Il treno è ancora fermo alla stazione.
Il ragazzo, dopo essersi lavato e rifrescato alla meno peggio, tornò al suo scopartimento, adesso non più affollato come prima, sedendosi al finestrino.
Era ancora scosso e dannatamente eccitato.
Cercò di riassettare i suoi pensieri incredulo di quanto era successo poco prima con la provocante e vogliosa ragazzina; quindi, tirò fuori dal suo borsone il tablet.
Fu contento che adesso c'era poca gente nel vagone, infatti, sia il posto accanto al suo che i due posti di fronte, erano vuoti.
Sistemò il borsone sulla cappelliera e appoggiò il tablet sul tavolino.
Quello che era accaduto poco prima era assai più eccitante ed improbabile delle storie che lui stesso scriveva.
Lui infatti adorava scrivere quando se ne presentava l'occasione e questa, sul treno quasi vuoto, sembrava la volta buona per continuare a scrivere quel racconto erotico che aveva cominciato da tempo, ma che poi, chissà perché, aveva lasciato in sospeso.
Anche perché - pensava - così facendo, avrebbe allontanato i suoi pensieri dalla ragazzina.
Avvia il tablet e rilegge le ultime frasi scritte per meglio ricordare da dove riprendere a scrivere.
Qualche minuto prima della partenza il vagone comincia ad affollarsi e due signori piuttosto distinti, sulla sessantina, si siedono di fronte a lui.
Non appena il treno parte, una giovane ragazza, con un sorriso simpatico e contagioso, si affaccia alla porta dello scompartimento chiedendo se il posto vicino a quello del ragazzo fosse libero.
Lei, con fare spiccio, si avvicina, posa il suo tablet, la borsa e un settimanale sulla poltroncina e sistema il suo zaino sulla cappelliera.
Ci mette un po' a sistemare il suo bagaglio e, incosapevolmente, il ragazzo si scopre a sbirciare quei pochi centimetri di pelle nuda che la t-shirt lascia scoperta sul ventre per via delle braccia alzate.
Il profumo ambrato e piacevole della ragazza punge le sue narici e quel sensuale lembo di pelle nuda tra la gonna e l'ombelico, lo inebriano.
La ragazza, dai capelli lunghi, castani e lisci, si mette a sedere sussurrando un quasi impercettibile "ciao" d'occasione.
Solo in quel momento il ragazzo si accorge dei suoi luminosi occhi verdi e, quindi, accenna un distratto sorriso di ricambio.
"Cazzo che figa, che bonazza..." pensa mentre torna a leggere la sua opera incompleta, quindi comincia a scrivere prendendo appunti per ricordarsi, in seguito, di nomi e luoghi mentre la ragazza sfoglia una rivista.
Doveva chiamare un suo amico che lo attendeva per poi, con lui, andare a trascorrere una settimana di vacanze in un villaggio turistico.
Scostò il tablet e provò a chiamarlo.
Rinunciò subito, il rumore delle rotaie era troppo fastidioso; decise di chiamare dal corridoio o dal vagone ristorante.
Si alza, chiede permesso alla ragazza di passare e, per l'immensità di qualche secondo, i due si sfiorano appena.
Si avvicina quindi all'orecchio delle ragazza e le sussurra: "ti lascio in consegna il mio tablet; non mi fido di quei due tipi di fronte, hanno facce losche, non credi?"
La ragazza concorda e gli sorride.
Poi, avvicinandosi a sua volta, all'orecchio del ragazzo, risponde con tono complice: "Oh si, decisamente losche, han tutta l'aria di due delinquenti, forse sono dei killer"
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Il prof. di inglese
EspiritualUna giovane ragazza alla scoperta del sesso. Un'amica perfida. Un professore di inglese dannatamente sexy. Una storia intrigante, scorrevole e tremendamente eccitante.