Me l'ero ripetuto da casa mentalmente: è solo un gioco Monica, solo uno spezzare la monotonia. Durerà il tempo di un paio di scopate , tanto ti annoierai anche di lui.
Lui si avvicinò alla mia bocca e mi guardava ad un fiato dalle mie labbra dischiuse ma anche stavolta non mi baciò permettendo alla mia testa di prendere il sopravvento.Un sussulto del mio orgoglio uscì e brandendo la sua mano tra i miei capelli mi liberai .
Per una volta non se lo aspettava o almeno avevo bisogno io di crederlo. Fece un passo indietro scostandosi da me riportando a spillo
le sue pupille un istante prima allargate." Fede? " gli dissi . "La fede è cieca . Io di te mi fido invece perché hai molto più di me da perdere.
Che tieni in quella valigia? Il kit per sanarmi con il libro di preghiere o.."Non finii la frase.
" Non sono ciò che credi Monica."
Ancora una volta mi indispettiva con quei suoi modi saccenti. Ormai la serata me l'ero ricavata, volevo solo cadesse ai miei piedi .Non me ne importava di chi era o dicesse d'essere, se aveva bisogno di dominarmi e nascondersi dietro a mezze frasi equivoche , sapevo io come stanarlo. Mi tolsi del tutto i jeans , la maglia lasciando tutto a terra e in intimo mi rinfilai i tacchi. Voleva redimermi forse? Avrebbe perso lui con me !
Donato mi guardava . Questo faceva li' in piedi . E io gli guardavo tra le gambe .
Cadi cazzo, cadi ! Mi ripetevo in testa camminando lentamente all'indietro verso la sedia che avevo visto alle mie spalle .Mi sedetti allargando le gambe . Le caviglie avvinghiate ai cinturini delle décolleté nere , la schiena appoggiata al freddo della spalliera , i capezzoli che già turgidi di loro alzavano ancor di più il pizzo blu' del reggiseno che li raccoglieva. Ero una bomba ad orologeria. Misi il braccio dietro la mia testa allungandomi e strisciando il sedere sulla seduta languidamente fino al bordo della sedia alzando la parte posteriore dei tacchi e premendo la suola della punta a terra . Con l'altra mano mi succhiai il medio facendolo poi scivolare lungo il petto e giù lentamente lungo la pancia e ancora più giù fino a dentro gli slip sempre in pizzo trasparenti.
Mi vedeva per bene. Tutto a portata . La sua cena era sul piatto.Finalmente si mosse. Più si avvicinava , più il mio dito penetrava tra le piccole labbra inumidendosi. Si. Era mio come tutti gli altri.
Si appoggiò ai braccioli brandendoli con le sue mani grandi abbassando la testa a livello della mia bocca.
" Non sono il tuo giocattolo Monica e non lo sarò mai .".. e mi lecco' dal mento verso le labbra allargando finalmente le sue pupille con quei suoi zampilli di lava .
Quasi tutte le mie armi caddero a terra in quello stupidissimo bacio assurdamente buono e caldo e di miele e passione. Chiusi gli occhi con le dita tra le mie cosce bagnate e nude , sentendo le sue tra le mie invece forti e vestite.
Poi fece entrare la sua mano scostando la mia da li' entrando con le dita muovendole velocemente.
Non mi piaceva , non volevo, non così veloce . Mi mise l'altra sulla gola stringendomela. Mi
divincolai e riuscii a scostarlo." Che cazzo ti prende?! " dissi arrabbiata.
Sorrideva .
" Ti piace troppo la tua zona confort . Decidere, fare, istigare, toglierti eh? " disse
Venne incontro a me sbottonandosi i pantaloni non avendo nulla sotto . Era eccitato , ora si, e lo vedevo per la prima volta . E non era affatto indifferente , non lo era affatto.
Era quello il suo click come lo chiamavo io : la paura. Inerme gli piacevo. Ed esattamente e solo in quel modo nuda veramente lo eccitavo . Nella mia paura Donato apriva la sua schiena spiegando le ali nere.
Esattamente quello che volevo io stessa da lui.
Mai e poi mai delle mani sul mio collo MAI .Eppure a guardarlo li' , lucente e buio come il sole e la notte che lo contenevano ... in erezione...
" Tu non ti vedi ma sei un libro aperto per me. Ogni emozione, ogni brivido di piacere o dispetto lo vedo passarti dagli occhi alla pelle . E ti piace ciò che mi hai provocato ... Ti piace e non poco... ammettilo . Ti piace essere guardata ma ancor di più ti piace avere i miei occhi addosso anche se vorresti anche altro di me addosso adesso." : disse togliendosi la camicia e togliendosi praticamente tutto . Nudo . Ogni neo, ogni ombra sul suo corpo, ogni pelo scuro e riccio , ogni piega , i suoi capezzoli , le sue aureole marroni e .. e... il suo pene scoperto , polposo e proibito cazzo! Si', proibito ! Che ci faceva in chiesa , che ci faceva in un sito d'incontri, che c....
Mi venne incontro sganciandomi il reggiseno e rimettendomi il dito tra le mutande ormai bagnate dei miei umori per poi inserirlo nella mia bocca . Poi , mi dette una botta secca sul pube baciandomi il collo. Dolore , voglia, tutto mescolato . Mi girò senza che riuscissi a dare un senso a tutto e avvinghiato alle mie mani mi porto' contro il muro col suo cazzo che premeva contro le mie natiche .
" Non ti muovere o è peggio." mi intimo' allargandomi con il ginocchio le gambe.
Sì strusciò contro le mie natiche poi lo sentii accucciarsi e far scendere la saliva allargandomele . La sua saliva lungo l'ano .. era tremendamente forte come sensazione..Stare li' ferma per mia stessa scelta ...i muscoli fremevano in quella posizione aspettando il peggio... che non arrivo' perché con la lingua mi percorse su e ancora su' lungo la spina dorsale finché non mi avvolse a piene mani il seno.
" Che cerchi Monica ?...il paradiso o... me. "disse.
Io volevo ... volevo..
Sentimmo un rumore . Donato si voltò' prendendomi per un braccio e trascinandomi su una stanza poi prese i miei vestiti e mi disse di non far rumore.
Non respiravo. Chissà di chi era la casa.
Sentii bussare dopo qualche minuto e poi lui aprire la porta.
Qualcuno era entrato o più di uno . Mi ero rivestita in fretta e nascosta dietro al verso della porta nel caso fosse aperta.
Parlavano piano . Affinai l'udito e percepii queste parole: " ... lei è qui? Non sa' nulla vero? " poi qualcos'altro bisbigliato. Ora si' mi ero ficcata nei guai , me lo sentivo . Guardai la finestra , io da li' me ne dovevo uscire a tutti i costi, tanto ero a piano terra. Aprii gli scuri del tutto facendo più piano possibile e poi con una sedia scavalcai uscendo nel buio .
Mi misi accucciata dietro alle piante. Vidi due uomini e Donato che consegnava la valigetta che avevo visto. I due si allontanarono , io appena lui rientrò in casa mi misi a correre fuori dal viale dalla parte opposta.
Troppe cose strane, fidarmi , come potevo, mi aveva mentito su tutto , su tutto cazzo!
Dopo qualche centinaio di metri sentii un'auto avvicinarsi ....
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Il geko
Short StoryPassione esplosiva e dissacrante tra un uomo di fede in bilico e una donna che cerca salvezza . Accade per caso, un incontro tra i tanti e le loro vite si destreggeranno tra tentazioni , cadute e colpi di scena. 🔞🔞🔞 Solo per adulti .