20- Hub's

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Damian

"Non ti accorgi, diavolo che sei,
che tu sei bella come un angelo?"
-Giacomo Leopardi-

-Questa?-
-Sì, accosta- fermai la macchina davanti a una villetta mono familiare con un piccolo cortile pieno di gnomi da giardino.

-La madre di Sophie li dipinge- commentò Jason quando notò il mio sguardo perplesso e quello di Nate.
-Carini- commentò mio fratello.

Erano le nove passate e avevamo deciso che li avrei portati io da Hub's, cioè io lo avevo deciso.
Nate aveva avvisato Jason che saremmo andati a prenderlo.

Melanie e la sua amica si aspettavano di trovare la golf di Crane ad attenderle, e riuscii proprio a vedere lo shock sul volto della principessa quando riconobbe la mia auto.

Il mio sguardo fu completamente assorbito dalla sua immagine, aspettò l'amica e poi la seguì titubante. I suoi occhi continuavano a spostarsi su di me ansiosi.

Cosa cazzo si era messa addosso?
Osservai il mini abito nero, era stramaledettamente aderente e le fasciava ogni curva.

Il seno era valorizzato dalla scollatura a V e la vita sottile da una cintura fine.
Le sue gambe erano, invece, completamente esposte e perfette.
Quella sera aveva abbandonato le sue amate Vans preferendo un paio di décolleté dal tacco incredibilmente alto. Stava una favola, sexy ma non volgare.

Probabilmente Melanie avrebbe potuto indossare anche un completino bondage risultando comunque elegante.

Merda.

Mi irrigidii sul sedile, immaginando il suo culo fasciato da quell'abito, sarebbe stato il protagonista delle fantasie di ogni uomo presente quella sera.

Nate mi guardò con la coda dell'occhio e sorrise sotto ai baffi.
Lo lasciai perdere solo perché in quel momento le ragazze aprirono la portiera.

Sophie ci salutò ma io puntai lo sguardo su Mel che lo intercettò dallo specchietto retrovisore.
I suoi occhi sembrava ancora più grandi con le loro ciglia a ventaglio.

-Ciao- la sua voce dolce rifletteva il suo nervosismo.
Mentre gli altri le salutarono io misi in moto e
solo quando svoltai in fondo alla via le lanciai un'altra occhiata dallo specchietto.

Mel deglutì nervosa e mi accorsi di aver mantenuto un'espressione per nulla incoraggiante.
Ma per chi aveva messo quel rossetto?
Dato che si era mollata con Sean sperava di rimorchiare qualcuno?

-Siete bellissime ragazze- Nate sorrise a entrambe mentre io acceleravo sulle strade semi deserte.

Melanie rimase tesa per tutto il tragitto e rispondeva distrattamente all'amica che non se la smetteva di blaterare.

-Togliti quell'aria da serial killer fratello, ho voglia di divertirmi stasera- Nate mi parlò a bassa voce poco prima voltarsi verso di loro e rispondere a qualcosa che aveva detto Jason.

Lanciai un'occhiata alla scollatura di Mel, che beccò il mio sguardo con una punta di sorpresa.

-Ti sei divertita con Sean?- le parole mi uscirono di bocca prima di pensare. Tutti smisero di parlare, perfino Sophie.
L' espressione della principessa si fece tagliente.
-Non credo ci sia bisogno che ti racconti nulla, Nate ti avrà già informato-

Strinsi la presa sul volante con la voglia di picchiarlo. Cosa non aveva capito mio fratello nel dover tenere un basso profilo?
Doveva semplicemente accertarsi che coglione Hamilton non facesse cazzate.

Look up - Let's play with destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora