Capitolo 38: Chiusura

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Brittany

Io e Max ci dividemmo in un bivio, dove lei voltò a sinistra ed io a destra.

Dopo quello che avevo scoperto avevo bisogno di parlare con lui.

Erano ancora le venti, quindi avevo ancora due ore, e potevo trovarlo.

Di fatti, lo vidi parlare con la biondina. Erano i soliti amici.

Lo vedevo sorridere, e sorrisi anche io.

Non vedevo Steve da tre giorni ormai. E mi mancava.

Mi mancava la sua voce, il suo profumo, i suoi abbracci, le sue coccole e i suoi baci (amichevoli).

Mi mancava fumare le canne insieme. Mi mancava vederlo spensierato in quel modo.

Mi mancava pranzare insieme, vedere un film, chiedergli dei consigli.

Mi mancava ridere con lui.

Mi mancava dividerci i servizi, ma in realtà aiutarlo in metà di essi, perché non ne era molto capace.

Mi mancava appoggiarmi alla sua spalla e addormentarmi mentre mi raccontava della sua vita.

Mi mancava mio fratello.

E se era andato tutto a puttane è stato solo per colpa mia.

Potevo essere più delicata, magari. Ed evitare di mettermi subito dopo con Eddie.

O magari potevo evitare di dirglielo. Lasciar stare Eddie.

Perché, effettivamente, Steve mi meritava molto più di Eddie.

Fin quando, però, non mi ha mentito anche lui.

Ma per una volta avevo bisogno di mettere me stessa al primo posto.

Ma soprattutto, perché tutti mi mentivano?

Perché per una fottuta volta non potevano essere sinceri?

Dirmi le cose come stanno, senza inventare scuse.

Mi bastava sapere quello. Solo e solamente quello.

Con la verità sarebbe cambiato tutto. Tra me ed Eddie, o tra me e Steve.

E invece no. Mi mentivano.

Cosa che, molto probabilmente, avrei fatto con Eddie in questa situazione.

é una cosa molto contraddittoria, lo so. Ma avevo paura.

In quel momento stavo tremando. Ci stavo per rimanere stecchita lì, mummificata.

Se si potesse morire di paura, allora stavo morendo seduta stante.

Il cuore batteva forte in gola, tutto il mio apparato digerente si era aggrovigliato, non capivo molto.

Avevo il terrore che Steve non volesse vedermi, che mi avrebbe cacciato.

Ma non era importante, lui meritava di sapere quello che stesse succedendo.

Spalancai la porta, entrando nel negozio.

Il loro discorso fu interrotto non appena mi videro entrare.

"Porca troia." Sentii sussurrare da Robin.

"Ciao." Disse Steve.

Il suo modo di guardarmi non era cambiato.

E sotto un certo aspetto potevo esserne contenta.

Le pupille gli luccicavano, e le labbra si erano schiuse in un sorriso.

𝒯𝒽𝑒 𝒲𝒶𝓎 𝐻𝑒 𝑀𝒶𝓀𝑒𝓈 𝑀𝑒 𝐹𝑒𝑒𝓁 𝟤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora