Il comando.

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Da li', con la suola che mi comprimeva la guancia al gelido cotto marrone del pavimento vidi quel frate accucciarsi accanto a me per scostarmi i capelli .
Vedevo le unghie ingiallite e spesse  dei piedi e anche se ancora esposta e nuda rabbrividivo al pensiero di rivivere nuovamente tutto ma questa volta coscientemente .
Quella specie di marito che avevo nel frattempo dette uno spago affinché mi si legassero i polsi sulla schiena e venni rialzata di peso .

" Non sei completamente nuda Rossana. Provvederemo noi ." disse il frate .
All'angolo alla stanza ancora una volta mio marito mi puntò una fonte di luce forte addosso mentre riprendeva con la videocamera con ghigno soddisfatto.

Il "padrone" di casa mi teneva ferma mentre mi ficcava una palla in bocca tenuta da un elastico . Mi divincolavo ma nonostante provassi a far la pazza l'intento andò' a buon fine a forza col premermi il collo con i pollici. Il frate incappucciato prese delle forbici lunghe da un cassetto e sentii il freddo delle fauci di metallo tagliare in due morsi secchi l'ultimo briciolo di tessuto che mi rimaneva addosso alla pelle. I miei seni pieni sgusciarono dalle garze nascoste sotto la fascia .
.. Loro e il mio piccolo neo marrone a forma di cuore vicino al capezzolo destro.
Mio marito mi guardava dall' abbiettivo inclinando la testa  sorpreso , poi d'un botto lanciò la fotocamera lungo il tavolo nervosamente e mi venne incontro scostando d'impeto  il frate ; fulmineo afferrandomi i capelli della parrucca e togliendomela del tutto.

" Tu??!! Monica! "

Sotto , una cuffia in rete teneva la mia vera natura bionda imbrigliata.

" Che cazzo ci fai qui?!! Che cazzo ci fai QUI??!!"
Cominciò a camminare nervosamente in cerchio davanti a me con le mani tra i capelli ripetendo : .."No!! ...no!! NOOO!! Merda!! "

" Che ti prende ??! disse quello che mi teneva ferma.

" Mia moglie. Questa cazzo e' mia moglie Monica  !!Brutta stronza, mi volevi fregare eh?! Non t'e' bastato eh, stupida puttana!! Ne volevi ancora stupida eh?!! Non ne caveremo un centesimo da sta stronza! E tu... tu ... ci volevi uccidere ha-ha-ha-ha!!"

Iracondo, pazzo dagli occhi piccoli piccoli fatti di schegge d'odio mi stava a pochi centimetri dalla palla che avevo in bocca e sentivo la sua saliva che mi bagnava dalle sue urla concitate.

Poi si mise fermo di schiena con le mani sui fianchi e voltandosi stabili' la mia sentenza indicandomi con l'indice puntato:
" Fatene quello che volete poi sotterratela."

Sotto shock . Non sentivo più il mio corpo. Non sentivo. Nulla. Più nulla. Io ero come in alto ad osservare tutti noi come se la mia anima si fosse staccata. Non sentivo le corde sulle braccia, ne' l'impossibilità di urlare . Quell'uomo che conoscevo da anni ora perfettamente indecifrabile ai miei occhi mi lasciava li' mentre il frate si alzava del tutto quella specie di cappuccio e si palesava per la prima volta in faccia.
Occhi scuri come la pece, viso rugoso e abbronzato e naso aquilino :

" Morirai alla pari donna. Butterai fuori ogni goccia di ribellione e ti eleverai verso il cielo e tornerai alla terra pulita. "

L'altro uomo mi ributto' a terra per poi avvicinarsi al mio orecchio  con il suo peso addosso al mio e mi sussurrò:
" Ci divertiremo e ci allieterai prima di finire all'altro mondo.

[[ Quando non hai più nulla da perdere e quando il fondo l'hai toccato, come gli animali,  avviene un sussulto di sopravvivenza .  Un battito d'ali . Da li' io ne sarei uscita viva, lo sentivo . Viva. Ogni mia cellula nascosta si mise  in moto , l'empatia ragionata per gli uomini più folli che avevo conosciuto, il sesto senso per intuire ogni discrepanza potesse metterli uno contro l'altro per uscirne vincente . Viva come la vendetta. ]]

Non ve ne era uno di quei 3 nemmeno uno che fosse sano di mente. Non uno. Ma io avevo qualcosa che interessava a tutti loro: il sesso. Guardai il mio coltello a serramanico caduto a terra , non potevo parlare ma qualcosa di me parlava uguale : i miei occhi .
E lo guardai quel pezzo di frate dopo che quella specie di marito che avevo mi lasciava sola con loro.
" Che hai da guardare donna? Prepara la ruota fratello per dopo. Ora ti purifichiamo per il passaggio."

Scostò il volto di lato, prese un accendino da  un mobile celato da un velo di stoffa e prese due candelabri . Accese tutti e 7 i bracci  Lentamente e come fosse un rito recitava  frasi in latino. Poi spense le altre luci nella stanza . La flebile fiamma delle candele ora attorno ballava sulle pareti mentre non gli staccavo gli occhi di dosso. Mi si avvicinò mentre l'altro mi teneva ferma la testa con la presa sul mio collo . Una.. due... tre gocce di cera bollente caddero sul mio seno bruciandomi la pelle.Non scostai mai lo sguardo . Volevo capisse che non mi avrebbe piegata. Certi Dom si eccitano con la paura tangibile suscitata alle loro sottomesse.
Mi concentrai e ... mi pisciai sotto .
La pipì dapprima fuoriuscita di getto verso il frate poi rimpiccioliva il raggio bagnandomi le gambe e lasciando un piccolo specchio giallo a terra.
Mai scostato lo sguardo da lui. Io possedevo ciò che cercava : la mia sottomissione ed essa stava allacciando le basi della sua verso di me.
Interdetto , gli brillavano gli occhi nel vedere la mia pipì a terra.
Anche la presa sul mio collo si allentò quasi contemporaneamente.
Avevo trovato qualcosa che ancora non avevano provato. Stavo stabilendo le basi per una specie di collaborazione. Frati o non erano uomini. Io potevo rendere quel momento il migliore o il peggiore se mi lasciavano fare anche solo un po' , se anche solo un po' lasciavano comandare il caos su quel loro mondo di regole già stabilite.

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