Parte 14

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Non appena Sandro aprì la porta, Paola lasciò cadere il borsone per terra e gli saltò addosso!

Arrampicata a lui, con le gambe a fasciare i fianchi di Sandro e aggrappata al suo collo, mordendolo al lobo gli disse quanto le era mancato.

- Bastardo d'un maschiaccio, non ti sei fatto più sentire!

- Pa....Paola io, ehhhmm

- Eppure me lo avevi promesso...

Lei non gli diede tempo di invetarsi qualsiasi scusa; gli tappo la bocca con le sue labbra.

Cercò, trovò e succhiò la sua lingua mentre incastrava il bacino di Sandro saldamente tra le sue gambe.

Lui provò alla meno peggio di disimpegnarsi; senza successo.

Poi, sciogliendosi dall'abbraccio, la ragazza carezzò il petto nudo dell'uomo e, con un calcio, richiuse la porta dietro di se.

Lenta e carezzando il torso nudo dell'uomo, cominciò a calarsi fino ad inginocchiarsi davanti a lui giungendo all'altezza della patta.

Le mani della ragazza smaniavano nervose cercando di calare la zip mentre lei mordicchiava il membro al di sopra del jeans di Sandro.

- Paola aspè... Paola, ti pregooo

- Shhhttt! Taci mascalzone o ti stupro qui stesso!

Dal soggiorno arrivò un colpetto di tosse seguito da un'altro ancora più impertinente.

Sandro si chinò verso Paola sussurrandole che non era da solo in casa.

La ragazza, evidentemente infastidita, si rimise in piedi fissando il ragazzo dritto negli occhi.

- È un'alunna. Impartisco lezioni private, sai...

- Lezioni private ad un'alunna....a petto nudo? Non sarò un genio, ma non credermi scema, su!

- Vieni, te la presento.

La prese per mano e l'accompagnò in soggiorno.

Anna, con un sorriso colmo d'imbarazzo, chiuse la rivista e rimase a fissare la donna aspettando che succedesse qualcosa.

Avrebbe, in quel momento, preferito nascondersi sotto terra.

- Prof, in effetti per oggi avevamo quasi terminato, quindi, se lei vuole io posso anche andare...

- Chissà cosa hai imparato oggi...

Paola scoppiò a ridere.

Non era una risata cinica o beffarda, ma sincera.

Guardò con dolcezza Anna e le strizzò l'occhio.

- Una cosa è certa Sandro, hai buon gusto!

Poi, rivolgendosi verso la giovane ragazza, le tese la mano e si presentò.

- Piacere, io sono Paola; un'amica di Sandro, una sorella o un'amante; scegli tu.

Questa volta fu Anna a sorridere e fare l'occhiolino a Paola.

Intervenne Sandro.

- Ma...ma come hai fatto a sapere dove abito...?

- Ah si, lunga storia, credimi...

Sia Anna che Sandro pendevano dalle labbra di Paola.

- Ricordi quel pomeriggio dell'estate scorsa in treno? I tuoi racconti erotici... Ricordi Sandro?

- Racconti erotici, treno...ma di che parlate?

Paola si avvicinò ad Anna, con l'esterno della mano le carezzò una guancia e continuò.

Il prof. di ingleseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora