Parte 17

2.9K 35 17
                                    

Sandro sorseggiava il suo caffè comodamente seduto su una sdraio nell'ampio terrazzo del suo appartamento da dove godeva un meraviglioso panorama.

Oltre i tetti della città si vedeva il mare leggermente increspato per via del vento autunnale.

Quel giorno non aveva lezioni di mattina, quindi prendeva tutto con comodo.

Solo nel pomeriggio, come spesso accadeva, aveva una riunione da attendere a scuola.

I suoi occhi seguivano attentamente una nave crociera che, abbandonato il porto da qualche minuto, stava per sparire oltre l'orizzonte.

Avvertì il cellulare vibrare ma, in verità, non aveva voglia di parlare con nessuno.

L'unico suo desiderio, in quel momento, era quello di essere in quella nave e partire per terre lontane.

Lontano da tutto e da tutti.

Era questa la sua più forte nostalgia sin dagli anni della sua adolescenza.

Inconsciamente desiderava allontanarsi da quella città, dalla scuola e da quel casino che si era creato con Paola, Anna e, non per ultimo, con Chiara.

Il cellulare continuava a vibrare impertinentemente.

Diede uno sguardo al display; era Anna!

Si disse che non avrebbe risposto ma, meccanicamente, come se fosse telecomandato da una mente magica, prese la chiamata senza pronunciare alcunché.

- Buongiorno stallone! Dove sei? Oggi non ti ho visto a scuola; non dirmi che ieri Paola ed io ti abbiamo sfiancato tanto da...

- Smettila! Adesso stai esagerando! Cosa vuoi?

- Uuuhhh..che cattivo che sei oggi! E pensare che io avevo una bella sorpresina per te, prof...

- Non amo particolarmente le tue sorprese. Cosa vuoi?

- Bugiardo! Ieri sera hai goduto come un porco. Non credo che la sorpresina che ti abbiamo regalato sia stata poco gradita...

Sandro teneva in mano il tazzone di caffè e, senza rendersene conto, ne stava leccando l'orlo.

Non poteva negarlo, quella ragazzina dal culo così perfetto come se fosse stato disegnato dalle mani di Dio, lo eccitava alla follia.

- Ho da fare, sto lavorando. Cosa vuoi, eh?!

- Tra poco son le 15:00...

- Embè? Dai! Non ho tempo da perdere, Anna!

- Come embè? La lezione...oggi siamo in due. Con me c'è anche Chiara.

Sandro si sentì mancare!

Per l'immensità di qualche secondo rimase senza parole. E senza fiato.

- Prof ci sei? Comunque tra qualche minuto arriviamo e, mi raccomando prof, oggi vogliamo una lezione speciale come solo tu sai impartire.

- Niente lezioni oggi! Tra poco devo andare a scuola, una riunione. Mi spiace!

- Calma! Calma prof, nessun problema. Ti aspettiamo. Ti chiedo solo di farci entrare o vuoi farci attendere il tuo ritorno sedute sulle scale di casa tua?

- Vaffanculo!

- Allora è un si? Tra due minuti siamo da te, prof...

Sandro chiuse la chiamata senza ribadire.

Incazzato, rientrò in cucina, posò la tazza sul tavolo e preparò la sua borsa.

Attese le due ragazze alla porta e, dopo uno sfuggente saluto, indicò loro il terrazzo e la cucina.

Il prof. di ingleseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora