Dimitriy

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La guardo dormire sulla poltrona di fronte alla mia, tiene il braccio la bambina, che dalle informazioni che i miei uomini hanno raccolto su di lei, si dovrebbe chiamare Rose. Anch'essa dorme tra le braccia della madre. Chi l'avrebbe mai detto, una ragazzina di 20 anni, sola, ma madre di una bambina. Quando me l'ha detto, per così dire, me l'ha praticamente urlato, che aveva una figlia, all'inizio ho pensato che fosse solo una scusa per fuggire da me, ma guardando i suoi occhi pieni di timore e preoccupazione ho capito che stava dicendo la verità. Sicuramente avrà il compagno che molto probabilmente la starà cercando insieme ai genitori di lei. Bhe faranno delle ricerche a vuoto perché non le troveranno mai, loro adesso appartengono a me, specialmente la madre.

Passion.

Che significa passione.

Nome strano, per una ragazzina.

Ora che la osservo bene indossa ancora i vestiti che dovrebbero essere del lavoro che faceva. Una camicetta bianca legata con un nodo sopra l'ombelico, dei pantaloncino neri in pelle e hai piedi degli stivali. Osservo il suo viso che e al naturale, privo di qualsiasi traccia di trucco. Osservandola prima mentre allattava la figlia posso dire che ha una terza abbondante di seno, gambe snelle, pelle chiara, capelli lisci e lunghi di color castano e gli occhi erano azzurri, limpidi come l'oceano, insomma.. una perfetta bambola di porcellana.

Da quando e stanca non si sta accorgendo che la bambina gli sta cadendo dalle braccia. Potrebbe farsi male la bambina. Sbuffando chiudo il computer e mi alzando prendendo la bambina tra le mie braccia e stringerla, si accocola subito al mio petto stringendo tra la sua manina un pezzo di camicia.

Tum. Tum.

Ma che?

Cos'era quel suono che ho sentito dentro di me. Che strana sensazione che sto provando da quando ho stretto questa neonata tra le mie braccia.

Non mi piace.

Non la voglio provare.

Smettila.

Vattene.

Sparisci.

Ma niente, quellla sensazione persiste e mi sta facendo innervosire. Chiamo l'ostess che arriva sculettando maliziosa pensando che l'abbia chiamata per quello.

Patetica.

Illusa.

Le donne sono tutte così, l'unica cosa anche sanno fare e aprire le gambe e prendersi un cazzo nella figa.

- Принесите его в комнату и положите на кровать, окружив подушками, чтобы он не упал - (portala nella stanza e mettila sul letto, circolandala di cuscini per evitare che cada)

Gli ordino mettendo la bambina tra le sue braccia. La sua espressione cambia subìto, rimane delusa sapendo che non mi voglio svuotare le palle dentro di lei. Si volta e lascia la cabina. Torno a sedermi sulla poltrona e fisso la ragazzina che dorme beatamente.

Non so perché, ma ho la sensazione che questa ragazzina mi darà un bel po' di problemini, specialmente con una neonata di due mesi. Accidenti a me, perché non l'ho uccisa subìto, nessuno resta in vita chi si intromette in cose che non le riguardano. Lei dice di non aver visto niente ma io so che non e così, perché l'ho vista dietro il muretto, mi è arrivato alle narici il suo profumo di cannella e lampone e poi come una stupida si e fatta scoprire. Avrei dovuto veramente ucciderla ma non so che cosa mi ha trattenuto dal non farlo, io non ho mai esitato ad uccidere una persona, che fosse uomo, donna o bambino e invece, mi e bastato guardarla in quegli occhi azzurri per farmi cambiare idea.

Ma un sorriso sinistro mi si forma sulle labbra quando penso a cosa le farò una volta arrivati nella mia madre patria, li ci sono delle regole che tutti quanti devono rispettare, e lei le dovrà fare, in Russia la legge sono io. Rimpiangerà non essere morta questa sera e mi implorerà di ucciderla, ne sono sicuro.

The Rose Of Life (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora