Dopo essermi goduta quella dolce melodia tornai allo stesso posto dove ci eravamo lasciate io e Sophie; volevo raccontarle cosa era appena successo, lo trovai elettrizzante, una coincidenza del genere era da rivelare a qualcuno.
"che fine hai fatto?"
Mi chiese a bassa voce quasi con tono minaccioso e senza perdere secondi preziosi le spiegai cosa era successo ma sopratutto chi avevo appena conosciuto; il suo volto era un misto di stupore e incredulità, probabilmente per la casualità di quell'evento, pensai.
"non lo so amica mia, non si parla benissimo di lui; certo di aspetto è gradevole però..." continuò mantenendo lo sguardo verso il basso.
"cosa intendi dire?"
Non era semplice comprendere bene le parole esatte che stesse pronunciando, la musica rimbombava in tutta la struttura, così mi focalizzai sul labiale strizzando gli occhi, come se tale azione mi avrebbe agevolato il lavoro."mh... ci sono voci che dicono che odi tutto e tutti; arrogante e senza un briciolo di umanità... Non mi piace quell'uomo" concluse.
Rimasi un po' stupita dalle sue parole, eppure non sembrava l'uomo che aveva appena descritto; in quei pochi attimi passati poco prima l'unica cosa che avevo notato erano i suoi occhi, così graziosi quanto malinconici; non sembrava essere arrogante, certo, non lo conoscevo a tal punto da poter smentire quelle voci di corridoio ma il mio sesto senso non mi aveva mai tradito fino ad all'ora.
Terminò la serata e con essa anche le danze, finalmente nell'abitazione regnava il silenzio e il chiacchiericcio generale, anche se le mie orecchie non erano pronte a quel cambiamento drastico: da rumore a silenzio assoluto, se non altro ormai si erano abituate alla musica; era ora di tornare a casa nostra in campagna. Alle 23 in punto c'era una carrozza che ci attendeva ai piedi delle scale esterne dell'abitazione, salimmo al suo interno e dalla piccola finestra sulla mia destra notai una persona sulla soglia delle immense porte di ingresso che guardava nella nostra direzione; era lui.Ci scambiammo uno sguardo e nel mentre un debole vento fece muovere i suoi capelli all'indietro finché la carrozza iniziò a muoversi e quel che era il suo sguardo ormai era solo un ricordo.
I miei pensieri vennero interrotti da mia madre che ci chiese come avessimo passato la serata, mia sorella non esitò nel spiegarle nei minimi dettagli tutto quello che le era successo; invece Micheal si limitò a dire con chi aveva trascorso la festa; in fine toccava a me, dissi loro semplicemente che chiacchierai con la mia amica, per poi distogliere lo sguardo tornando a guardare oltre il finestrino con una mano che reggeva il mento.
A farmi perdere battiti al cuore furono le successive parole di nostra madre:"volevo dirvi che domani si uniranno a noi per pranzo i signori Smith verso le due del pomeriggio"
Quella frase catturò tutta la mia attenzione che era principalmente concentrata sul campo di tulipani alla mia destra.
Gli occhi di Danielle si illuminarono mentre io mi limitai a nascondere un sorriso sotto il colletto del vestito riportando il mio sguardo verso il cielo stellato di una notte da ricordare.
STAI LEGGENDO
"Perduta per sempre"
RomanceL'amore incondizionato per delle pagine di carta ingiallite colme d'inchiostro e l'amore per la prateria oltre la finestra della propria camera ma in un battito di ciglia un nuovo sentimento scorre nelle vene fino a giungere al suo cuore ancora puro...