2. Viaggio su ricatto.

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"Ehi!" Klaus saluta Michelle mentre le passa accanto con l'auto insieme a Cinque

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"Ehi!" Klaus saluta Michelle mentre le passa accanto con l'auto insieme a Cinque.

"Vuoi lasciarmi in pace?" Domanda la bionda scocciata.

"Voglio solo aiutarti." Si giustifica il ragazzo.

La Campbell cerca di allontanarsi, ma Cinque usa il suo teletrasporto per bloccarle la strada e allunga la mano verso di lei.

"Il mio portafoglio." Spiega il moro e la ragazza gli restituisce ciò che gli aveva rubato.

"Ascolta, Cinque mi ha fatto notare che forse sono un pochino insistente con te." Dice Klaus mentre scende dall'auto e si avvicina alla ragazza.

"Un pochino?" Ripete la bionda alzando un sopracciglio.

"Quindi facciamo un patto. Tu vieni in viaggio con noi e se sarai ancora convinta che non hai bisogno del mio aiuto ti lascerò andare per la tua strada e non mi vedrai più. Io però spero davvero di no, perché voglio davvero aiutarti." Dice Klaus prendendo le mani della ragazza nelle sue.

"Qui finirà male..." Mormora Cinque a bassa voce.

"So che tu non lo sai, ma il tuo aiuto mi è davvero servito e io voglio davvero ricambiare il favore."

"Klaus." Dice la ragazza abbozzando un piccolo sorriso.

"Sì?" Le chiede il ragazzo sorridendo, ma come risposta riceve una testata.

"Cinque."

"Hargreeves."

"Come fanno a chiamare cervello quella cosa che hai dentro la testa?" Si lamenta Cinque per la battuta mentre la bionda si avvicina all'auto.

Michelle è intenzionata a sedersi sul sedile anteriore, ma il più grande dei tre si teletrasporta su di esso.

"I piccoli dietro." Dice alla ragazza con un sorriso.

"Sono più grande di te." Gli fa notare erroneamente la ragazza.

"In realtà io ho cinquantotto anni." Replica Cinque. "Lunga storia che ha a che fare coi viaggi nel tempo." Taglia corto e la ragazza sbuffa prima di sedersi sul sedile posteriore.

"Qual è la meta di questo fantasmagorico viaggio?" Domanda Michelle con un finto sorriso quando Klaus si mette al volante.

"Qual è la meta di questo fantasmagorico viaggio?" Domanda Michelle con un finto sorriso quando Klaus si mette al volante

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"Lo ammetto, le vacanze sono piacevoli." Afferma Cinque con un sorriso.

"Visto? Te l'avevo detto!" Replica Klaus.

"Fare missioni per papà, lavorare per la commissione, cercare di sopravvivere all'apocalisse... Guardandomi intorno con circospezione aspettando che si presenti un nuovo pericolo. E' bello respirare."

"Buon per te bello, la pensione ti si addice." Afferma numero quattro prima di rivolgersi alla bionda. "E tu che mi dici?"

"Per essere un viaggio completamente gratis non mi lamento." Dice Michelle facendo spallucce.

"Mi piace la tua filosofia." Afferma quello fisicamente più piccolo. "Comunque, ho cerchiato in rosso le tappe che vorrei visitare lungo il viaggio." Aggiunge mentre comincia ad elencare alcuni luoghi.

"Ok, te ne puoi stare zitto due secondi?" Gli chiede il castano. "Noi stiamo andando in Pennsylvania a cercare la mia madre biologica, sì!"

"Come scusa?" Domandano gli altri due nello stesso momento.

"Mi dispiace, ma avevo bisogno di qualcuno che mi desse supporto emotivo." Si scusa Klaus. "Ma se ve l'avessi detto non avreste accettato. Che avrei dovuto fare?"

"Sì, non sarei venuto e sai perché? Perché io sono appena andato in pensione e questo sarebbe dovuto essere un viaggio di piacere!"

"Può esserlo comunque."

"Il gomitolo Klaus! Il gomitolo! Gira! Gira!" Esclama Cinque prima di prendere il volante e cercare di deviare.

"Giusto per chiarire..." Urla Michelle per sovrastare gli schiamazzi dei due. "...anche se questa non è una vacanza il nostro accordo è ancora valido, giusto?!"

I due ragazzi smettono di litigare e si girano verso la bionda che li osserva, più precisamente Klaus, con aspettativa.

"Stiamo litigando per il volante, hai scoperto che questa vacanza non è una vacanza e l'unica cosa a cui riesci a pensare è l'accordo?" Le domanda Cinque sconvolto.

"Ognuno ha le sue priorità." Replica la ragazza facendo spallucce.

"Non vuoi sapere perché Klaus ti ha voluta portare alla ricerca della sua madre biologica, che è una cosa decisamente personale?"

"No."

"E' perché il tuo sguardo mi tranquillizza." Ammette Klaus.

"Il suo sguardo cosa?" Domanda suo fratello confuso girandosi verso di lui, poi riporta gli occhi sulla ragazza che lo fulmina con lo sguardo. "Sei decisamente fatto, perché quello sguardo provoca timore, paura, brividi o quello che vuoi, ma sicuramente non tranquillità."

"Non sono fatto." Replica il castano. "Quando sono tornato dal mio accidentale viaggio nel tempo volevo solo tornare alla Umbrella Academy, poi ti ho incontrata e sono venuto a casa tua perché il tuo sguardo è riuscito a tranquillizzarmi. Perché è questo che facevi, bastava guardarti negli occhi e riuscivi a infondere la calma negli altri."

Michelle non dice nulla e così Cinque si gira verso di lei e nota uno sguardo strano.

Che le parole di Klaus l'abbiano colpita in qualche modo?

"Pensala come vuoi, tanto non riceverai mai uno sguardo del genere da me." Dice la ragazza freddamente prima di guardare fuori dal finestrino in modo annoiato.

"Bambini..." Boffocchia Cinque alzando gli occhi al cielo.

" Boffocchia Cinque alzando gli occhi al cielo

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