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" Io sono appostato a pochi metri da voi e sentirò tutto ciò che vi dite. Se è lui è spacciato. Fallo parlare , usa tutti i metodi che ti vengono ma fallo parlare.A lui poi ci penso io."
Torre era l'unica mia terra ferma. Il coltello mi toccava il fianco ed era la mia salvezza e la mia croce. Avevo pensato a quanto sangue avrebbe potuto far uscire a quanto sarei stata meglio dopo. Mi guardai allo specchietto retrovisore: non mi riconoscevo con quelle occhiaie . Misi del correttore e provai a sorridere. Vidi lo stesso sorriso di quel verme con la barba mentre mi fotteva . I miei occhi divennero neri come la pece ma riprovai a sorridere. Non doveva accorgersi di niente. Uno... due... TRE.

Toc toc...

Donato mi busso' sul finestrino. Aprii la portiera allungandomi e lo feci salire nella mia auto.

" Ciao! Finalmente, ti stavo aspettando." dissi.

Se era uno di loro c'era un solo metodo per farlo parlare: fargli vedere ciò per cui perdevano la testa: il peccato .  Redimere le povere anime disperse? Eccola servita in un piatto d'argento, povera , indifesa e sparuta agnellina .

" Come ti senti Monica?Non sapevo se mi volessi più vedere, quello che ti è successo è terrib..."

"Ssshh! Non voglio parlare di quello, tanto non ricordo e non mi interessa di ricordare. Ma c'è una cosa che non mi si è tolta .. e sei tu e il modo in cui mi sono sentita con te.."

Avevo il mio coltello, avevo il mio amico. Volevo uscisse allo scoperto , questo volevo.

C'era un accordo con Torre: sarebbe intervenuto solo se avessi detto il suo nome.

" ... fa' caldo non trovi..? " dissi toccandomi il collo e sbottonando i primi tre bottoncini della camicetta .

" Che ti prende Monica? "

" Mi prende che mi eccitano le divise e non ne so' il motivo. E tu... tu... anche se non lo sei più... beh, io ti ho sentito quella sera quando mi stavi dietro.... Il mio ex prete..."

Non so' cosa vedesse in me ma ero determinata , incazzata e fottutamente porca, si', coercitivamente indecente.

" Mi vuoi Donato? Se non tu chi altri può spegnermi la sete?.." sbottonai uno .. dopo uno... i bottoncini della mia camicetta rimanendo in reggiseno  e poi scostandolo stringendomi il capezzolo.

" Leccami Donato...sogno sesso... sogno uomini... voglio cose che non mi riesco a spiegare ma ... mi mancano .."

"  Non fare così Monica... non far..."disse...
... mentre gli toccavo il sesso sopra i suoi vestiti.

" Mi sento ..s... porca e voglio che mi pulisci...."

Immaginavo il mio coltello tra le mani mentre sgozzavo quei luridi bastardi ma niente usciva dalle mie parole e i miei modi da gatta in calore.
" Faccio sogni strani e mi piacciono Donato... mi piacciono..."

" STAI LONTANA DA ME.

Credi che sia uno di loro , ancora una volta?? Non sei tu questa ! "

" Voglio che mi scopi Donato , niente di più."

Lo sentivo attratto dalle mie parole , lo vedevo vacillare .

Si avvicinò come la prima volta in auto per baciarmi, un guizzo prendendomi il viso e le guance con entrambi le mani mentre le mie si avvinghiavano al coltello sotto i miei slip. Ne stringevo forte il manico ero pronta per ... per...

" Tu hai bisogno d'amore e di quello dato per bene. Non ho mai mangiato carne già macellata da altri."

Mollai la presa del coltello e gli stavo per mollare una sberla sonora ma il mio braccio fu' preso al volo.

" Non mi incanti e l'unica cosa che ti salva dal prenderne uno sonoro è che ti stai difendendo da loro. Vai a casa . Torna da tuo marito. Di lui ti fidi vero ? E invece dovresti starci attenta."

Scese dalla mia macchina sbattendo la portiera.

" Mi piaci cazzo stupida donna! "

Svuotata. Torre appena se ne andò' venne in auto e scoppiai a piangere.

" Stai tranquilla, lo faccio secco"

" Non voglio , voglio quelli !! E stana mio marito cazzo!!"

Le lacrime sgorgavano mentre prendevo il mio coltello infilzandolo nella portiera.

" Se c'entra mio marito questo glielo ficco in gola! "

Avevo ragione, avevo torto? Chi era solo vittima, chi solo colpevole. Mi stavo perdendo o forse lo ero sempre stata? Ma era Donato che avevo perso e con lui quel poco d'amore che mi sembrava d'aver ricevuto e dato seppur sbagliato o a pezzi. Per tutti ero stata un mezzo , molti altri lo erano stati nelle mie mani, e questo era il prezzo o meglio il baratto: l'anima. E me la sentivo staccata, scesa negli inferi e non vedevo  più dove fosse il mio cielo...

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