Capitolo 27: Imperfetto

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Steve

Robin mi scosse delicatamente in modo da svegliarmi.

Non so da quanto tempo ero lì, e neanche quando mi sono addormentato.

E per me fu anche strano sapere di esser riuscito a dormire.

La maggior parte delle volte non ce la faccio quando sono tormentato dai pensieri.

Proprio come l'altra sera, quando ero ubriaco.

"Steve, che è successo? Perché sei qui?" Mi chiese, sedendosi a gambe incrociate di fronte a me.

Il dolore di ieri sera era ancora ben trafitto dentro.

"Io e Brittany abbiamo litigato. Sono andato via di casa. Mi sa che torno dalla mia famiglia."

"Che non c'è mai? Dai non fare il coglione, torna da lei."

"Ho bisogno di dimenticarla, Rob. E non posso farlo se vivo con lei. Lei è tornata con Eddie."

"E che ti aspettavi? Sapevamo quello che provassero l'uno per l'altro. E alcune volte anche tu quando eri in sovrappensiero lo dicevi, aggiungendo anche "Eddie sarebbe molto meglio se l'avesse al suo fianco." O mi sbaglio?"

"No. Non ti sbagli. è solo che volevo essere la sua prima scelta. Volevo essere il motivo per cui si sveglia al mattino, o per cui va a dormire tranquilla la sera. Non so. Volevo che con me si sentisse bene, felice."

La biondina si avvicinò a me abbracciandomi, e rivolsi la testa sulla spalla incominciando a piangere silenziosamente.

"L'ho baciata, ieri. Nonostante mi avesse detto che era con Eddie. Cioè, in realtà è rimasta molto vaga, però sai"

"Perché l'hai baciata? Non potevi incazzarti e basta come i soliti ragazzi?"

"Sì, lo so. Ma volevo avere la certezza che non mi amasse veramente, o che per lei non valevo niente."

"E allora? Che ti ha detto?"

Appoggiò la schiena ai piedi del letto, lasciando le gambe incrociarsi proprio come le mie.

Vide asciugarmi le lacrime e mi strinse forte la mano.

"Ha detto che non è così. Che mi ama, ma non quanto ama lui. E che per lei valgo moltissimo, dovrei saperlo. Bla, bla, bla."

"Mi dispiace tantissimo, Steve. Davvero." Le sorrisi falsamente, ri-appoggiando la testa alla spalla.

Incominciò ad accarezzarmi il dorso della mano continuando a fissare il vuoto.

"Cosa hai intenzione di fare, quindi? Tornare veramente a casa?"

"I miei non mi faranno più rientrare dopo quello che è successo. Troverò un posto dove stare. Magari chiederò a Dustin."

"Puoi dormire per un po' qui, se vuoi. Mia sorella non è qui."

"Tua sorella? Tu hai una sorella? Sul serio? Perché non ne ho mai saputo nulla?"

La ragazza incominciò a ridere a crepapelle, ed io con lei.

"è un po' più grande di me, va al college. Per questo dorme nel dormitorio."

"Uh. é simile a te?"

"Sì, abbastanza."

"Ed è etero?" Chiesi, con un ghigno in volto.

"Fidanzata, a tuo discapito. Praticamente da quanto ne ho ricordo è fidanzata. Il tipo è uno stronzetto, ma niente male."

Sbuffai, indicando un "no" con la testa.

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