La città di Waasur parte III

7 1 4
                                    

Al mio risveglio il sole era quasi scomparso dietro le collinette che vedevo in lontananza, mi vestii velocemente con i miei laceri indumenti. Gli unici che mi erano rimasti e mi diressi infondo alla palazzina dove trovai molte altre persone «Cristal». Una voce mi chiamò da lontano. Una ragazza pimpante sventolava con forza la sua mano avanti e indietro per farsi notare da me. «Oh salve, Welina quando si terranno i funerali della regina?».

 «Tra qualche ora, abbiamo tempo per fare un giro al mercato che è qui vicino. Così prenderemo qualche abito per te e per me, ho sempre sognato di venire a questo mercato! Dicono che è il migliore dei quattro regni». Disse indicando prima i suoi e poi i miei vestiti, dopo tutto non aveva torto.

La mia nuova amica era davvero un peperino non stava mai ferma, i suoi capelli biondo cenere erano sempre tenuti all'interno di due codini e i suoi grandi occhi grigi erano pieni di vita, mi prese e mi trascinò via con lei. Correndo attraversammo la cittadella in cui eravamo, passammo su uno dei tanti ponti che ci condusse in mezzo a una radura. Alzai lo sguardo e vidi l'acqua del mare scorrere sopra di noi e tutto in quel verde radura, sembrava di camminare su fondali marini con enormi scogli i quali delimitavano la strada e giganti alghe verdi e fluorescenti che illuminavano il percorso verdeggiante, vi erano poi luoghi in cui il verde svaniva intorno lasciando spazio alla sabbia e su di essa vi erano muschi, alghe, conchiglie enormi, foreste di coralli, alberi e animaletti che si aggiravano a loro, vi erano esseri su due zampe con un corpo a funghetto i Fuego, pesciolini luminosi detti Linus, serpenti marini giganti e spaventosi detti Tresmarin. Continuai a seguire la mia amica passando attraverso queste zone erbose, ci tenemmo lontane dalle spiagge al fine di evitare quegli enormi serpenti Marini. Alla fine della strada seguimmo le indicazioni poiché eravamo davanti a un bivio e se non ci erano stati quei cartelli ci saremmo di sicuro perse, girammo a sinistra per andare al mercato a destra saremmo finite nelle praterie selvagge dove abbiamo incontrato chi sa quali animali pericolosi.

Dopo un po' la visione cambiò, ci ritrovammo su una strada lastricata di marmo nero e bianco, il monte di alabastro con un arco decorativo di entrata su cui si attorcigliavano delle ninfee rosa e gialle, continuando davanti a noi si aprì il più grande mercato che abbia mai visto era fatto su più livelli, e vi erano ponti ovunque con botteghe molto eleganti, ma anche bancarelle disposte a destra e a sinistra, c'era una grande pianura dove erano sistemate altrettante bancarelle.

Passammo ore poi di corsa tornammo nei nostri alloggi e ci preparammo quasi all'ultimo minuto per i funerali che si molti prigionieri nella città centrale

Ore 10.00 terra di Ther

Mentre io trascorrevo delle serene ore prima del funerale, mio ​​amato Terech era arrivato ormai da giorni alla sua terra Natale, ma ciò che vi trovò non fu quello in cui lui aveva sperato Nessuno era sopravvissuto, ogni cosa era stata distrutta come le sue speranze furono spezzate. Il dolore scese in lui e nel suo cuore come un velo nero, gli impedì di ragionare, muoversi e persino di mangiare, ora sapeva di essere veramente solo, tutto il suo popolo non esisteva più.

 Il dolore scese in lui e nel suo cuore come un velo nero, gli impedì di ragionare, muoversi e persino di mangiare, ora sapeva di essere veramente solo, tutto il suo popolo non esisteva più

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
CRISTAL IN VIAGGIO VERSO L'IGNOTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora