"...cosa...?"Pensai tra me e me mentre riaprii gli occhi e cercai con lo sguardo i suoi i quali guardavano altrove, un punto indefinito nella stanza; io ero ancora seduta allo sgabello del pianoforte, quasi non riuscivo a muovermi come se pietrificata; non capii quel suo atteggiamento e subito pensai che stesse giocando con i miei sentimenti.
Mi sentii una stupida, una bambina di cui ci si può prendere gioco; ma guardandolo mi rimangiai tutto.
Era in piedi, si portò una mano sul mento con sguardo perso, non osava rivolgermi uno sguardo.Nessuno fiatò.
Il silenzio era quasi assordante, ero convinta che persino lui avrebbe sentito il mio cuore agitarsi in quel modo.
"Tom?..." Sussurrai.
Mi aspettai o forse è meglio dire che sperai in una sua risposta, positiva o negativa che fosse, non mi importava, volevo sapere cosa si celava nel profondo del suo animo; ma lui era ancora lì, una mano quasi gli copriva la bocca e l'altra era poggiata sul bracciolo in velluto bianco del divano, mi alzai molto lentamente ma prima che potessi dire qualsiasi cosa qualcuno bussò alla porta: era mio fratello, il quale aveva riferito a Tom che il padre lo stesse aspettando in carrozza e che poteva restare ancora un po' per finire quello che stesse facendo; ma lui non esitò neppure un attimo a girare i tacchi e con passo felino senza dirmi nulla uscì dal salotto lasciando dietro di sé una scia di profumo.
Mi avvicinai alla finestra e lo seguii con lo sguardo ma non si voltò nemmeno una volta, neppur sulla vettura; sentii il mio cuore sgretolarsi e con esso tutte le mie speranze.
"Ma cosa è successo?" chiese Micheal dopo aver guardato la scena confuso.
Ormai la carrozza era uscita dal viale di casa, chiusi la tenda e risposi:"vorrei saperlo anche io"
Non so se quello era un giorno da ricordarsi per l'eternità o da dimenticarsi; se da una parte avevo quasi toccato il paradiso con le dita dall'altra volevo urlare dal dolore mischiato alla rabbia. La cosa certa è che quella fu una notte insonne, mi girai e rigirai nel letto con una miriade di domande che mi frullavano nella mente:
"Perché lo ha fatto?" "Perché ha cambiato idea?" "Ho sbagliato qualcosa?" "Mi sono sbagliata sin dall'inizio e Sophie aveva ragione sul suo conto?"
Non riuscivo a trovare una motivazione valida a tutte queste domande, ma l'unica cosa certa era che mi aveva preso il cuore e lo aveva scagliato a terra senza pietà, eppure quel suo sguardo finale mi tormentava ancora di più.
Passai la notte a camminare su e giù per la mia camera con le mani che mi coprivano gli occhi; pensai e ripensai a quella scena, mi sentii sempre e sempre più imbarazzata, ero pronta a scommettere che le mie guancie si erano colorate di un rosso acceso.
Volevo tranquillizzarmi, aprii la finestra e con le mani mi sventolavo nella speranza di prendere un po' d'aria.Non so quante volte nell'arco di otto ore io abbia maledetto quella giornata, avrei tanto voluto che quello fosse stato un sogno, anzi, un incubo e svegliarmi nel mio letto con il fiatone per lo spavento e la preoccupazione; ma ovviamente così non fu.
"non devo pensarci" mi ripetevo in continuazione; ma ogni volta che lo dicevo pensavo automaticamente alle sue labbra ed un sospiro di sconforto usciva dalla mia bocca per poi gettarmi sul letto e meditare ad una determinata soluzione a tutto ciò contemplando il soffitto.
"Ci deve essere qualcosa sotto" pensai e nel mentre cercai di rasserenarmi facendomi credere che le cose sarebbero tornate come prima.
Si, ma quando?...
Di certo non avrebbe voluto scambiare nemmeno una parola con me, eppure io non avevo fatto nulla di sbagliato, ne ero certa; però non mi importava avevo bisogno di parlargli e di chiarire anche se, ahimè, ero sicura che mi avrebbe spezzato il cuore definitivamente e da allora di me non so cosa sarebbe stato; probabilmente la mia anima sarebbe stata fatta prigioniera di un limbo eterno fatto di tormenti.
Non volevo tutto ciò.
"Non me lo merito" mi dissi con la faccia contro un cuscino nella speranza di soffocare le mie emozioni, tutto inutile, mi addormentai alle prime luci del giorno sfinita.
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"Perduta per sempre"
RomanceL'amore incondizionato per delle pagine di carta ingiallite colme d'inchiostro e l'amore per la prateria oltre la finestra della propria camera ma in un battito di ciglia un nuovo sentimento scorre nelle vene fino a giungere al suo cuore ancora puro...