10. la paura

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Era passato il fine settimana e Simone di rifiutava di andare a scuola perché voleva passare più tempo in ospedale con Manuel, la suo padre non acconsentì.
"Simone non sappiamo Manuel quando si sveglierà di porterà anche svegliare tra un mese e tu non puoi perdere un mese di scuola" si lamentò Dante
"E io voglio esserci quando si sveglia non voglio vederlo dopo scuola,ma subito e poi magari si sveglia in questi giorni" replicò Simone
"É fuori discussione Simone, tu ora vai a scuola" ordinò il padre
Visto che non aveva tutta sta voglia di litigare Simone decise di accontentare il padre.
Iniziarono con l'ora di italiano
"Ragazzi oggi tema, la traccia é la vostra più grande paura, ora come ora siete in una fase difficile da affrontare e come tutti avete paure diverse o alcune in comune"
Tutti si misero a lavorare sul proprio tema, ma Simone non riusciva a togliere gli occhi dal banco affianco al suo, quello di Manuel.
Dopo un tempo che neanche Simone sapeva spiegare quanto tempo era passato si avvicina la prof.
"Che c'è Simone non hai neanche scritto nome e cognome"
Simone pensò che la prof non sapeva nulla su di Manuel
"É difficile da spiegare prof, troppo difficile per la situazione in cui sono ora" il suo viso era tagliato dalle lacrime
"Quando parliamo di paure sono sempre difficili da spiegare" rispose la prof e se ne ritornò alla cattedra.
Dopo un po' Simone decise che forse questo tema gli avrebbe fatto bene, tipo un sfogo e allora iniziò a scrivere

La mia paura é quella di perdere le persone che amo.
Questa paura c'è l'ho da un po', ma si é manifestata solo sabato mattina.
Quando mi hanno chiamato dal telefono del mio ragazzo, Manuel, e mi hanno detto che é stato picchiato e che adesso si trova in coma e con molta probabilità si sveglia si, ma senza memoria.
Da quella telefonata il mondo mi é crollato addosso, ho affrontato le prime tre ore dopo la chiamata da solo poi sono ritornato a casa e la cosa più butta é quando ti metti a pensare.
Là,sul mio letto, mi sono dato la colpa di tutto se solo l'avessi fermato la sera prima non sarebbe successo niente, se l'avessi fermato adesso sarebbe qui a scrivere anche lui le sue paure, se solo l'avessi fermato...una parte di me non sarebbe morta come lo é adesso senza Manuel.
É stato bastonato e poi buttato come un sacco di immondizia in un campo di un povero uomo anziano.
La cosa che mi ha distrutto ti più in tutto ciò è che lui non si ricorderà di noi appena si svolgerà non si ricorderà dei momenti che abbiamo passato insieme, delle liti, delle prese in giro, dei sorrisi, di me...
E se si dovesse ricordare solo quando non eravamo neanche amici, a inizio anno manco lo sopportavo ed era un sentimento reciproco.
Ecco ad oggi é questo che mi spaventa di più,la persona che amo non si ricordi di me e come se ti mancasse il fiato.
E per di più la madre mi prende pure per l'atto visto che quando vado da lui gli parlo, lei dice che noni può sentire ma alcune persone in coma posso sentire, almeno spero che sia il caso di Manuel se no sarei veramente un pazzo che parola con una persona che non lo può ascoltare e anche rispondere.
E come se ti mancasse un pezzo della tua anima e come se quando l'avessero picchiato avessero messo in ginocchio pure te ha provare lo stesso sentimento.
Io non volevo venire oggi perché se in caso Manuel si svegliasse io sarei qui e non potrei correre subito da lui, ma non avevo molta voglia di discutere e quindi ho ceduto.
Penso che sia una delle peggiori paure.
Simone consegnò e si sedette, gli spettava una giornata molto impegnativa.
La lezione di suo padre:"che cos'è l'amore?"

Spazio d'autore
Se voi foste la prof si italiano quanto mettereste a Simone?
Volte che ci faccio un capitolo con la lezione di Dante?

due persone e una sola anima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora