La scelta

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Alla fine avviai l'auto e lui non fece nulla per fermarmi , mezz'ora e fui di nuovo a casa a fare e dire le stesse inutili cose. Quell'uomo tutto sembrava tranne che un prete. Cercai di non pensarci ma la notte quel bacio nei miei sogni tornò a ricordarmelo assieme a chiese e ad aspensori.
Il giorno dopo , sempre la solita giornata con la solita pila di torce da imballare. Il mio lavoro monotono e ripetitivo c'ha di bello solo le pause caffe' , la campanella di fine turno e il buon vecchio Luca: addetto al controllo qualità, pignolo ed integerrimo dal lato B marmoreo. Quando si piega con il dispenser dello scotch  mi vengono in mente tutte le cinquine che gli darei sul culo e un bastoncino con scopetta per fargli provare i brividi veri.
.. ma Luca si guarda e non si tocca. Due bambini piccoli . Non si fa'.

Din-din ( whatsapp) " Sono Donato . Vuoi rivedermi ?"

Ecco. Una se se sta' buona e calma e finisce sempre che la calma va' a farsi benedire e poi era proprio il caso di dire " benedire" perché quel Donato era un prete e niente me lo toglieva dalla testa.

Non risposi . Un bacio che sarà mai contro la dannazione eterna per circonvenzione di prete pensavo tra me e me.
Finito il mio turno tornai a casa .
Si scalpita. A stare in gabbia si scalpita. Voglia di scappare, di far peggio. Presi quel cavolo di messaggio e risposi : SI.

Mi diede appuntamento due giorni dopo. Mi disse di impostare un indirizzo e che li' non ci avrebbe disturbato anima viva.

Presi Google Earth e controllollai : era il parcheggio di un cimitero.

Questo è folle! Ma non ci pensavo proprio, ma neanche se fosse stato l'amante più dotato e ben preparato ci sarei andata.

" Sono occupata, ho un contrattempo, mi spiace. Sarà per un'altra volta. Ciao."

Messaggio neutro , rispettoso  mi dissi prima di inviarglielo. Click. - inviato.

Din-din. ( messaggio) " Non farti forviare dalla location. Tanto so' che avrai controllato.Dovresti aver più paura dei vivi che di quei poveretti che non ci sono più. Comunque la scelta è ancora e sempre la tua. Sono stato bene con te . Volevo solo parlarti. Ciao "

Questo è fuori proprio. Questo è stato il mio pensiero che non ha coinciso come al mio solito con i fatti: ricerca Google... parrocchia S. Agostino, click!

Il giorno seguente presi la giornata libera e mi ritrovai davanti al sagrato. Non andavo in chiesa da un bel po' di tempo . Ricordo ancora una confessione dove non mi fu' data l'assoluzione e da quella volta non ci misi più piede per rappresaglia. La chiesa era carina , un po' vecchiotta ma piena di statue , dipinti e fiori . Scorsi  un frate di schiena e chiesi di Don Donato.

Da dietro ..." Ornella !! Vieni vieni ! " : un braccio mi agganciò trascinandomi verso l'uscita. Era Donato.

" Seguimi . C'è un parco qui dietro. " disse a voce bassa per non farsi sentire.

Per lo meno non era vestito ne' da prete ne' da frate . Tirai un sospiro di sollievo e ci trovammo seduti in una panchina nella parte più in fondo del parco.

" A parlare di notte in privato no, ma scovarmi di giorno si? " disse innervosito.

" Rispondi . Sei un prete? " gli dissi.

" E tu rispondi a me: sei ciò che fai al 100% quando fai sesso e poi ti sciogli per un semplice bacio? Siamo entrambi alla ricerca del nostro personale senso non credi? Cosa ti rende migliore o peggiore di me?"

" Sei un prete o no?"

" Cosa vuoi sentirti dire Monica? "

" La verità."dissi

" Scoprila da sola. Se ti interessa l'abito e non chi c'è dentro non ti serve parlarmi. "
Si alzò per andarsene poi si fermò, tornò verso di me e mi prese la mano portandomi a lato vicino alla siepe e a pochi centimetri dalla sua bocca. Mi guardava dritto e profondo con le sue pupille allargate respirando vicino alla mia bocca guardandomela. Mi imbarazzava ma sentivo il profumo della sua pelle avvolgermi e la tensione di quel caos di situazione... sembrava.... si avvicinava..io dischiusi le labbra e ...lui si allontanò.

" Stavi per baciare l'uomo , l'abito , ciò che faccio e ciò che sono. La vita vera e perfetta più di noi due ti aspetta a casa giusto ? Ora vai o almeno io lo devo fare ."

E se ne andò.

Mi piantò li'. Lo fece proprio. E io ero in palla.

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