A scuola Manuel cercava Simone e Simone era costretto a stargli lontano
"Dai Simò pe' na cosa così non ci parliamo neanche"
"Una cosa cosi? Manuel cazzo stai per diventare padre"
"Non si sa ancora se è mio o se è Alice che è una bugiarda"
"Va be' ripeto tanto è domani il parto no? Chiamami e dimmi l'esito"
"E dopo?" Chiese Manuel quando Simone era più lontano
"E dopo si vedrà" rispose Simone senza neanche voltarsi, questo non era lui e gli faceva male anche a lui comportarsi così, ma lo doveva fare un po' per orgoglio.
Manuel si avvicinò a Simone "Mi ami lo stesso, ve?"
"No non gli devi rispondere Simone" diceva la sua testa
"Diglielo che sei fottutamente innamorato di lui" gli diceva il cuore,aveva sempre seguito il cuore e se ora era arrivato il momento di seguire la testa?
Non gli rispose.
Il giorno dopo Manuel è arrivato in camera di Simone tutto contento "Simo oggi è il gran giorno faremo pace"
Lui non rispose, non sapeva cosa rispondere.
Manuel non riusciva a capire quel comportamento e se per questo cosa di Alice Simone non lo amasse più, no no non ci poteva pensare solo il pensiero lo faceva diventare tristissimo.
Manuel saltò la scuola così se Alice lo chiamava poteva correre in ospedale per poi chiamare Simone e dirgli l'esito.
Alle 9:40 lo chiamò Alice "ho rotto le acque, adesso sono in travaglio"
"Ok arrivo subito" l'intenzione di Manuel non era di star vicino ad Alice mentre partorisce, ma andava li sono per l'esito finale.
Arrivò in 10 minuti in ospedale, ma rimase fuori aspettando che la madre di Alice lo venga a chiamare, solo che dopo 5 minuti si era già stancato ed entrò.
Lo mandarono al piano dove stava per partorire e Alice stava giusto andando in sala parto " ti prego vieni con me in sala, ti prego sei tu che mi dai la forza di spingere e di mettere alla luce tuo figlio"
"No, hai solo usato e se sto figlio sarà mio è colpa tua e colpa dal tuo sfruttamento" gli disse Manuel sembrava che non provava nessun tipo di emozione, ma invece provava eccome qualcosa.
"Sei ingiusto" gli disse Alice
Non entrò in sala parto e alle 11:00 vide il bambino uscire, non assomigliava per niente a lui, ma Chiese all'ostetrica "quando potrò fare il test nel DNA?"
"Non oggi sicuro se vuole domani"
Cosa aveva saltato scuola, era rimasto lì 2ore per cosa? Per sentirsi dire che deve ritornare domani.
"E no io avrei un urgenza quindi se lo possiamo fare oggi è meglio"
"Le ho appena detto che non si può fare oggi" disse l'ostetrica con aria scocciata
"Si goda il suo bambino finché può" continuò lei
"No io devo sapere se sono il padre, non ha capito"
Ma l'ostetrica non rispose e se ne andò e poi Manuel vide Alice che veniva trasferita in un altra stanza.
"Hai visto quanto è bello assomiglia tantissimo a te"
"Davvero a me non sembra" disse Manuel molto spontaneo
"Va bho io me ne vado tanto non mi possono dare l'esito oggi" continuò
"No dai rimani con me" gli prese la mano
"Devo andare però passo domani" rispose lui togliendo subito la mano.
Ritornato a casa triste "che succede?" chies Virginia
"Non posso fare il test del DNA subito devo aspettare domani" rispose Manuel
"E perché no?" Chiese Virginia
"Non lo so, non me l'hanno detto"
Se ne andò in camera e quando ritornò a casa Simone lo cerco lui.
Entrò subito in camera di Manuel "allora perché non mi hai chiamato?" Chiese
"Non l'ho fatto" rispose Manuel
"E perché hai cambiato idea e hai deciso di stare con lei anche senza sapere se è figlio tuo o no?"
"No non è così" rispose Manuel, ma Simone lo interruppe
"Come no"
"Mi fai parlare?!"
