"Perduta per sempre"

Capitolo 11

"Hey Nancy"

Disse la ragazza con un sorriso smagliante mentre si stringeva al suo fidanzato.
I suoi soffici capelli che ricordavano la notte ricadevano dolcemente sulla spalla di Tom ed un sorriso a trentadue denti si presentava sul suo volto mentre guardava con occhi sognanti il giovane che a differenza sua era particolarmente impacciato.

Mi ci volle un po' per metabolizzare a pieno la situazione, nella speranza che quello non fosse altro che un sogno, o meglio uno scherzo e di gran lunga di pessimo gusto; i secondi passarono e con essi la consapevolezza che non era una finzione, ma bensì la pura verità.

Le mie dita si stritolarono dal dolore e con questo si risvegliò in me la sensazione di prendere e scappare da tutti, con lo sguardo cercai i suoi occhi e in quel preciso istante che i nostri sguardi si incrociarono si innalzò del vento che mi riportò alla mente il giorno in cui ci siamo conosciuti, una sensazione strana che mi ha fatto provare un senso di malinconia e voglia di ritornare a quel giorno.

"E se potessi tornare indietro nel tempo accetterei ugualmente di conoscerlo e di intraprendere un'amicizia o pur di non soffrire e soffocare questo mio cuore scoppiato non scegliessi di farlo entrare nella mia vita?"

Fino ad ora non mi sono mai data una risposta; ma adesso finalmente lo sapevo:
Sì, avrei fatto 10, 100 volte le stesse scelte solo per poter stargli accanto e potermi sentire in un qualche modo apprezzata per quello che sono; ma non mi basta... Perché il mio cuore vuole ben altro, ma ad aver la meglio è il cuore di un'altra donna.

Ritornai alla realtà con entrambi ancora sull'uscio della porta, vorrei poter dire tutto quello che ho in testa ma so che combinerei solo un guaio.

"sono felice per voi"

cercai di sorridere trattenendo le lacrime.

"ma penso sia giunta l'ora per me di tornare a casa"

E dando loro le spalle scesi i gradini del porticato per poi incamminarmi sul sentiero di casa mia con un peso al cuore che non sarebbe sparito così facilmente, persa nei miei pensieri non mi accorsi che stava cominciando a piovere, piccole gocce di essa si posavano sul tessuto del mio vestito e sui miei capelli; ma ogni goccia che cadeva dal cielo non era altro che un altro pezzo del mio cuore che si frantumava fino a farlo diventare nient'altro che polvere e quello che era un insieme di ricordi.

Alla fine Sophie aveva conquistato anche il suo di cuore e per la prima volta Tom aveva fatto scacco matto nel suo, frantumando di conseguenza il mio che piangeva al solo pronunciare il suo nome; dunque Sophie aveva ragione? Era solo un gioco? Uno stramaledetto gioco della vita, ma perché dovevo essere coinvolta in quella situazione? Non riuscivo a darmi una risposta, l'unico pensiero che avevo era l'immagine di loro due sull'uscio della porta come una perfetta coppia sposata.

Che lo stesse prendendo solo in giro? Non penso, i suoi sentimenti erano puri e il suo sguardo si illuminava quando parlava di lui; ma che ne sarebbe stato di me? Non potevo nemmeno immaginare cosa mi spettava.