L'ultima battaglia parte III

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La guerra durò altri tre giorni, non ci riposammo se non solo qualche ora di notte, quando di nascosto raccoglievamo i cadaveri dei nostri soldati per dare loro l'ultimo addio, in quello tutto il corpo di Terech ancora non era stato trovato e la mia ansia cresceva sempre di più. Al quarto giorno, lo vidi il demone, il virus era lì difronte a me, fu allora che le ninfe e la signora di esse scesero in battaglia al mio fianco, accanto a loro si schierò anche il reggente delle tenebre ei loro guardiani, quella era la nostra guerra. L'esercito nemico ci ha lasciato, sfilavano davanti a noi senza toccarci, loro avevano l'obbiettivo di uccidere i soldati non noi, che spettavamo al loro creatore.

Il nostro combattimento fu arduo, ed intenso, era davvero un nemico potente, la sua magia ed il suo potere erano antichi e quindi difficili da gestire, il nostro unico scopo era infatti quello di intrappolarlo nuovamente in un medaglione forgiato dall'energia del Meerech e che sarebbe poi stato diviso a metà tra i due popoli così che senza la seconda parte o la prima il demone non sarebbe più risorto. Purtroppo per fare quello dovevamo aspettare il momento esatto mezzogiorno, ed essendo appena mattina, non potevamo fare altro che continuare a combattere sino a quando tutto non sarebbe stato allineato secondo le nostre necessità.

Quando i raggi del sole furono alti in cielo e le nubi oscure si dissolsero principalmente, capimmo che era arrivato il momento, così ci disponemmo rapidamente tutti intorno al demone ed ognuno pronunciò il rituale, vidi quell'essere ribellarsi e fare di tutto per scampare alla sua fine, ma eravamo troppi e la nostra magia lo stava schiacciando, il suo esercito del resto lo aveva lasciato solo concentrandosi sui soldati ei nostri alleati, quindi non via di scampo, quando aveva il suo corpo svanì all'interno del medaglione, da esso scaturì un immensa luce ciò, fu allora che successe che avevo sempre temuto, i nostri alleati si riversarono su di noi, ora devi combattere la battaglia per il possesso del fiore.
Purtroppo però i nostri uomini erano stanchi e sfiniti, le loro forze non erano venute meno, vidi sono di uomini mentre uscire allo scoperto, le loro file non avevano subito i nostri stessi, danni rimasti nascosti sino a quel momento godevano ora di un grande vantaggio.

Invano cercai di invocare la magia dello scettro, ma non avevo più energia magica per poterlo usare, tutto il potere mio era stato portato via dal rituale, vidi Alhadhur venire verso di me, sapevo già cosa voleva, il mio potere, lo riconobbi sebbene il suo aspetto fosse mutato: da bambino era già divenuto un uomo. Sguainai la spada pronta a combattere, anche lui fece lo stesso, solo che la mia difronte alla sua sembrava una spada giocattolo, inoltre non ero poi così brava a duellare.

Al primo colpo vacillai, ma riuscii a pararlo, il secondo fu più duro e caddi a terra, al terzo colpo persi la spada, <<sei mia>>.
Stava per darmi il colpo di grazia, quando spada da lontano sentii un no fortissimo, un ragazzo corse verso di noi e con la sua si mise tra me e lui, <<combatti con me>> era il mio Terech, mi stava salvando la vita.
Combatterono i loro colpi erano decisi e fermi, molte volte non potrebbe arrivare a capire da quale parte morire battaglia eravamo troppo stanchi.

<<ti prego, aiutami>> pensai di chiedere aiuto all'unica persona che poteva offrirmi aiuto, l'uomo alato. Però non ottenni nessuna risposta, poi sentii Terech urlare, Alhadhur lo aveva trafitto, subito corsi verso di lui e lo presi tra le mie braccia.

 <<No, non può essere>> piangevo come una stupida <<non ti preoccupare, ora lo raggiungi anche tu>>, il suo sorriso beffardo quanto lo odiavo. Guardai in alto nel cielo ancora risplendeva la luce del fiore, nessuno aveva ancora preso la sua energia, l'avrei fatto io, estrassi lo scettro, e corsi verso quella luce, Alhadhur capì le mie intenzioni e così anche lui fece lo stesso, ma è arrivato un secondo troppo tardi, corsi verso la luce pura che era scaturita dal fiore a l'assorbii in me e lui il Merech mi permise di farlo. 

CRISTAL IN VIAGGIO VERSO L'IGNOTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora