Parte 1

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Non so da quanto tempo eravamo già in viaggio con mamma e mio fretello; forse da solo qualche minuto, ma io ero già annoiata e stufa.

Faceva un caldo terribile ed ero sudata, anche indossando solo una maglietta senza maniche e una gonna corta, appena sopra le gonocchia.

Seduto, di fronte a me, c'è un signore, un ragazzo sulla trentina.

Mio fratello smania, non fa altro che rompere le palle perché insiste a voler giocare a scacchi ed io non ne ho proprio voglia.

L'uomo seduto di fronte a me, sorride e mi guarda senza pronunciarsi.

Io lo osservo: è davvero un bel ragazzo; occhi e capelli neri, labbra pronunciate ed un fisico mostruosamente tonico.

Eppure lo ammetto, mi mette un po' in imbarazzo perché continua a fissarmi troppo a lungo ed io, impacciata, non so come sostenere quei suoi sguardi, quindi, volgendo lo sguardo altrove, faccio finta di leggere.

Continua a fissarmi; lo noto con la coda dell'occhio.

Avverto il suo sguardo attento e penetrante, come se volesse spogliarmi; che porco!

Si, mi sembra proprio che avesse i suoi occhi puntati sul mio petto.

Non è che io abbia un granchè in fatto di seno, ma mi stavo rendendo conto che, non indossando reggiseno, forse si vedevano i capezzoli in trasparenza.

Continuo a far finta di leggere.

Dopo un po' getto uno sguardo veloce verso di lui.

Oddio! Mi sta guardando le gambe e, già adesso, mi pento di avere messo una gonna così corta.

Mi chiedo se lui riesce a vedere qualcosa, ma ammetto che la cosa comincia ad eccitarmi.

La situazione è strana nel sentirmi guardare così; con mia madre vicina che dorme e mio fratello a giocare non so a cosa.

"Ma che cosa può volere da me quell'uomo?"

Avrei dovuto essere troppo piccola per lui, in fondo.

Penso che se fossimo soli forse mi vorrebbe, come dire, si, insomma, mi scoperebbe.

In effetti, lo confesso, io ancora sto a zero in fatto di sesso; solo qualche bacio al mio ex ragazzo, qualche toccatina più o meno intima, l'accenno di una sega, ma mai andata oltre a queste cose.

E poi, quando Luca, il mio ex, cercava di toccarmi tra le cosce non avvertivo altro che fastidio; era troppo rude e frettoloso.

Ma, perdio! Quella situazione mi eccitava da morire al pensiero che quel ragazzo mi avrebbe fatto certe cose...

Certo, di curiosità ne avevo tanta e in effetti avrei tanta voglia di farlo anche se sono bloccata dalla paura; paura di sentire dolore.

Chiusi gli occhi e mi misi a fantasticare su ciò che mi avrebbe potuto fare quel ragazzo.

Dopo un po' sbircio di nuovo e lo vedo che ancora mi fissa dritto tra le gambe.

il treno, il rumore di sottofondo e il sonno mi avevano resa incosciente e sonnolenta.

Lo sguardo intenso del ragazzo mi eccita fortemente così decido di stare al gioco e vedere le sue reazioni.

Finsi di volermi sistemare meglio, così mi sollevai un poco e sistemai la gonna, ma in modo che si sollevasse un po, e schiusi pian piano le gambe, come per trovare la posizione migliore.

Lui continuava a fissarmi e, di certo, vedeva le mutandine bianche sottili che indosso.

Infatti per vedere meglio si stava abbassando sul sedile come per mettersi più comodo.

Il prof. di ingleseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora