Vizi vitali

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Tornata a casa anche mio marito si accorse che ero decisamente pensierosa. Per quanto tentassi di spostare l'attenzione, la pasta o era scotta o mi cadeva sempre qualcosa dalle mani spaccandosi in cento pezzi a terra e mio marito mi fissava .

" Ma che hai da qualche giorno? Problemi al lavoro o stai pensando troppo a me , mi sa' di sì eh ?" mi disse tra l'ironico e il pungente.

Non so' perché mi venne , ma dissi la cosa più sciocca che potesse uscirmi:

" Credo che dovrei tornare a messa. "

" Bene, ti sei ammattita del tutto! . E che è sta' novità? " : mi rispose prendendomi in giro.

Non facevamo sesso da almeno un anno  ( e sinceramente non era una grossa perdita visto che il massimo dello sforzo previsto erano pochi minuti e probabilmente non gli piacevo del resto) : lui preso dagli amici della briscola  , dalla politica , dal troppo caldo o dal troppo freddo , arrivato a sera toccava il cuscino e per fortuna mia , bonanotte al secchio. Io quindi appena lui prendeva sonno mi alzavo e me ne andavo nella stanza degli ospiti con la scusa che russava e in santa pace me la godevo.

" Ci sono corsi per fare volontariato e di cucina. Ho visto che alcune parrocchie li fanno gratuitamente."

La fantasia mi ha sempre aiutata e non so' esattamente da dove mi uscissero certe idee.. fatto sta' che funziono' come tampone del momento . Probabilmente pensava ad un altra delle mie trovate che non avrei portato a termine. Una volta mi ero inventata un corso di tango argentino , serata di prova . Avevo comprato pure la gonna nera a sirena e delle catenine da portare al ventre . Quella sera naturalmente il ballo non esisteva  , la gonna subì' una perquisizione molto accurata  e le catenine  , il tipo del momento , me le fece tintinnare per bene ben oltre i 10 minuti canonici.

Il sesso d'altronde non è detto che interessi a tutti gli uomini ne' che io sia altrettanto appetibile a tutti gli uomini, certo era che quella sua ritrosia che all'inizio trovavo invitante e stimolante, alla lunga mi aveva allontanata da lui sempre di più. Di lasciarlo c'avevo provato ma ...

Ma ora c'avevo solo un commensale in testa: Don Donato.

Accettai l'incontro al cimitero e senza ottenere un ok definitivo a quell'appuntamento  me ne stetti li' in macchina ad aspettare . 5/10/15 minuti di ritardo. Ok, mi ha snobbata pensai mentre ascoltavo un po'di radio un secondo prima di infilare la chiave per mettere in moto ed andarmene quando delle nocche mi batterono sul finestrino.

" Sai , ti stavo osservando da un po'... sali sulla mia auto, dobbiamo parlare."disse

Vestito di nero completamente con i suoi occhi blu' mare , mi stavo chiedendo se stessi per fare la cazzata del secolo.

Una volta salita nella sua auto mi mise la mano sulla coscia senza proferire parola. Sentivo il suo profumo, gli guardavo le mani grandi e ben curate , la camicia nera sbottonata e gli occhiali ora dai profili rossi scintillanti.

Spezzai il silenzio con un sospirone:" Nero...hai dovuto presenziare a qualche cerimonia ?"

Niente, non parlava.
Prosegui' la strada su un sentiero tra alte siepi e una casa ad un piano coperta dal glicine bianco apparve alla luce dei fari della nostra auto.

" Vieni. Qui staremo bene. " disse

Lo seguii  e una volta aperta la porta vidi un salotto in pelle bianca, c'erano grandi quadri alle pareti, una piccola libreria e una valigetta in pelle sopra ad un tavolino di cristallo.

" Non hai avuto paura, magari ora ne hai ma ti assicuro che non farai nulla di ciò che vedrò non sia di tuo gradimento. Qui hai me , al di fuori di qui se scegli me nessuno dovrà sapere di noi e ci faremo del bene.
Scegli Monica: pillola rossa fine della storia... pillola blu..."

Mi sbottonai i jeans lentamente guardandolo dritto negli occhi . Quella sera dopo la doccia avevo scelto il mio intimo per l'occasione: perizoma in pizzo : blu' .

Ero Alice , una pazza bella e buona ma fissavo i suoi occhi e non c'erano altri luoghi dove volevo essere in quell'istante.

Donato si avvicinò e mi prese i capelli tirandomeli in giù lentamente perché io mi protraessi verso la sua bocca. Mai e poi mai avevo permesso ad alcuno di farlo. Ne' i capelli tirati, ne' ... il bacio

Era chiaro che se volevo lui avrei dovuto cedere ..me .

" Si chiama fede Monica. Ti fidi di me? "

( to be continued..)

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