nel pensiero?
Harry: non ho poteri magici come te
Louis: sad story
Harry: cretino come sempre!
Louis: lo ben so grazie
Harry: ora che facciamo?
Louis: non possiamo tornare indietro, ci metteremmo un sacco di tempo e magari il rovo potrebbe diventare ancora più pericoloso e rischieremmo un disastro...capisci che intendo?
Harry: certo lo capisco quindi proseguiamo? E con Clifford?
Louis: te lo cedo e io tengo le redini...camminare non mi farà male
Harry: non puoi crearne uno con la magia?
Louis: in teoria potrei ma è complicato e non so farlo... è una magia complessa
Harry: capisco...ma sei sicuro che a Clifford vada bene?
Louis: ci penso io a farglielo capire ma non sarà difficile
Harry: se lo dici tu
Louis: l'importante è proseguire il viaggio prima che succeda qualche catastrofe....domattina, però. Ora hai bisogno di risposare. Abbiamo bisogno di riposare.
A detta di mia madre le ripercussioni di un incantesimo di guarigione sono sempre maggiori rispetto a quelle che si è disposti ad affrontare quando si scaglia il sortilegio
Harry: oh
Louis: non ti preoccupare, è tutto okay, e poi ho bisogno anch'io di riposare e non ho intenzione di piantarti in asso qui, ne va la mia reputazione!
Louis gli restituisce un sorriso e Harry rise, stiracchiandosi un paio di volte per trovare la posizione più comoda per i suoi arti stanchi.
I due si addormentarono poco dopo mentre il canto di un gufo solitario divenne l'unico suono che interruppe il silenzio della notte senza stelle sopra le loro teste.

Angolo autrice

Rip Blue

Che carino Louis che si prende cura di Harry

E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!

Brambles {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora