Capitolo 31: "Ti amo"

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Brittany

Mi svegliai per il suono assordante di quella stronza della sveglia.

Mi girai, notando il ragazzo dormire.

Aveva la bocca spalancata e i capelli confusi sulla faccia.

Era divertente, ma stupendo.

"Piccolo, dobbiamo alzarci, abbiamo scuola."

Il ragazzo aprì gli occhi e mi tirò sul suo corpo, ridendo.

"Eri sveglio!"

"Sì, aspettavo solo che ti svegliassi, ci hai messo un po', ma ce l'hai fatta!"

Aveva un sorriso bellissimo sul volto. Un sorriso molto contagioso.

Era felice. Ed era evidente. Mi piaceva vederlo in quello stato.

Se lo meritava.

"Buongiorno bellissima." Disse, stampandomi un bacio sulle labbra.

"Buongiorno amore." Battei io.

Mi alzai poco dopo, ma il ragazzo mi tirò a sé e mi prese in braccio.

Mi attaccai al suo petto poggiando la testa sulla spalla, baciandogli e mordendogli la clavicola.

"Stronza!" Urlò, prima di lasciarmi a peso morto su una delle sedie del soggiorno.

Il ragazzo si mise in cucina, preparando la colazione.

Al ché mi alzai dalla sedia e lo raggiunsi.

Cinsi la sua piccolissima pancetta con le braccia, chiudendole poi incrociando le dita.

Gli baciai la schiena perfetta, sentendolo rabbrividire.

"Smettila se non vuoi far bruciare le uova."

"Uh, già eccitato?"

"Da quando il mio cazzo si è incastrato nel tuo culo."

"Complimenti per la sincerità." Gli dissi, dopo aver morso anche la schiena.

"Porca troia Bri!" Sentii dire.

Mise i piatti a tavola, uno di fronte all'altro.

"Buon appetito piccolo tesoro." Disse alzando il bicchiere con il succo d'arancia.

"A te. Hai appena unito due dei soprannomi?"

"si, non ti piace?"

"Bello. Sì, mi piace tanto."

Facemmo scontrare i nostri bicchieri ed incominciai a bere il caffè.

"Mio dio quanto mi ci voleva il caffè."

"Immagino."

Continuammo a mangiare con calma, parlando di qualche cazzata, scuola o meno, poi ci andammo a preparare.

Facemmo la doccia insieme, e perdemmo la maggior parte del tempo lì.

Avevo messo di proposito la sveglia presto.

Perché sapevo che avremmo fatto ritardo, se non l'avessi fatto.

Vidi il ragazzo mettersi il profumo e andare via, al ché feci lo stesso.

Quanto cazzo era buono quel profumo.

Non mi aveva ancora visto di nuovo vestita da cheerleader.

Volevo che fosse una sorpresa.

Dato che era l'ultimo anno, e avevo bisogno di crediti, avevo deciso di ricominciare.

Anche per commemorare il ricordo di Chrissy.

𝒯𝒽𝑒 𝒲𝒶𝓎 𝐻𝑒 𝑀𝒶𝓀𝑒𝓈 𝑀𝑒 𝐹𝑒𝑒𝓁 𝟤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora