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22. real jobs

"L'ho fatto!"

Louis apre lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre contro la luce del sole che filtra attraverso la sua finestra di cui Harry ha appena aperto le tende in modo aggressivo.

"Hai fatto cosa esattamente?" Dice con una voce roca mattutina e involontariamente inizia a sorridere quando vede il sorriso raggiante di Harry mentre si trascina sul letto, indicando il vassoio seduto sul materasso. Pancakes e succo d'arancia.

Louis chiude gli occhi e ricade contro il materasso. È così frustato che non è nemmeno più divertente.

"Grazie piccolo," borbotta e spinge un bacio sulle labbra di Harry che è un po' difficile dato che sta sorridendo così ampiamente.

"Mangiamo." dice Harry quando si allontana, afferrando i due piatti dal vassoio e porgendone uno a Louis. "Vuoi guardare-"

"Noah e Allie che si innamorano per la terza volta questa settimana?" Louis lo interrompe. "Sì, perché no."

Harry fa il broncio carino. "Stavo per dire Love actually."

Ah. L'altra. Vedi, Harry ha circa quattro ossessioni. La moda, il cazzo di Louis, Le pagine della nostra vita e Love Actually.

E Louis li ama, alcuni più di altri ma comunque li ama tutti. Può guardare Love Actually, perché Harry è così carino ed è anche molto nudo in questo momento.

Il fatto che abbiano visitato la tomba di sua madre è stato due settimane fa, Harry è rimasto praticamente al fianco di Louis ogni secondo da allora. Gli dà i baci più casuali, quando lavorano, quando cucina per lui e quando fanno la doccia o si addormentano. Cerca di portare a letto la colazione a Louis ogni giorno, ma Louis si sveglia sempre. Oggi è il primo giorno in cui non l'ha fatto e Harry ne è un po' troppo orgoglioso.

Appoggia il laptop di Louis sulle loro gambe e apre Netflix, sistemandosi contro il fianco di Louis, rannicchiandosi sotto la coperta calda mentre il film inizia a girare.

Mangiano e si coccolano, finché Louis non prende il telefono sul comodino per controllare l'ora. "E' quasi l'una, piccolo. Dobbiamo andare al lavoro."

"Non voglio lavorare oggi." Harry borbotta nel suo petto da dove si è messo a suo agio. Su Louis. Letteralmente sul suo corpo. Lo sta usando come cuscino. Louis si lamenta? Ovviamente no.

"Voglio restare qui e scopare." Per essere persuasivo, trascina lentamente la mano sul petto nudo di Louis verso i pantaloni della tuta. Ma, anche se Harry è bello da morire e il suo tocco continua a mandare cascate di fuoco sulla pelle di Louis, è riuscito a costruire un certo autocontrollo nel tempo. Quindi Louis ride e afferra il polso di Harry per rimuovere la sua mano vagante dagli addominali.

"Va tutto bene. Non devi andare al lavoro, nessuno comprerà niente comunque." Lo stuzzica e l'espressione pigra di Harry va a farsi fottere immediatamente, la sua bocca aperta in modo offeso.

"Heeeeeey." Si tira fuori, corrugando le sopracciglia, anche se sa chiaramente che Louis sta solo scherzando. "Vaffanculo. Ti odio." Indica con indice accusativo nella faccia ridente di Louis. "Vedi se verrò a letto con te presto."

"Haaazzzz." Louis ride, prendendo il viso di Harry tra le mani, anche se lo gira dall'altra parte nel tentativo di chiarire le sue parole. "Dai, sto solo scopando con te."

Harry incrocia le braccia davanti al petto.

"Piccolo." Louis borbotta, premendo un bacio sulla spalla di Harry. "Piccolo." Dice di nuovo, ripetendo la parola dopo ogni bacio che usa per risalire il collo di Harry fino alla sua mascella. Sorride loro non appena sente Harry rabbrividire dal punto in cui si è ancora girato a malincuore per comportarsi in modo imbronciato. "Mi dai un bacio?"