Le mie dita battono una musica nervosa su questo tavolo di un bar che non mi piace.
L'odore emana sensazione di corpi sudati e ammassati, l'aria è pesante come del resto lo è anche la mia mente.
Conto i minuti che sembrano anni, annoiato seduto su una sedia che non so per quale grazia riesca ancora a reggere persone per quanto vecchio é il legno con cui é stata fabbricata.Lo aspetto, con impazienza e forse anche poca voglia.
Gli occhi a fissare un bicchiere Coca Cola e ghiaccio, mi accorgo che finalmente la persona aspettata è arrivata.
Una chioma castana chiara e due occhi verdi, davanti a me, mi sorridono.Sì, co' quello alla fine ci sono uscito davvero.
Ma in amicizia e per non sentirmi solo.
Perché, alla fin fine, Davide mi fa stare bene.
Solo che vorrei essere nel mio letto tra le braccia di un castano riccio, che ora con tutta certezza invece starà baciando bocca che non è mia.-"Ciao Simo!"
-"Ciao Davide! Posso offrirti qualcosa?"
-"Volentieri, un caffè"
-"Davvero? Un caffè in questo posto così...alcolico?"
ride e scuote la testa
-"E tu allora? Una Coca Cola?"
-"Io devo guidare!"
-"E certo, e io devo ascoltare i tuoi problemi di amore"
mi fingo sconvolto
-"Come osi, scusa?"
ride ancora
-"Avanti, racconta".Le ore passano veloci, in realtà.
Gli racconto di Manuel, del limbo in cui siamo e di me che mi sento stretto a starci.
Gli racconto di Manuel, di quanto è bello amare anche se non hai certezze.
E poi parliamo di tutto, ridiamo, ci prendiamo in giro e non ci accorgiamo che è mezzanotte.
Ce ne rendiamo conto perché, curiosi di sapere che orario abbiamo fatto, tiriamo fuori il telefono.Il mio, ha 7 notifiche.
Manuel.
Cazzo.Primo messaggio
Io sono arrivato ma tu dimmi che non sei uscitoSecondo messaggio
Simò per favore non fa cazzate per favoreTerzo messaggio
Non sto nemmeno ascoltando quando parla, te ne rendi conto? Sto scrivendo invece a teQuarto messaggio
Perché non mi visualizzi nemmeno? Sei con lui vero?Quinto messaggio
Io divento matto a pensà a te co' lui, lo vuoi capì? Me leggi per piacere?Sesto messaggio
L'ho lasciato.
Te giuro, l'ho lasciato.Settimo messaggio
Me vuoi di almeno do sei? È mezzanotte Simò, cazzoIl mio volto sbianca a tal punto che Davide si ritrova a chiedermi se sia successo qualcosa di grave.
In fretta digitoSto al club art, torno tra cinque minuti. Ne parliamo a casa da me?.
La visualizzazione è immediata.
Mi perdo a leggere ad alta voce i messaggi a Davide chiedendo parere, se davvero secondo lui l'ha lasciato o l'ha scritto in un momento di delirio.
Lui cerca di confortarmi dicendomi che sì, sicuramente delirava ma che anche sì, sicuramente sarà vero.
I minuti passati sono molto di più di 5.
-"Ma poi Simo va bene che ci siamo chiariti, ma tu sei sempre la mia crush quindi vacci piano con i consigli"
rido
-"È vero scusami, vabbeh ma tanto ti passerà tra pochissimo se vuoi ti faccio conoscere qualcuno io"
-"Ma che dici, come te non ne esistono!"
il mio rossore é proprio palese
-"Ma va! Smettila!"
-"Nono...e...a quanto pare..."
e si sporge con il busto in avanti e lo sguardo dritto per dritto
"non sono l'unico a pensarla così?"
con un dito indica un punto, mi giro.
Sbianco ancora.
È Manuel in carne ed ossa, che sembra stia addirittura correndo mentre cerca con lo sguardo qualcuno.
Qualcuno, che sarei io.
E quando mi trova leggo fiamme nei suoi occhi.Giro subito la faccia nella direzione di Davide, il mio sguardo una chiara domanda di aiuto per come devo comportarmi.
-"Simò, cazzo lo sai che è mezzanotte e mi hai fatto venire un colpo?"
vicino a Davide si palesa Manuel, braccia incrociate e sguardo duro.
Lo fisso, formulo risposte
-"A sua discolpa posso dire che non ci siamo resi conto dell'ora"
oh no, Davide non lo ha detto davvero accompagnato anche da un sorriso beffardo.
Manuel continua a guardare fisso me, che vorrei sparire.
-"Lo immagino, sapessi quanto vola a noi mentre siamo in camera"
tossisco, quasi mi strozzo con la mia saliva...non lo ha detto davvero nemmeno lui, vero?
-"No lui non intendeva che- insomma- Davide scusami guarda ma"
-"Ma mica ho detto niente di male, solo verità, no?"
prima o poi gliela farò pagare
-"Tranquillo Simo, immagino che quando si parli di lavoro ci si possa mettere tante ore"
-"Oh no, ma io e Simo qui presente non parliamo mica di lavoro quando stiamo in camer-"
mi alzo di scatto e appoggio il palmo della mia mano sulla sua bocca.
Mi incenerisce.
-"Chiaramente noi dobbiamo andare Davide, ti scrivo dopo ok?"
sento chiaramente un "tu dopo non scrivi proprio a nessuno" di Manuel soffocato dentro la mia mano.
E credo che anche Davide, che si sta sforzando di non ridere, l'abbia sentito.
-"Ma certo Simo, ci vediamo allora!"
"o magari anche no" è sempre quella voce bassa e soffocata dalla mia mano.
Sorrido a Davide, prendo il mio cappotto con una mano e con l'altra il braccio di Manuel.
Quest'ultimo lo lascio solo quando siamo fuori.-"Manuel ma sei impazzito? Che figura mi hai fatto fare?"
-"Simò, o forse dovrei dire Simo?" il suo sforzo di fare la voce più somigliante possibile a Davide mi fa trattenere dal ridere.
Così alzo gli occhi verso al cielo.
"quello pazzo forse sei tu che torni dopo mezzanotte e manco me avvisi"
-"Ma di cosa ti dovevo avvisare? Stavi con un altro!"
-"Ma di cosa ti dovevo avvisare? Ma come parli ao? Io non stavo proprio con nessuno!"
-"Luigi é nessuno?"
-"Luigi è, ormai, ufficialmente, il mio ex fidanzato. E non lo voglio più sentì nominà"
I toni poco pacati si fermano.
Siamo ancora difronte all'entrata del pub, con il mio cappotto aperto a metà e le guance rosse entrambi dal freddo.
Smettiamo anche di gesticolare.
Ci guardiamo, con il respiro pesante che piano piano si va a calmare.È vero, allora?.
Finalmente non si è più in tre?.-"Simò..."
non riceve risposta, la mia mente così impegnata a elaborare il fatto che finalmente saremo solo noi.È nel mentre dell'elaborazione che sento due mani afferrare il mio cappotto e tirarmi verso di sé
-"Baciami...fallo quì, davanti a tutti... baciamoci"
é un sussurro che arriva caldo sulle mie labbra.
E chi sono io per dire di no a Manuel Ferro?.Ci baciamo, le labbra felici di ritrovarsi.
Le lingue che si abbracciano.
Le mani che si posano sul collo.
-"Se quello ti chiama un'altra volta Simo io impazzisco"
sorrido tra i baci
-"E come mi dovrebbe chiamare scusa?"
-"Nun te deve proprio chiamà più infatti"
i baci continuano senza più un senso logico, vanno in tutte le parti del viso
-"nemmeno una volta?"
-"Simò te la devi finì"
é denti contro denti quasi, questo bacio-"Simò tu mi fai impazzì! non vedo l'ora di tornare a casa".
Angolo di chi scrive
Hey hey! Sono tornata e sono tornati i miei Simone e Manuel.
Non so se qualcuno di voi è rimasto, nel caso grazie mille.
Non posso promettervi aggiornamenti vicini ma tanta voglia di non lasciarvi in sospeso quello sì.
Ciao, alla prossima.
E grazie ancora a tutti voi.
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Promettimi.
Fanfiction"Promettimi che non te ne vai. Che non importa quanti km ci separano tu per me sarai sempre tu ed io per te sarò sempre io. Promettimelo Manu"