"Parla"
"No non me lo'hanno fatto fare e se ti chiesi perché non te lo so dire anche io perché semplicemente ho chiesto mi hanno detto di no ho cercato di capire perchè e la loro risposta è stato provi domani"
"E io ci devo credere?" Chiese Simone
"Fai come vuoi ti ho detto lo verità poi se tu ci credi o men, ma ti ho detto la verità"
"Ve bene ti credo che ne dici se domani andiamo insieme?"
Cosa Simone Balestra proprio lui che non gli ha voluto parlare per tre giorni mo sta ritirano le armi
"Va bene" rispose
La notte però ancora una volta Simone aveva messo in discussione le parole di Manuel e per togliersi quella sensazione usci con il motorino, e la stessa notte Manuel senti i cestini dell'
immondizia cadere si affaciò e vide Simone steso a terra, corse chiamò sua madre e Dante "Simone si è schiantato qua, svegliatevi"
"Cosa stai dicendo Manuel?" Chiese Anita
"Ma muoviti e scenti" gli rispose
Lui scese di corsa e vide Simone sull'asfalto inerme e sanguinante, non era morto respirava ancora a fatica il suo cuore era debole, ma batteva.
Proprio nel momento in cui Manuel si abbassò su Simone a piangere arrivo Anita "che succede?" Chiese
"Ma chiama un ambulanza"
Dopo che Simone fu ricoverato in ospedale non si sapeva più cosa pensare, Manuel sapeva una cosa Simone era a rischio.
"Ma perché Simo perché ora che si stavano aggiustando le cose perché, perché Simo?" Continuava a pensare Manuel " e se fosse anche colpa mia con la storia di Alice e tutto il resto, no non ci posso credere perché proprio Simone" mentre Manuel si torturava la testa Anita gli era accanto e Dante sperava di non ricevere la stessa cosa che aveva vissuto con Jacopo un po' di anni fa.
Dopo tre ore che erano la gli dissero che Simone era in coma e non sapevano quando si sarebbe svegliato.
Ma rimasero la tutti con lo stesso pensiero, quando si risveglierà Simone?
Manuel pensava che fosse anche colpa sua, Dante pensava che fosse colpa sua perché c'era poco nella vita di suo figlio e perché non gli aveva detto tutto su Jacopo.
Notti passate a litigare perché Anita voleva che passassero la notte a casa, ma Manuel e Dante si rifiutano.
"Si è svegliato" annunciarono una mattina gli infermieri, dopo una settimana
"Possiamo vederlo" chiese subito Manuel
"Uno alla volta e non lo dovete affaticare"
"Va bene, Dante vai prima tu"
"No vai prima tu avete più cose da dirvi io ne frattempo parlo con il medico
"Grazie Dante" corse andò dritto nella stanza di Simone
"Simò" disse andando verso di lui
"Manuel" disse a sua volta Simone
"Scusa lo so ma anche colpa mia, come ti senti?"
"Come quando ti ha picchiato Zucca" rispose Simone
"Na merda in poche parole"
"Già"
"Mi hai fatto prendere un coccolone Simo non lo fare mai più ok?"
"Si"
Manuel non c'è l'aveva fatta e l'aveva baciato
"Manuel che cazzo fai" disse Simone dopo aver ricambiato il bacio
"Che ho fatto?" Chiese Manuel
"Davanti ha tutti" rispose Simone
"A me non me ne frega un cazzo ti stavo per prenderti e se è per questo lo griderei al mondo intero" gli rispose Manuel
"Hai ragione" rispose Simone e si continuarono a baciare.
Quando arrivò il turno di Dante g lo i raccontò tutto su Jacopo e fecero pace, ora erano veramente padre e figlio.
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due persone e una sola anima
Romansa"con te è diverso" queste parole gli frullavano in testa e non lo lasciavano in pace. Forse è meglio allontanarsi o se no chiedere un confronto, ma Simone sa che Manuel eviterebbe il discorso infondo è Manuel Ferro il più stronzo di tutta la scuola...