Capitolo 21: Tocco

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Brittany

Una volta essere rimasta a galla, totalmente in silenzio con il ragazzo, i miei tormenti ebbero la meglio.

Perché stavamo zitti? Perché nessuno dei due non fiatava?

E cosa potevo dirgli per chiacchierare?

E se non volesse stare con me in quel momento? E se avesse preferito essere altrove?

Che potevo fare? Che potevo dire?

Sentii l'acqua muoversi lentamente, capendo che il ragazzo si stesse avvicinando a me.

Rimasi con gli occhi chiusi, aspettando che facesse lui il primo passo.

Nonostante quello che avevo detto quel pomeriggio, avrei tanto voluto fare sesso.

O come lo chiama lui: fare l'amore.

Per me era più difficile chiamarlo in quel modo, in realtà.

Non lo so, lo faceva sembrare importante.

Non che non lo fosse, certo. Eppure.

Sentii il ragazzo mettere una mano sul volto, scendendo piano su tutto il corpo.

"Eddie." Dissi, rimettendomi davanti a lui.

"Voglio solo farti eccitare un po'. Hai detto che non dobbiamo fare nulla, rispetto la tua decisione."

"Stronzetto. Non c'è bisogno di farmi eccitare, lo sono già." Battei, avvicinandomi a lui.

"Non eravamo qui per goderci il momento da amici?"

"Io e te non potremo mai essere solo amici, Eddie. Pensavo lo sapessi."

"Beh, l'essere amici è uscito dalla tua bocca, non la mia." Disse, alzando le spalle al cielo.

Chiusi le gambe poco prima del suo sedere, scendendo la mano lentamente sul suo petto tatuato.

Quel ragazzo era una benedizione, in tutti i sensi della parole.

"Brittany..." Disse, una volta aver sentito la mano entrare nel suo boxer.

"Shh-" Avvicinò rapidamente i volti, guardandomi attentamente la bocca.

Io feci la stessa cosa, notando come stesse spaccando il labbro inferiore con i denti.

"Goditi il momento." Gli sussurrai ansimando un poco.

"Gesù santissimo." Sentii dire.

Scesi le mie labbra bagnate su tutto il collo, sentendolo anche bello teso dato che aveva alzato la testa.

Sorrisi alla reazione, incominciando ad andare più veloce.

La mano strinse forte il mio sedere, avvicinandolo a sé.

Prese il braccio, facendomi cenno di essere ancora più rapida.

Feci come mi consigliò, sentendo la sua mano chiudere con forza il mio braccio.

"Eddie, tesoro. Mi stai frantumando il braccio." Gli dissi.

Il contatto si alleggerì, bloccandomi.

"Scusami. Non volevo. Ti prego, mi dispiace. Sul serio."

I nostri sguardi si incrociarono, al ché lo baciai con un sorriso stampato in volto.

Era esattamente quello che mi ci voleva.

"Non mi importa, Didi."

"Mi dispiace tanto. Ti lascerò il livido lì, e non voglio. Non so come rimediare."

𝒯𝒽𝑒 𝒲𝒶𝓎 𝐻𝑒 𝑀𝒶𝓀𝑒𝓈 𝑀𝑒 𝐹𝑒𝑒𝓁 𝟤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora