Capitolo 13

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"ci sei?"
La voce di Joe mi riporta sulla terra ferma e capisco di non aver sentito mezza parola di quello che mi stava dicendo.

"a che pensavi?"

"a nulla, non ti stavo ascoltando scusa, ripeti"

Lui si schiarì la voce e si sedette alla mia sinistra sulla panchina del giardino pubblico e continuò: "stavo dicendo che oggi tua madre mi ha parlato di te" alzai le sopracciglia per capire meglio la situazione "aspetta mi stai dicendo che vi siete incontrati oggi?" chiesi accavallando le gambe. "sì, mi ha visto prima lei oggi al mercato e ci siamo fermati a parlare per un po', mi ha detto che sei brava a parlare francese, io invece non ci capisco molto, vorrà dire che mi darai una mano in futuro" concluse poggiando la schiena allo schienale in legno a braccia conserte quasi con aria soddisfatta mentre io pensavo a chissà quali altre cose mia madre gli abbia detto su di me.

"non so se essere più scioccata per mia madre che dice sempre tutto su di me agli altri o tu che non sai ancora l'inglese nonostante gli anni passati sui libri"

Ero consapevole delle parole che avevo pronunciato eppure non mi sarebbe dispiaciuto passare del tempo in più in sua compagnia con la scusa del francese, anche se aiutare nelle materie scolastiche qualcuno non è mai stato il mio forte, ma in quel caso avrei fatto un eccezione, solo per lui.
Ero pronta a farlo.

Continuava a sorridermi e io feci lo stesso senza rendermi conto della situazione abbastanza imbarazzante finché percepì le mie guancie scaldarsi come se stessi prendendo il sole; fu in quel momento che dissi che si era fatto tardi ed era ora di fare ritorno a casa, prima del calar della sera.

Il mio cuore continuava a dirmi di restare aumentando il suo battito di attimo in attimo, ma questa volta dovevo dare retta alla mente e così facendo ci incamminammo per le strade della città sotto un cielo che sembrava quasi dipinto.
Parlammo durante tutto il tragitto ma di punto in bianco cessò di parlare alla vista di una ragazza che veniva nella nostra direzione in compagnia di un'altra giovane.

Alla sua vista era come se si fosse pietrificato e quasi inconsciamente si sistemò una ciocca castana dei suoi capelli e la salutò.

"ehi Alice, come va?"

Le sorrise ed io lo guardavo in disparte come se in quel momento non esistessi più e tutto fosse incentrato solo su loro due come se la luce del tramonto fosse concentrata su loro due mentre io non facevo altro che parte della notte che ormai si stava avvicinando.

Lei rispose cortesemente anche se non sembrava altrettanto entusiasta; si sistemò una ciocca dei suoi capelli castano chiaro dietro l'orecchio, a malapena le arrivavano i capelli all'altezza delle spalle, i suoi occhi di un verde scuro che ricorda quasi la prateria di sera e le sue labbra rosee si chiudevano quasi a formare un cuore; non era molto alta ed il suo abito metteva in risalto il suo corpo e i suoi fianchi stretti.

Restai ad aspettare che finissero di parlare e quando terminarono lui si riavvicinò nuovamente a me, fu in quell'istante che gli chiesi chi fosse; notai in lui un attimo di esitazione quasi come se non gli andasse di dirmelo ma dopo avergli picchiettato sulla spalla rispose.

"è una delle mie più care amiche, sai, poco tempo fa mi sono dichiarato a lei ma nella sua vita c'era un altro uomo" concluse con aria seria e concentrata sulla strada.

"ti interessa ancora?"

Non so perché gli feci questa domanda, non ci avevo pensato due volte ma ci tenevo particolarmente a conoscere la sua risposta; ma il suo sguardo cambiò drasticamente e accennò un sorriso, mi incuriosì molto quella sua reazione e non capii tale comportamento.

"no, non mi interessa affatto, anzi spero che sia felice con la persona che ha accanto"

Non gli chiesi perché avesse sorriso ma in questo preciso istante mi chiedo cosa mi avrebbe risposto se gli avessi posto questa domanda all'ora.

Concentrata dal momento non mi resi conto in tempo di due persone che si stavano avvicinando a noi.

"amico mio!" Esclamò Joe, gli si illuminarono gli occhi, al contrario i miei erano sbarrati.
"che piacere vederti! Come va?"
Il mio cuore conosceva bene quella voce, pensavo e speravo di averla dimenticata ma evidentemente cercavo solo di auto convincermi da un qualcosa che era impossibile scordarsi.
"tutto bene Tom, tu invece ti sei già trovato qualcuno al tuo fianco" sorride a sophie, la quale continua in altrettanto modo: "vedo che anche lei si è conquistato il cuore di una fanciulla" facendomi un occhiolino.

"ti sbagli, siamo solo amici" risposi quasi immediatamente imbarazzata, non ebbi il coraggio di guardare gli occhi di colui che aveva tormentato i miei pensieri ogni giorno fino a poche settimane fa ma nonostante ciò riuscì a percepire i suoi occhi color smeraldo su di me, come se mi stessero lacerando la pelle.

Non volevo più avere nulla a che fare con lui, soprattutto dopo quello che ho passato; non ci tenevo a rivivere le stesse emozioni, ormai avevo trovato qualcuno che mi faceva stare veramente bene con me stessa con cui sapevo di potermi fidare.

"Perduta per sempre"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora