• Capitolo 13 •

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L'indomani mattina mi svegliai con un tremendo mal di testa, e non sapevo nemmeno il perché.

Feci una piccola smorfia mentre mi alzai andando goffamente verso il bagno. Quando mi guardai allo specchio rimasi abbastanza sorpresa nel ritrovarmi dei piccoli ematomi su tutto il viso. Li toccai e notai che facevano parecchio male in realtà.

O sono andata ad un incontro di boxe, oppure durante la notte sono caduta dal letto di faccia.

Ero abbastanza preoccupata perché questi "piccoli" ematomi erano dappertutto. Mi decisi e chiamai mia madre che stupidamente non venne, dato che già dalle quattro di mattina lei era a lavoro, allora chiamai Calum che venne abbastanza velocemente in camera mia per poi spuntare dalla porta del bagno.

Fece una faccia abbastanza sconcertata, se ne era accorto anche lui. Ovvio.

"Kim? Cosa hai fatto?"chiese avvicinandosi e scrutando bene il mio viso.
"Ti ho chiamato proprio per questo. Non ne ho idea, fanno male sai?"dissi guardandolo preoccupata.
"Sarà una cosa normale no? C'è voi ragazze siete strane quindi può succedere, giusto?"non sapevo cosa rispondere.
"Giusto"dissi semplicemente.
"Bene, cerca di coprirli perché sembra che hai combattuto"ridacchiai insieme a lui.

Calum se ne andò mentre io coprivo quei ematomi con il fondotinta.

Uscii dal bagno vestita e pronta e presi il telefono chiamando Ashton.

"Hey"dissi contenta.
"Hey Kim"la sua voce. Potevo riconoscere anche a un miglio di distanza quando Ashton ha qualche problema, dalla voce e anche dai movimenti, in questo caso solo dalla voce.
"Che succede Ash?"chiesi.
"I miei genitori hanno deciso la mia università, non ti sembra grandioso?"alzai gli occhi al cielo.

I suoi genitori erano severi e pretendevano molto da Ashton. Mi ricordo ancora quando sono andata a mangiare da loro e Ashton doveva dirgli che aveva preso quattro in matematica. Le grida di suo padre rimbombano ancora mentre "Che figlio sto crescendo" ormai è fradicio in testa. Hanno sempre avuto il brutto vizio di decidere il futuro di Ashton e questo ha un po influito sul loro rapporto. Non è uno dei migliori in assoluto. Ashton odia suo padre e sopporta a mala pena sua madre...non è una bella situazione.

"Grandioso. Cosa pensi di fare?"chiesi scocciata. Miranda (la mamma di Ashton) e Kevin (il padre) erano gentili con me ma non mi andava a genio che dovessero fare tutte queste scelte sulla vita di Ashton.
"Cosa pensi che farò? Starò zitto e sopporterò"sentivo quanto ci stava male.
"Ashton dovresti parlargli"sbuffò.
"Kim, conosci i miei da quando ancora prendevi il latte...pensi che mi ascolteranno?"ha ragione.
"Okay Ashton ma continuerai a farti condizionare la vita?"chiesi scocciata.
"No, ma di certo non ho lo stesso rapporto che tu avevi con i tuoi...non posso parlare liberamente".
"Okay ma cerca di fare qualcosa. Io ora vado, caso mai...ci vediamo oggi pomeriggio? Vieni qui da me okay?"
"Okay"chiusi e buttai il telefono lontano da me.

Le domeniche le odiavo, non hai mai voglia di fare nulla ma non vuoi stare a casa. Odio le domeniche anche perché non c'è mai nulla da fare.

Da Lukey: Hey. xx

Sorrisi rispondendo velocemente.

A Lukey: Heeey!

Da Lukey: Che fai?

A Lukey: Mi annoio. Tu?

Da Lukey: Parlo con il mio migliore amico

A Lukey: Eh al tuo migliore amico non da fastidio?

Da Lukey: Beh lui parla e gioca alla play, a me non interessa quello che dice quindi.

Da Lukey: Ti va di pranzare con noi?

A Lukey: Solo pranzare, Ashton ha bisogno di me questo pomeriggio ;)

Da Lukey: Non mi piace come ti sta attaccato quello...

Sorrisi e non risposi andando a prepararmi per pranzare con Luke.

Dopo un po scesi giù e trovai mia madre con la mamma di Michael intenti a parlare di qualche sit-com scadente che si vedono alle due di notte per stare sveglie.

"Mamma io vado a mangiare da Luke okay?"la mamma mi ha guardato strana, preoccupata quasi.
"Okay ma non fare tardi"annuii uscendo e prendendo la mia moto.

Slittai con le gomme fino ad arrivare a casa di Luke, era davvero stupenda anche se per una persona.

Bussai e subito mi venne ad aprire un ragazzo alto, con i capelli neri e due occhi blu scuro, sorrisi timidamente mentre mi scrutava dalla sua altezza.

"Tu saresti?"la sua voce era leggermente roca e profonda.
"Kim Hood...eh sono qui per Luke"mi sentivo morire con i suoi occhi che mi stavano letteralmente mangiando, poi alla fine comparì Luke...la sua bellezza in confronto a quella del ragazzo che avevo appena visto era nettamente superiore.

Sorrisi guardandolo nella sua tenuta da casa, una felpa e un pantalone di tuta nero.

"Hey Kim"mi prese per i fianchi ignorando letteralmente il suo amico, mi diede un bacio casto per poi guardare l'amico che aveva un sorrisino malizioso.
"Eh quindi questa sarebbe la tua ragazza?"chiese con un sopracciglio alzato.
"Si, è tu devi starci lontano Drew"ecco sapevo il suo nome.
"Hey tranquillo amico, non mi piacciono le bambine"oh.
"Senti Drew lei non è una bambina quindi puoi anche tapparti quella cazzo di bocca che ti ritrovi"sputò acido Luke.

Non l'avevo visto mai così incazzato e sapevo che c'era dell'astio tra i due. Drew sorrideva mentre Luke mi stringeva i fianchi dolorosamente.

"Comunque, ciao sono Drew Mendez"cognome al quanto strano.
"Kim Hood..."dissi semplicemente guardandolo male.

Mi ha detto che sono una bambina, eh che bambina sia.

"Comunque sei venuta per scoparti Luke oppure?"risi sarcasticamente.
"Senti bel cosino...calmati, sono venuta per pranzare con il mio ragazzo...non sapevo che qui con lui avesse un cane da compagnia"

oh mio dio che cazzo ho detto?!

Sentii Luke sorridere nascondendolo nell'incavo del mio collo. Drew, potevo vedere la sua faccia sconvolta e incazzata.

"Un cane da compagnia?!"urlò.
"Io ci abito qui!"urlo gesticolando.
"Non ho mai insinuato il contrario Drew"accentuai il nome.
"Senti Kim...non è perché sei la ragazza di Luke non possa farti pentire di ciò che hai detto"Luke mi spinse via mentre si mise davanti a me.
"Cosa cazzo hai detto?!"le vene del collo di Luke erano ingrossate e sentivo che venire qui non fosse stata una buona idea.
"Che devi dire alla tua ragazza che se non la finisce va in ospedale"Luke gli tiro un pugno così forte da rompergli il naso.

Io ero pietrificata e il cuore cominciava a pompare troppo sangue, sentivo la testa girare.

Luke si fermo mentre il suo amico sputava sangue dalla bocca venne da me. Non riuscivo a sentire ciò che mi diceva solo un fastidioso fischio continuo.

Mi porto di sopra nella sua stanza e mi fece coricare, prese le pillole dalla mia borsa e me le diede subito il fischio andava attenuandosi lasciando posto alla soave voce di Luke.

"Hey piccola tutto bene?"annuii tirandolo dal collo della felpa per abbracciarlo.
"Scusa ma dovevo"disse respirando profondamente e stringendomi.
"Stai tranquillo...grazie"sorrise dandomi un bacio sulla fronte.
"Devi riposarti, non mi rispondevi e mi sono preoccupato"scossi la testa.
"No stai tranquillo ora sto bene...poi ti ricordo che non abbiamo molto tempo per stare insieme"sorrise aiutandomi a scendere dal letto.

Lo guardai di sottecchi mentre scendevamo, d'un tratto fece la cosa che volevo che facesse da tempo mi sbatte a muro baciandomi con una foga che mai avevo visto.

Finché qualcuno tossii.

Mi girai eh....merda.

Ohoh!
Come va?

So che mooolto probabilmente mi starete odiando ma sono dettagli.... ;P

Comunque se volete lasciate un commento e un voto...

Vi voglio bene!
Byeeee

Madness || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora